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Lo scugnizzo che svicola come forsse Marquez tra le auto ferme in colonna sul Rettifilo, che dalla stazione centrale porta verso il centro di Napoli, non sfida la legge solo perché si ostina a non portare il casco; una volta che ci supera, infatti, ci accorgiamo di un'altra stranezza.
Il suo scooter ha una targa polacca.
Non che sia l'unico, all'ombra del Vesuvio, ad esibire la curiosa appendice da Europa dell'Est: neanche fossimo a Varsavia, all'ombra del Vesuvio abbondano auto e moto con targhe straniera, in maggioranza appunto polacche, ma anche di altre nazioni.
Ennesima trovata per risparmiare soldi, anche se le norme prevedono l'esatto contrario: un veicolo con targa straniera paga l'assicurazione con le tariffe di quel Paese, in questo caso ovviamente ben più basse delle italiane, ed anche le multe, per esempio per passaggio con semaforo rosso, vengono contestate a residenti oltre confine.
Non si potrebbe, ovviamente: ma chi controlla?
Basta trovare agenzie compiacenti, che prestino al gioco di radiare la targa italiana, per poi reimmatricolare il veicolo in Polonia, intestandolo ad un prestanome; oppure, ancora peggio, utilizzando documenti falsi, quindi aggravando l'ipotesi della truffa.
A Napoli, come tutti sappiamo, le tariffe assicurative per l'RC di auto e moto sono le più alte d'Italia: questo spiega perché la città vesuviana sia invasa da veicoli con targhe polacche (ma anche le bulgare non sono poche)
Si mette un “vestito“ straniero ad un mezzo italiano al 100%; ed anche se per legge un veicolo con targa estera non potrebbe circolare per più di un anno sul suolo italiano, la mancanza di verifiche e controlli vanifica l'efficacia del provvedimento.
Il fenomeno si è allargato a macchia d'olio, anche perché alcune società di leasing estere rottamano l'auto in Italia e, dopo soli dieci giorni le stesse risultano formalmente in carico alle filiali straniere: così, non solo chi le guida non paga assicurazione, bollo o revisione, ma anche le contravvenzioni, visto che il veicolo risulta a noleggio, e quindi con libera circolazione in Europa.
Infine, c'è il problema della copertura assicurativa: in caso di incidente, il rischio di non ottenere risarcimento è molto alto, visto che le coperture delle polizze straniere hanno massimali molto inferiori rispetto a quelli cui siamo abituati.
Della questione sono stati da tempo investite le autorità politiche e quelle di polizia, ma di risultati se ne vedono pochi; i nostri tentativi di avere un'interlocuzione con l'assessorato alla Mobilità del Comune o con il Dipartimento non ha avuto successo.
Nessuna risposta alle telefonate, alle email ed ai loro solleciti: chissà, forse erano a gustarsi una sfogliatella.
In ogni caso, se vi capitasse di andare a Napoli con la vostra macchina, cautelatevi avendo a bordo un bel corno rosso scacciaguai; non che si creda al malocchio, ma hai visto mai...