Anfia: arriveranno 625 milioni per il trasporto pubblico su gomma

Anfia: arriveranno 625 milioni per il trasporto pubblico su gomma
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Il Ministero dei Trasporti e quello dello Sviluppo Economico, hanno deciso di ridare slancio a un settore industriale strategico per l’economia del Paese e per la mobilità dei cittadini
23 dicembre 2014

Il testo definitivo del DDL Stabilità, approvato ieri in serata dalla Camera dei Deputati, prevede per il 2015 lo stanziamento di un fondo di 500 milioni di Euro per il Trasporto Pubblico Locale su gomma (TPL), a cui si aggiungono i 125 milioni residui degli anni precedenti.

 

La legge prevede anche di semplificare le procedure di assegnazione dei fondi alle Regioni, per evitare che, come accaduto nel 2014, le somme stanziate vengano cancellate per motivi di spending review.

 

«La decisione di destinare le risorse stanziate al solo comparto degli autobus per un anno – ha dichiarato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA (in foto) – risponde all’esigenza, da anni istanza prioritaria di ANFIA, di sostenere il rilancio di un settore ormai ridotto ai minimi termini, nonostante rivesta una notevole importanza per lo sviluppo industriale e sociale del Paese».

I dati aggiornati. In perenne calo

Come si evince dalle parole di Vavassori, nel 2013 la produzione italiana di autobus è calata del 14% (dopo un 2012 che aveva chiuso a -40,6%) e nei primi nove mesi del 2014 sono state prodotte appena 136 unità. La produzione media annua dell’ultimo decennio (2004-2013) è scesa a 16.000 unità, contro le 38.700 del decennio precedente (1994-2003) e le 60.000 del decennio 1984-1993.

 

«Si tratta di quantità che non possono consentire a nessuna impresa di sopravvivere e a cui conseguono evidenti ricadute negative sull’occupazione e sulle entrate dello Stato. Gli investimenti nel servizio pubblico sono la variabile fondamentale per il trend del mercato degli autobus finanziati – ha concluso Vavassori - che ha subito perdite allarmanti: nei primi 8 mesi del 2014 sono stati immatricolati poco più di 700 autobus e la media annua delle immatricolazioni degli ultimi 6 anni (2008-2013) è di 1.297 autobus, contro i 2.611 dei sei anni precedenti (2002-2007)».

 

Questi numeri hanno ovviamente conseguenze negative sul parco circolante, la cui età media ha ormai superato ampiamente i 12 anni. I dati sembrano parlare chiaro: a fine 2013, solo il 15% del parco autobus pubblico e privato ha meno di 5 anni di età, mentre più di un quarto del parco adibito al trasporto pubblico urbano ed extraurbano ha più di 15 anni di età. Circa il 72%.

 

L’importo stanziato permetterà quindi, a quanto sembra, l’avvio del processo di rinnovo del parco circolante con ricadute positive sulla qualità dei mezzi in circolazione sia in termini di impatto ambientale sia di sicurezza a bordo dei veicoli e sulle strade.

 

Ovviamente tale manovra andrà a braccetto, dal 10 gennaio 2019, con il divieto di circolazione per gli autobus Euro 0 a benzina o a gasolio:


Fonti: ufficio stampa ANFIA  (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica)
 

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