Accise sulla benzina, aumento in vista per salvare i conti

Accise sulla benzina, aumento in vista per salvare i conti
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Le accise sul carburante saranno aumentate di almeno 3 centesimi per correggere il deficit pubblico del 2016 e coprire le spese dovute all'emergenza terremoto
8 febbraio 2017

Le accise sulla benzina potrebbero aumentare di almeno due centesimi: questa la misura, annunciata a Bruxelles dal Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e confermata in Parlamento.

Scopo di questo aumento è la correzione del deficit pubblico del 2016, riuscendo così a rassicurare i mercati e a tranquillizzare anche la Commissione Europea, che minaccia una procedura d'infrazione. L'incremento delle accise, però, non servirà solo a questo, ma anche a coprire parte delle spese conseguenti all'emergenza terremoto. 

Una misura, questa, che non troverà il consenso degli automobilisti, ma che è certamente efficace per far cassa rapidamente: un aumento di un centesimo delle accise produce un gettito annuo di 400 milioni di euro. 

Un incremento di tre centesimi delle accise permetterebbe di coprire completamente le spese per il sisma aggiuntive rispetto alla cifra stanziata a bilancio, quantificata dal premier Gentiloni in oltre un miliardo di euro. 

Le accise sui carburanti sono state alzate 18 volte dal 1935 ad oggi: questi aumenti, in teoria temporanei, sono diventati permanenti. Gli automobilisti odierni, quindi, pagano ancora, ad esempio la Guerra di Etiopia del 1935, il disastro del Vajont del 1963, e cinque terremoti, tra cui quello dell'Irpinia, occorso nel 1980. 

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