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Che sia un tipo molto ambizioso è risaputo. Del resto è l'unico che negli ultimi 50 anni è riuscito a fondare una Casa automobilistica da zero e farne una realtà affermata, operazione che ha una probabilità di riuscita tendente allo zero. Ma questa volta Elon Musk, vulcanico patron di Tesla e di decine di altri progetti, ha deciso di volare più basso.
Nel senso che a volare più basso potrebbero essere i razzi del progetto SpaceX, la “compagnia aerea” interplanetaria con la quale Musk vuole estendere i confini del Pianeta Terra. L'idea è quella di utilizzare i razzi di SpaceX come vettori per trasportare passeggeri da una città all'altra del pianeta Terra e non solo per raggiungere Marte e gli altri pianeti colonizzabili della nostra galassia.
Lo ha annunciato lo stesso Musk nel corso di una presentazione all’International Astronautical Congress (IAC) di Adelaide, dove il tycoon ha anche fornito una stima: il BFR ovvero “Big Fucking Rocket”, nome provvisorio (che speriamo non diventi definitivo) del razzo Terra-Terra, con una lunghezza di 48 metri sarebbe in grado di trasportare centinaia di passeggeri da una città a qualsiasi altra del globo in meno di un'ora.
Qualche esempio: New York-Shanghai? 39 minuti. Hong Kong-Singapore? 22 minuti. Los Angeles-Toronto? 24 minuti. All'interno del BFR, 40 cabine confortevoli in grado di ospitare fino a 100 passeggeri e merci per 150 tonnellate ad una velocità orbitale di 27.000 km/h. E' un progetto realizzabile? Per Musk sì: se tutto andasse per il verso giusto, i primi viaggi potrebbero partire già nel 2022.