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La Polizia locale di Udine è finita al centro delle cronache per un'iniziativa che ha fatto discutere: una bacheca, esposta all'interno del Comando, mostrava il numero di multe fatte da ogni agente, creando una sorta di "classifica" mensile. L'obiettivo? Raggiungere quota 2.500 multe al mese, per un totale di 30.000 all'anno.
La notizia ha fatto il giro della città, provocando reazioni da più parti. L'assessore alla Polizia locale, Rosi Toffano, ha subito preso le distanze, definendo l'iniziativa "inopportuna" e promettendo verifiche. Dal canto suo, il comandante Eros Del Longo ha spiegato che si trattava solo di uno strumento organizzativo per monitorare le entrate previste dal Comune.
Ma i sindacati non ci stanno. "In 43 anni di servizio non ho mai visto nulla di simile", ha commentato Beppino Fabris, segretario regionale del sindacato autonomo, preoccupato per la privacy degli agenti e per questa insolita "competizione".
I numeri parlano chiaro: le multe in città sono diminuite, passando da 40.000 nel 2023 a 25.000 nel 2024. Ma questo tentativo di stimolare gli agenti attraverso una classifica pubblica ha sollevato più domande che risposte. Il "Multometro" è stato rimosso, ma resta il dibattito: qual è il giusto equilibrio tra sicurezza stradale e obiettivi di bilancio?