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Innsbruck, Austria – Abbiamo avuto l’occasione di incontrare durante la presentazione del nuovo pneumatico Michelin Alpin 5, uno dei tecnici di Michelin più esperti, ovvero Dominique Aimon, Responsabile Michelin per la Comunicazione Tecnica. Oltre ad alcune caratteristiche tecniche del pneumatico, Aimon ci spiega perché conviene montare lo pneumatico invernale, la filosofia e la tecnologia con cui Michelin li progetta e costruisce.
Sig. Aimon, come e quando conviene montare un pneumatico Winter?
«Come vedremo meglio con i nostri due specialisti, l’inverno, o meglio il tempo invernale, quindi le cosiddette strade “nere”, asciutte o bagnate ma molto fredde, spesso le più pericolose, si hanno in quasi tutta Europa nei periodi tra ottobre ed aprile, ed ovviamente si può avere neve e ghiaccio. In linea generale dai 7 gradi centigradi in giù, lo pneumatico Winter, ha prestazioni migliori del pneumatici estivo».
Si però non in tutta Europa ci sono neve o ghiaccio…
«Come vedrete dai dati del meteorologo, la situazione è più simile tra nord e sud Europa di quello che si pensa. In più la maggior parte degli incidenti avviene su strade asciutte o umide/bagnate soprattutto con l’ombra o la notte e la mattina con temperature molto basse, in assoluto il momento più “pericoloso” e dove l’aderenza asfalto/pneumatico è molto bassa e lo pneumatico invernale fa la differenza. Passiamo quindi la parola al Meteorologo, che ci spiegherà meglio».
Passiamo ora all’esperto meteo Sebastien Leas: meteorologo di Meteo France, fornitore fino all’anno corso anche delle previsioni Meteo per il Circus di F1. Ci spiega com’è l’Europa dal punto di vista del meteo? Dove c’è piu bisogno dei pneumatici invernali?
«Allora l’Europa è divisa principalmente in clima Continentale e Temperato. Quest’ultimo è suddiviso in 2 categorie: Mediterraneo ed Oceanico. Il clima continentale, nel Nord ed Est Europa, prevede diversi mesi invernali con temperature intorno allo zero o addirittura sempre sottozero ed abbondanti nevicate con neve o ghiaccio che resta sulle strade. E' evidente in questi paesi l’utilità dell’equipaggiamento invernale. Invece per il clima temperato, soprattutto quello con caratteristiche “oceaniche”, la percezione può esser diversa dai fatti, vediamo le caratteristiche e le medie stagionali: Innanzitutto, 4 città che sembrano molto diverse tra loro, lontane, hanno invece un clima molto simile come Copenaghen, Edimburgo, Parigi e Milano. Hanno infatti la temperatura media del mese più freddo tra 0 e 18°C ma precipitazioni diffuse lungo tutto l’arco dell’anno (tra 600 e 1000 mm/anno) . Durante il periodo freddo il 30% giorni di pioggia e mediamente da 10 a 25 giorni di neve ma soprattutto molto più frequenti le giornate con aria gelida: in media 53gg/anno a Edimburgo e 83 a Copenaghen».
“In Michelin abbiamo oltre 6.600 specialisti che lavorano in 350 discipline diverse, e i compound possono avere fino a 200 ingredienti. Quindi lavorando su molti fronti, sia di studi di fisica, attrito e poi composti chimici e materiali, riusciamo ad avere risultati piuttosto “incredibili”, che soddisfano molti parametri”
Sig. Leas, ma quindi il clima mediterraneo sarà molto diverso…
«Non così tanto quanto si creda, soprattutto per la sicurezza sulle strade, infatti in 4 città tipo, come Istanbul, Roma, Barcellona e Marsiglia abbiamo in inverno piogge frequenti ma moderate (500-800mm/anno) e la temperatura media del mese più freddo di circa +5°C e giorni con aria gelida comunque di ben 24 gg/anno a Marsiglia e a 13 Roma e Istanbul. La neve è inferiore ma ad esempio a Istanbul ci sono 12gg/anno. E quindi per concludere, se è vero che spesso la “neve” non si vede oppure non rimane per terra a lungo, abbiamo in tutti i climi degli inverni “umidi” con frequenti “mattine gelate”, molto pericolose per la guida, ed ad esempio, se è vero che le temperature sono diverse, tra Copenaghen e Roma in inverno, i giorni di pioggia sono 61 contro 58, ovvero quasi uguale».
A questo punto, torniamo a parlare con Aimon. Sig. Aimon, come mai il Pneumatico Winter si adatta meglio alle condizioni fredde, umide o nevose, insomma, all’inverno?
«Qual'è il “segreto dei pneumatici invernali? Allora adesso faremo un esercizio, prendendo due diverse “compound” di gomma, che hanno fino a 200 ingredienti chimici, e proveremo a “spezzarle”. Come vedete a -13 gradi, una plastica si spezza molto facilmente e l’altra è morbida. Ora capite la differenza tra pneumatici estivi ed invernali».
Come si ottengono questi risultati ed in particolare come li ottiene Michelin?
«Allora come vi dicevo in Michelin abbiamo oltre 6.600 specialisti che lavorano in 350 discipline diverse, e i compound possono avere fino a 200 ingredienti. Quindi lavorando su molti fronti, sia di studi di fisica, attrito e poi composti chimici e materiali, riusciamo ad avere risultati piuttosto “incredibili”, che soddisfano molti parametri. In particolare con HelioCompoud di 4 generazione ed una microgranulatura più fine, che ci ha permesso di aggiungere più silicati nella formula, abbiamo ottenuto un pneumatico più morbido e allo stesso tempo con più grip su superfici bagnate o gelate. In più i nostri tester fanno circa 1,8 miliardi di chilometri l’anno in tutto il mondo con le condizioni climatiche più diverse».
“Per l'Alpin 5 abbiamo migliorato i valori del 3-5% in quasi tutte le singole “misurazioni”. Abbiamo voluto comunque “stressare“ l’aspetto sicurezza, analizzando le caratteristiche dell’utilizzo dello pneumatico, degli incidenti invernali, e quindi del meteo”
Rispetto al precedente Alpin 4, come e’ migliorato Alpin 5 e su cosa avete lavorato in particolare come prestazioni?
«In linea generale, come vedete dal grafico, abbiamo migliorato del 3-5% in quasi tutte le singole “misurazioni”. Abbiamo voluto comunque “stressare“ l’aspetto sicurezza, analizzando le caratteristiche dell’utilizzo dello pneumatico, degli incidenti invernali, e quindi del meteo. Vogliamo che sia un pneumatico “Total Performance” per l’inverno, con buon prestazioni in tutte le situazioni ma sempre molto sicuro su asciutto, bagnato e neve/ghiaccio. In particolare la frenata, un momento critico per la sicurezza, è migliorata fino al 5% , e questo può fare la differenza fra un incidente o no. Poi il design del battistrada è migliorato molto con ben il 16% in piu di lamelle e quindi miglior grip in su bagnato e neve».
Ed adesso ecco un po’ di statistiche “reali” sugli incidenti, ovvero controllati e presi sul campo. Ci spiega maglio l’esperto Lars Hannawald: managing director Istituto Incidentologia di Dresda (“VUFA”) . Come raccogliete i dati e quali sono le piu importanti conclusioni?
«Negli ultimi 12 anni abbiamo analizzato le condizioni di 12.000 incidenti reali, e quindi abbiamo messo insieme caratteristiche dell’incidente, condizioni stradali e meteo. Il risultato finale è che gli incidenti durante il periodo invernale accadono pe il 92% su “black road” ovvero su asfalto asciutto o bagnato e solo per l'8% su neve o ghiaccio».
Quali altre evidenze avete trovato, per la guida invernale?
«Ad esempio è importante sapere che c’è la strada bagnata, ci sono il doppio delle probabilità di avere un incidente, se c’è neve, 5 volte, e addirittura 10 in caso di strade ghiacciate. Bisogna veramente fare attenzione».
Quindi , sig. Aimon, quando i pneumatici Invernali sono “superiori “ agli estivi?
«Allora come vi spiegavo, essendo gli pneumatici sono fatti di “compound di gomma, che tende ad avere prestazioni molto buone, ma poi tende a decadere molto velocemente, questo accade attorno ai 7 gradi, dove l’estivo perde velocemente prestazioni e grip, e le guadagna l’invernale, che mantiene le prestazioni fino a molti gradi sottozero. In più abbiamo il disegno del pneumatico, specifico per l’utilizzo, ad esempio per la trazione su Neve e bagnato il disegno Winter lavora molto meglio, l’estivo ovviamente no, come vedrete sul test di accelerazione in pista».
Un ultima domanda sig. Aimon, Michelin consiglia di avere 2 treni di gomme, le estive e le invernali?
«Assolutamente sì, come avete visto, la condizione “neve” è noto a tutti che può essere difficoltosa, e credo che la maggior parte dei guidatori lo sappia, ma le condizioni di “Black Road” invernali, dove, come ci hanno spiegato, succedono la maggior parte degli incidenti, che invece viene sottovalutata dai guidatori. In queste condizioni lo pneumatico estivo ha ancora trazione, ma in caso di frenata o manovre brusche può perdere facilmente grip e direzionalità, e pure gli ESP e gli ABS , se non hanno 4 ruote con grip sufficiente, lavorano male. Stesso discorso per l’estate, dove il pneumatico invernale, se utilizzato, ha comunque performance inferiori del pneumatico estivo, e ad esempio si allungano le frenate ed lo pneumatico Winter subisce un deterioramento maggiore».