ACI, Sticchi Damiani lascia dopo 14 anni, al suo posto un commissario, poi elezioni

ACI, Sticchi Damiani lascia dopo 14 anni, al suo posto un commissario, poi elezioni
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Il presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani, è stato dichiarato decaduto dal governo. In attesa delle nuove elezioni a luglio, sarà nominato un commissario. Ma che effetto avrà tutto questo sui GP di Imola e Monza?
17 febbraio 2025

Angelo Sticchi Damiani dice addio all'ACI: secondo quanto riporta il Corriere della Sera, è stato dichiarato decaduto dal governo dalla carica di presidente, a pochi mesi dalla rielezione per un quarto mandato, risalente allo scorso ottobre. Una conferma, questa, che secondo l'esecutivo non avrebbe dovuto sussistere, visto che per l'ACI resta il limite di tre mandati al comando. Nel corso del weekend, Sticchi Damiani ha lasciato gli uffici di via Marsala a Roma, e bisognerà attendere del tempo per conoscere il nome del nuovo presidente.

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Stando al Corriere, infatti, l'assemblea generale dell'Aci, riunitasi lo scorso 12 febbraio, avrebbe avuto intenzione di indire nuove elezioni subito, ma il governo sarebbe intenzionato a nominare un commissario. Il nome dato per papabile è quello di Tullio Del Sette, ex comandante generale dell'Arma dei Carabinieri. Le elezioni, invece, dovrebbero avere luogo a luglio. Tra i candidati si parla di Giuseppina Fusco, direttrice di ACI Roma, e Geronimo La Russa, suo omologo di Milano, nonché figlio del presidente del Senato, Ignazio.

Resta da capire quale effetto possa avere questa instabilità sul futuro dei due Gran Premi di Formula 1 organizzati in Italia attualmente in calendario, Imola e Monza. Secondo quanto riportato recentemente da Formulapassion, che aveva anticipato l'uscita di Sticchi Damiani dall'ACI, rischierebbero di venire meno le condizioni necessarie non solo per il mantenimento in calendario di Imola e Monza, ma anche del Rally di Sardegna del WRC. Questo nonostante Monza abbia recentemente siglato un contratto fino al 2031.

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