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Il marito e il figlio, di 42 e 20 anni, erano già stati condannati a 30 anni con il rito abbreviato. Lei, invece, aveva presentato ricorso in appello e la Corte d'assise d'Appello di Palermo le ha confermato la pena a 22 anni. Armata di zappa, spranga in ferro e coltello avrebbe partecipato al pestaggio di un bracciante agricolo a Naro, insieme ai suoi famigliari, che poi è sfociato in tragedia, con la morte della vittima.
L'uomo, che, secondo quanto riferito dalla testata online AgrigentoNotizie, era in lite da tempo con la famiglia della donna, avrebbe avuto la colpa di aver rotto lo specchietto dell'auto con cui i tre stavano rientrando a casa dopo un battesimo.
Un fatto di sangue e di cronaca che molto aveva fatto discutere nel 2018 ad Agrigento, per l'incredibile violenza posta in essere dalla donna a cui ora i giudici d'appello hanno riconosciuto l'aggravante della premeditazione, ma non quelle dei futili motivi e della minorata difesa.