500 Miglia di Indianapolis 2017: vince Sato. Alonso tradito dal motore Honda

500 Miglia di Indianapolis 2017: vince Sato. Alonso tradito dal motore Honda
Pubblicità
Takuma Sato ha vinto la 500 Miglia di Indianapolis 2017 davanti a Helio Castroneves e Ed Jones. Fernando Alonso tradito nuovamente da un motore Honda
28 maggio 2017

Takuma Sato si è aggiudicato l'edizione numero 101 della 500 Miglia di Indianapolis: l'ex pilota di Formula 1, rimasto nelle prime posizioni per buona parte della gara, ha tirato la zampata finale a pochissimi giri dalla fine, sopravanzando l'esperto brasiliano Hélio Castroneves. Terzo gradino del podio, a sorpresa, per il rookie Ed Jones. Un podio con due Honda e una Chevrolet, dunque, nella classica statunitense.

Se una delle Dallara-Honda del team Andretti ha vinto, il motore della casa nipponica continua ad essere un incubo ricorrente per Fernando Alonso: il blasonatissimo rookie asturiano è stato abbandonato anzitempo dal solito motore Honda, come spesso gli capita in Formula 1.

Una beffa del destino per Alonso, deciso a ben figurare ad Indianapolis proprio per scacciare i demoni delle ultime stagioni in McLaren. Il pilota spagnolo, sino al ritiro, era stato autore di un ottimo esordio in gara ad Indianapolis, mantenendo il controllo della corsa per diverse frazioni. 

Quarta posizione per l'ex pilota di Formula 1, Max Chilton, che ha preceduto Tony Kanaan e Juan Pablo Montoya. Alexander Rossi, vincitore lo scorso anno, è settimo, davanti a Marco Andretti. Completano la top ten Gabby Chavez e Carlos Munoz. 

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

La gara minuto per minuto

22.00 Takuma Sato vince la 500 Miglia di Indianapolis!

21.51 Bandiera verde: mancano 11 giri al termine della corsa. Davanti a tutti c'è Max Chilton; alle sue spalle Sato e Castroneves.

21.45 Carambola tra Servia, Davison, Power, Newgarden e Hinchcliffe. Altra caution. 

21.34 Alonso ha agguantato la settima posizione superando all'esterno Kanaan. Ma la maledizione del motore Honda non perdona di nuovo: anche qui ad Indianapolis, il propulsore ha abbandonato anzitempo Alonso, che meritava un piazzamento in una gara in cui aveva sinora ben figurato. Siamo sicuri, però, che il samurai non si arrenderà. 

21.30 Chilton ha lasciato la testa della corsa a Davison, rientrando ai box. Kimball, invece, si è ritirato a causa della rottura del motore. La caution causata dallo stop di Kimball ha indotto la maggior parte dei piloti ad effettuare un'altra sosta, l'ultima per Alonso, attualmente nono. Dopo questo valzer dei pit stop, Chilton è tornato al comando, davanti a Jones e Castroneves. 

21.15 Superata quota 150 giri su 200, al comando c'è Chilton, davanti a Kimball e Davison; questi tre piloti hanno scelto un strategia a livello di pit differente. Castroneves si avvicina ai tre di testa. Alonso è nono. 

21.00 Alla ripartenza della gara, Alonso ha preso il comando, sopravanzando Hunter-Reay. La bandiera verde, però, non è durata molto: dei detriti in pista hanno causato un nuovo regime di caution. Dopo la ripartenza, Hunter-Reay ha cominciato a rallentare vistosamente: il motore della sua monoposto lo ha tradito. Alle spalle di Alonso - in regime di caution - ci sono Rossi e Kanaan.

20.45 Un incidente occorso a Lazier, vincitore della 500 Miglia nel 1996, è stato protagonista di un incidente che ha causato un nuovo regime di caution. Lazier è impattato a muro dopo essere finito in testacoda. Karam, invece, si è fermato in mezzo alla pista. Hunter-Reay è ancora al comando della gara, davanti ad Alonso e Rossi.

20.30 Dopo un altro valzer dei pit stop, Hunter-Reay si trova al comando della gara, con un vantaggio di tre secondi su Rossi. Alonso è terzo. Sono stati completati 110 giri su 200 previsti.

20.15 Nel corso del giro numero 81, è stato indetto un nuovo regime di caution, per la presenza di un detrito in pista. Gli alfieri in lizza hanno approfittato delle bandiere gialle per effettuare una terza sosta. Al comando della gara, dopo il termine della caution, c'è Castroneves; Alonso è terzo, alle spalle di Hunter-Reay.

20.00 A Castroneves è stato comminato un drive through per aver sorpassato prima della bandiera verde al restart. Gli incidenti di Daly e Harvey hanno causato un regime di caution, terminato da pochissimo. Sato precede Rossi, Hunter-Reay e Alonso.

19.45 La gara è finalmente ripresa: la maggior parte dei piloti di testa ha effettuato la seconda sosta. Rossi ha preso il comando, davanti a Sato, Hunter-Reay e ad Alonso, che ha ceduto il passo ai tre rivali alla ripartenza della corsa. Sato è poi salito in prima posizione. Daly, invece, è finito a muro. Out anche Harvey.

19.30 Scott Dixon è stato portato al centro medico per gli accertamenti del caso, come da prassi in caso di incidenti del genere: il pilota è già uscito, dopo i controlli del personale medico. La gara non è ancora ripresa.

19.15 Alonso e Rossi si stanno avvicendando al comando in questa fase della corsa. In questo momento davanti a tutti c'è ancora l'asturiano, che ha guadagnato un margine di un secondo sul rivale. Scott Dixon e Howard sono stati protagonisti di uno spettacolare incidente, per fortuna senza conseguenze per i piloti. La vettura di Dixon, colpita da quella di Howard, si è capottata più di una volta, e il pilota ha rischiato grosso. Per fortuna Dixon è sceso con le sue gambe dalla monoposto, tranciata in due dopo l'incidente. Bandiera rossa per sistemare le barriere: potrebbe volerci un po' di tempo.

19.00 La leadership della gara è passata ora nelle mani del vincitore dello scorso anno, Alexander Rossi. Terzo, dietro ad Alonso, è l'ex F1 Takuma Sato. 

18.52 Alonso per la prima volta è al comando della 500 Miglia di Indianapolis 2017, davanti a Rossi e a Carpenter. 

18.45 Alonso è riuscito ad entrare nella top five e a sbarazzarsi di Scott Dixon per la quarta posizione. Kanaan è sempre al comando; Rossi, però, lo tallona. 

18.30 Dopo 17 giri, il leader della corsa è Tony Kanaan, riuscito a strappare la testa della gara al poleman, Scott Dixon. Fernando Alonso è settimo. Terzo Alexander Rossi, davanti a Carpenter e Hildebrand.

Da Moto.it

Pubblicità