Addio a Vic Elford, re della Targa Florio nel 1968

Addio a Vic Elford, re della Targa Florio nel 1968
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Vic Elford, uno dei protagonisti dell'epoca d'oro dei prototipi con Porsche sul finire degli anni Sessanta, è morto a 86 anni
14 marzo 2022

L'ex pilota britannico Vic Elford è scomparso all'età di 86 anni. Era malato da tempo. Elford è entrato nella storia del motorsport grazie a un anno memorabile, il 1968. Dopo aver ottenuto il titolo nel campionato europeo Rally l'anno precedente, colse un successo nel Monte-Carlo con il navigatore David Stone, su una 911T. Una settimana più tardi, si impose nella 24 Ore di Daytona, su una 907 condivisa con ben quattro co-équipier. Ma la sua performance migliore - per sua stessa ammissione - doveva ancora arrivare.

Dopo aver perso 18 minuti per colpa di una foratura, Elford fu in grado di polverizzare il record di velocità media della Targa Florio sulla 907 condivisa con Umberto Maglioli. Un risultato straordinario, che Elford attribuiva alla sua profonda conoscenza del percorso dell'iconica corsa siciliana: "Avrebbero potuto bendarmi, mettermi su un elicottero e lasciarmi in qualsiasi punto della Targa e avrei saputo orientarmi", le parole di Elford riportate da Autosport. Elford si tolse una bella soddisfazione anche al debutto in Formula 1, ottenendo il quarto posto nel GP di Francia al volante di una Cooper-BRM. 

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Nonostante le premesse, l'avventura in F1 del Elford non era destinata a decollare. Avrebbe disputato solo 13 corse valide per il campionato, e quel quarto posto in Francia sarebbe rimasto il miglior risultato. Le soddisfazioni sui prototipi non sarebbero mancate, però. A cominciare dalla vittoria nella 1000 km del Nürburgring nel maggio del 1968, insieme a Jo Siffert. Elford, vincitore della corsa di durate per tre volte su Porsche 908, fu uno dei maggiori interpreti dell'iconica pista tedesca. A Le Mans, invece, sfiorò ripetutamente la vittoria assoluta, ma non riuscì nell'impresa. 

 

Legato alla 24 Ore di Le Mans è un grande atto di coraggio, che valse a Elford la nomina a cavaliere da parte dell'allora presidente francese, Georges Pompidou. Nel 1972, assistette da spettatore al volante della sua Alfa Romeo all'incidente che vide coinvolto Jo Bonnier, su una Lola, e una Ferrari 365 Daytona. Senza esitare, si fermò per prestare soccorso, facendosi strada tra le fiamme per estrarre i suoi colleghi. Una volta aperta la Ferrari, si rese conto che l'abitacolo della 365 era vuoto: Florian Vetsch era già al sicuro dietro il guard-rail. Per Jo Bonnier, invece, non ci sarebbe stato nulla da fare: Elford aveva visto la sua Lola girarsi tra gli alberi "come un elicottero". Indomito e coraggioso, come solo i protagonisti di quell'epoca irripetibile potevano essere: questo era Vic Elford. 

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