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Aston Martin parteciperà alla classe regina della 24 Ore di Le Mans nel 2025 con due Hypercar Valkyrie AMR-LMH: l'annuncio da parte della casa di Gaydon è arrivato alla viglia dell'edizione 2024 della classica del Circuit de la Sarthe. Il marchio britannico tenterà l'assalto alla vittoria assoluta a Le Mans, che gli manca dal 1959, con la Valkyrie AMR-LMH, vettura che, previo nulla osta della FIA, parteciperà a tutte le gare del WEC. Dal prossimo anno, d'altronde, per partecipare alla 24 Ore di Le Mans i costruttori interessati dovranno necessariamente iscrivere due prototipi alla classe Hypercar.
"È possibile rintracciare la presenza di Aston Martin nelle gare endurance fin dagli albori del marchio - osserva Adam Carter, Responsabile Endurance Motorsport di Aston Martin -. Abbiamo gareggiato per la prima volta a Le Mans più di 95 anni fa, cosa che nessun altro costruttore di hypercar da strada può dire. Siamo molto orgogliosi del nostro legame con questo meraviglioso evento e, alla luce di ciò, è evidente che crediamo molto nel progetto hypercar del WEC e impegnati nel riportare le nostre famose “ali” in prima linea nelle competizioni automobilistiche internazionali, a partire dalla 24 Ore di Le Mans".
"Nel 2025, con il team Heart of Racing, intendiamo portare sulla griglia di partenza due hypercar Aston Martin Valkyrie AMR-LMH, per competere a fianco dei migliori costruttori di auto sportive del mondo, e stiamo facendo tutto il possibile per assicurarci di essere competitivi in questo contesto. Il programma della Valkyrie AMR-LMH è in linea con i tempi previsti, con gran parte dello sviluppo che si svolge dietro le quinte, in vista del debutto in pista della vettura nel corso dell'estate. Prevediamo poi un periodo intensivo di test sull’auto, per imparare tutto il possibile prima della sua omologazione prevista in autunno”.
Dotata di un telaio in fibra di carbonio ottimizzato per le competizioni, l'Aston Martin Valkyrie AMR-LMH sfrutta una versione modificata del propulsore V12 ad aspirazione naturale di 6.5 litri costruito da Cosworth e pensato inizialmente per la variante stradale della Valkyrie. Un motore, questo, che nella versione standard raggiunge gli 11.000 giri/min e sviluppa oltre 1.000 CV, e che è stato ulteriormente sviluppato per essere pronto alla sfida dell'Endurance. A differenza della Ferrari 499P, della Toyota GR010 e della Peugeot 9X8, la Aston Martin Valkyrie AMR-LMH non è ibrida. Lo sviluppo del prototipo prosegue, con dei test recentemente efettuati a Silverstone e a Portimao.
Le operazioni in pista saranno gestite da Heart of Racing, che ha aperto una sede vicino al quartiere generale di Aston Martin Performance Technologies a Silverstone. Parallelamente al programma nel WEC Aston Martin prevede un impegno nell'IMSA per la Valkyrie AMR-LMH, gestito dalla sede di Heart of Racing a Phoenix, in Nord America. “Con questa nuova direzione presa dal regolamento del WEC, abbiamo dovuto accelerare sui nostri piani per gareggiare con più vetture nella classe Hypercar del WEC. Questo ha ovviamente condensato i nostri processi di costruzione, ma siamo molto entusiasti della possibilità di avere due vetture in gara. Siamo orgogliosi di far parte di questa categoria, che ha visto una grande crescita negli ultimi due anni e che offre sia una straordinaria competizione, che un'incredibile possibilità di interazione con i fan. La sfida che ci attende è immensa e non vediamo l'ora di iniziare questo viaggio", commenta Ian James, Team Principal di Heart of Racing. L'impegno nella classe Hypercar del WEC per Aston Martin si aggiunge a quelli nel GT e in Formula 1.