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Una decisione storica per la tutela dei consumatori italiani: il Tribunale delle Imprese di Torino ha dichiarato ammissibile la class action promossa da Codacons, Adusbef e Assourt contro Groupe PSA Italia S.p.A. e Stellantis N.V., in relazione al caso degli airbag difettosi montati su circa 190.000 Citroen C3 e DS3 prodotte tra il 2009 e il 2019.
Il caso riguarda airbag potenzialmente letali, che in caso di incidente potrebbero esplodere in modo incontrollato, mettendo in serio pericolo la vita di conducenti e passeggeri. A fronte di questo rischio, è stata avviata una campagna di richiamo, ma ora si apre la strada anche a un risarcimento collettivo per i danni subiti dai proprietari dei veicoli coinvolti.
Secondo le tre associazioni promotrici dell’azione, i danni da risarcire ammontano a 285 milioni di euro, così ripartiti:
30 euro al giorno per ogni periodo di indisponibilità del veicolo;
1.500 euro per il disagio psichico causato dalla consapevolezza di avere a bordo un componente potenzialmente mortale.
Il tribunale ha stabilito che tutti i proprietari di Citroen C3 e DS3 prodotte tra il 2009 e il 2019, oggetto della campagna di richiamo, possono aderire all’azione collettiva. A partire da domani, sarà disponibile una pagina dedicata sul sito codacons per formalizzare l’adesione.
Gli interessati avranno 150 giorni di tempo per unirsi all’azione legale. La prossima udienza è prevista per novembre 2025, quando il tribunale sarà chiamato a quantificare in modo preciso gli importi da riconoscere ai singoli automobilisti.