Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
In Italia si dibatte su quanti soldi dare, o meglio ricevere per comprare un’auto elettrica piuttosto che plugin. Per mettersi in garage la wallbox o in cortile la colonnina. Gli stanziamenti sono pronti a partire ormai, tra mille polemiche. In tema di mobilità, si critica poi il livello delle manutenzioni per certi ponti e passaggi stradali, dove quelle auto e le vecchie transitano... Implorando programmi per la sicurezza e la modernizzazione. Inutile citare quali viadotti e opere necessitano di programmi aggiornati e sistemi coerenti ai tempi.
Nel Regno Unito si muove anche la parte universitaria sul fronte, insieme ad alcune aziende, con un progetto da 7,7 milioni di sterline atto a promuovere nuovi standard delle infrastrutture. Il che non vuole dure solo auto, ovviamente, ma è comunque tanto. Quindi ponti stradali ma anche antenne per telecomunicazioni e turbine eoliche, perché in UK non è che non abbiano arretrati da lavori di manutenzione. Specie per i ponti, l'ispezione eseguita visivamente può accumulare errori e ritardi come da noi.
Il Regno Unito è però leader a livello mondiale nell'energia eolica OW, da cui arriva addirittura quasi un terzo della domanda annuale di elettricità del Paese. La spinta per nuove turbine richiederà anche nuove modalità e più manutenzioni per quel fronte che messo insieme alle classiche parti stradali diventa interessante. Per la Queen's University, l’Università di Sheffield, quella di Cambridge e quella di Exeter, nonché per i principali partner del settore (Dipartimento per Infrastrutture, Translink, Arqiva, Cellnex e Siemens Gamesa): lavorano tutti insieme nel progetto detto ROSEHIPS (Revolutionizing Operational Safety and Economy for High-value Infrastructure using Population-based SHM).
Si mira a risolvere realmente il problema della gestione delle risorse infrastrutturali nel Regno Unito, per la manutenzione attraverso nuove procedure automatizzate. Se ne è parlato anche da noi, con la nostra intervista a uno degli ingegneri ideatori dei più moderni sistemi monitoraggio (a fibra ottica) targati tricolore. Le “diagnosi” avvengono grazie a sensori, in modo permanente e digitalizzato, ma implementare certi sistemi richeide tempi e costi, oltre che competenze. Non le hanno solo in Irlanda Inghliterra, comunque.