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La notte dei “caschi d’oro” per le competizioni motoristiche, soprattutto a livello Italia, un tempo era vera e propria notte degli oscar in versione a quattro ruote, da gara. O meglio, lo è ancora evento top dove ci si mette lo smoking se uomini o l’abito da sera (meglio dire “da gara” visto le passioni dei presenti) se donne, ma è soprattutto nazionale: non si parla inglese o altra lingua al 99% dei tavoli (che ospitavano quasi 300 invitati, ndr). Perché il peso sentito anche all’estero, con presenza di grandi big da ogni dove, resta nei ricordi. L’edizione 2019 si è svolta ieri sera a Milano ed è, pur degna conclusione di una stagione sportiva con tanto di premiazioni ufficiali ACI Sport, una passerella di respiro poco esteso, rispetto a un tempo dove ci si incontrava non uno ma “qualche vincitore” di titolo iridato e pure il vice-campione.
Non che siano mancate una monoposto F1 come la Alfa Romeo e un pilota del Circus attuale, come Pierre Gasly. Il premio massimo, quello ad Hamilton world champion in odore di Rosso 2021 e non solo quello, vengono consegnati da remoto e proposti in video. Allora ecco i maggiori applausi e l’interesse per dei personaggi poco noti ma giovanissimi di gran potenziale, come Gabriele Mini, Kimi Antonelli e Lorenzo Travisanutta, a ricevere i premi per il mondo del Kart. Oppure statuette e coppe per uomini di gran carriera al volante e non solo, come Jacques Villeneuve, Rene Arnoux, Giampaolo Dallara. La schiera di premiati è davvero imponente, li leggete tutti a seguire. Già perché ci sono sia i trofei assegnati da ACI Sport, i volanti e le mega-coppe personalizzate per i risultati da classifica 2019 (pista, rally, salita e tutto quanto sia ufficializzato dall'ente), sia le statuette a vario titolo, assegnate dalla giuria.
Tra gli “special guest” con un italiano dall’accento non madrelingua ma francofono, anche Nicolas Todt (agente e manager di grandi talenti anche F1, ha citato Leclerc e Bianchi) e Laurent Mekies della Ferrari (che ha rilanciato la Academy e Leclerc, schivando le domande su Hamilton); insomma tanti premiati a vario e giusto titolo, ma poche star internazionali per far si che ci sia ressa a chiedere autografi in strada, o un selfie alla parete / passerella.
Per tutti il sentimento manifestato è di auspicio vittoria Ferrari nel 2020. Si sa, siamo in Italia e il tifo va proprio in quella direzione, anche se alla notte dei Caschi si potrebbe notare che non passa un’immagine di Vettel e non si vede una Ferrari tra i tavoli ma una Alfa Romeo e una Lamborghini, vincente nelle GT; anche una Citroen da Rally... che vince in Italia ma è made in France.
ACI dal canto suo ha fatto comunque il pieno di riconoscimenti, uno anche al presidente Sticchi e di potere locale: pieno sul GP Italia F1 confermato, su Monza stessa. Ma non è solo Ferrari la scuderia meritevole, ovvio, anche se non sempre vince il Mondiale, di trofeo dorato alla serata dei caschi d’oro 2019. Statuetta come si diceva anche per Alfa Romeo Racing e allora proprio all’ingegnere Luca Furbatto, Chief Designer della squadra che schiera nel 2020 Raikkonen e Giovinazzi, abbiamo fatto qualche domanda su monoposto e su piloti. Ne leggerete a parte, sulle pagine di automoto.it sezione interviste.
Consegnati anche i tre Volanti ACI 2019: quello d’Oro 2019 al kartista Lorenzo Trevisanutto, vincitore per la seconda volta consecutiva del Campionato del Mondo categoria OK e quest’anno anche Campione Europeo. Volante d’Argento per Luigi “Lucky” Battistolli nuovamente Campione Italiano ed Europeo nei Rally Auto Storiche. Quello di Bronzo a Marco Pollara, anche lui Campione Italiano Rally Junior per la seconda volta.