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Gli sforzi delle case si stanno sempre più orientando verso lo sviluppo e il miglioramento dei sistemi di assistenza alla guida che non solo aiutano a rendere la vita più semplice e sicura a bordo, ma anche rilassante. PSA, che incorpora Peugeot, Citroen, DS e Opel, continua ad investire in tecnologia orientata a fornire una mobilità stradale sempre più sicura, efficiente e ambientalmente sostenibile. In un futuro imminente che sarà caratterizzato dalla guida autonoma, il viaggio verso l’obiettivo finale viene portato avanti dai sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance System).
Oggi gli ADAS sono capaci di rendere la guida più facile e sicura grazie a numerose funzionalità che permettono di rilevare la presenza di determinati oggetti intorno alla vetture e eseguire una classificazione di base rispetto alla distanza, segnalare al conducente eventuali condizioni pericolose della strada, di monitorare i punti ciechi degli specchi in fase di sorpasso, di assistere nel cambio di corsia o ancora di controllare il livello di concetrazione del conducente. Con l'active emergency braking (AEB), ad esempio, si può arrestare il veicolo in caso di collisione con un pedone o un ostacolo.
Con questi è anche possibile intervenire sui consumi e sulla riduzione delle emissioni. La comunicazione tra veicoli sarà uno dei prossimi passi verso l’automazione della guida e anche con le infrastrutture di mobilità. Il tutto anche se per ora non ci sono strade dotate di sistemi di infomobilità e di sensori speciali.
PSA sta portando avanti la sperimentazione con il programma AVA (autonomous Vehicle for All), che prevede 230 tecnici esperti alla guida di veicoli con livelli di guida autonoma dal livello due al livello quattro, che per adesso hanno coperto oltre 200 mila chilometri. A questi sono stati affiancati altri 200 conducenti non esperti, per affinare ulteriormente l'evoluzione dei sistemi.
PSA ha iniziato questo lavoro dal 2016 e per il 2010 è prevista una gamma di sistemi hands off, mentre per il 2025 dovrebbero arrivare i sistemi eyes off e infine nel 2030 potremmo avere la guida autonoma di quinto livello con il sistema mind off.