ADD 2019, Verona: Intervista a Dindo Capello [video]

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L’ex-campione delle ruote coperte, oggi dealer auto, lavora e viaggia con Audi. Anche elettrica, divertendosi, ma per “correre” servono i motori termici
17 maggio 2019

Punti chiave

Tra i grandi rivenditori auto presenti all’Automotive Dealer Day 2019, anche Dindo Capello. Già, l’ex-trionfatore delle gare per auto Turismo ma anche GT e Prototipi (Le Mans). Oggi Capello gestisce quattro punti vendita auto, tra Piemonte e regioni limitrofe. La sua intervista integrale nel nostro video, a inzio pagina.

“E’ la mia prima qui a Verona, all’ADD. Un’esperienza bella e utile. La Casa ci comunica degli importanti obiettivi, con giuste indicazioni”.

Come quelle dei Team ai piloti?

Quasi, o meglio solo in parte. Appena smesso di correre ho amato il metodo di lavoro di Audi, della Casa. Lo percepivo come vincente e sicuro già da pilota, è così anche per la vendita auto”.

Ora però con l’elettrico da vendere e da guidare, ci si diverte ancora, essendo stati degli smanettoni in pista con ogni tipo di termico?

Ho iniziato con l’Audi 80. Un mito, specie le edizioni speciali della famiglia Quattro. Oggi in strada guido una E-Tron. Mi meraviglio di come cambio giudizio scoprendone le doti di guida e autonomia reale, ogni volta che la guido".

Ambito gare però è ancora diverso, a livello di motori.

"Certo, bella la F.E per la prestazione che richiama le auto elettriche ma… La corse con i motori termici devono restare e non essere paragonate, mi imbestialisco quando si mettono sullo stesso piano”.

Ci si trova meglio con gli incontri tra dealer, in fiera, rispetto a quelli tra piloti in gara nel paddock?

"Qui è bello, l'ADD è un po' il Vinitaly dell'auto. Diciamo che forse qui ci si aiuta di più, avendo gli stessi problemi. La fortuna è avere Case preparate come la nostra che danno indicazioni per affrontare il futuro".

Ma le direttive dalla stessa Casa non è stato sempre bello averle, da pilota?

"In pista dovevamo solo pensare a far andare al massimo quanto ci davano, al 100%".

Più facile settare bene un'Audi da gara, ai box, o piazzare altrettanto bene un'Audi da vetrina in concessionaria, nel 2019 in Italia?

"Quando ho cominciato a fare il dealer sapevo che sarebbe stato quasi più pericoloso che fare il pilota. Dopo 20 anni di rapporto con la Casa nel Motorsport, mi è rimasta la fiducia. Il reparto corse era legato alla fabbrica e quindi mi ha dato fiducia sapre da dove si è partiti, con la prima Audi 80, a dove si è arrivati, vincendo tutto con tecnologie diverse. Soprattutto si è stati capaci di evolvere sempre in meglio la percezione del marchio".

Tecnologie che cambiano come l'elettrico per le auto di serie, da vendere sempre più in prospettiva. Ne parliamo e a volte anche polemizziamo, su Automoto.it. Cosa ne pensi?.

"Ci stiamo avvicinando ma siamo ancora lontani, dovremo scendere nei costi per gli automobilisti, sotto i 30 mila euro, prima di essere davvero nel momento delle auto elettriche".

 

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