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Un'edizione storica di una gara leggendaria come il Centenario della 24 Ore di Le Mans non poteva concludersi in modo migliore che con una vittoria altrettanto storica. James Calado, Alessando Pier Guidi e Antonio Giovinazzi hanno portato Ferrari alla vittoria nella Classe Hypercar dopo 58 anni. Un risultato ottenuto combattendo fino all'ultimo con Toyota. La GR010 ha sentito di non poter mantenere il passo della Rossa, come ha testimoniato stamattina Hartley. Il neozelandese di Toyota aveva commentato: "Abbiamo tanta strada da fare ma non riuscivamo a tenere il passo della Ferrari di Calado". Quinta l'altra Ferrari. In LMP2 è arrivata la vittoria di Inter Europol, dopo esseres stata saldamente al comando nonostante una penalità per avere violato il regime di Safety Car ed essere finita sotto investigazione, davanti al Team WRT. In LMGTE Am, invece, c'è stata una bella battaglia che ha visto diverse volte favorite le Iron Dames, che sono però finite quarte. Alla fine ha trionfato Corvette davanti a ORT by TF e GR Racing. Quinta la Ferrari di AF Corse.
Il lungo viaggio verso la vetta della 24 Ore di Le Mans di Ferrari era incominciata con una super doppietta già in pole. In quel caso, davanti, c'era la Ferrari #50. La gara è stata piena di colpi di scena sin dall'inizio, con la Safety Car e la forte pioggia, spingendo molte auto a commettere errori che poi si sono in molti casi rivelati fatali. Le auto "sopravvissute" a questa estenuante competizione sono state 42, come nel 2018.
La Ferrari #51 di Calado, Giovinazzi e Pier Guidi ha però retto a diverse sfide, superandole tutte. All'inizio della gara, la Safety Car causata dalla Cadillac ha portato in testa la Toyota #8, seguita dalla 499P #50, poi dall'altra Toyota e solo in quarta posizione la Rossa vincitrice della gara, la Ferrari #50. La situazione rimane invariata anche dopo l'incidente, due ore dopo la partenza, della Oreca Gibson #14, che ha dato l'occasione a molti piloti di fermarsi per un pit-stop, fra cui anche la Rossa #50. Poco dopo, si è ritirata anche l'altra Oreca Gibson, la #13, per un altro incidente.
L'altro colpo di scena è arrivato dopo quattro ore, quando al comando c'è una Peugeot, seguita dalla due Toyota e l'altra Peugeot ha compromesso la sua gara a causa di un errore di Jean-Eric Vergne, finito nella ghiaia. In quel momento, le due Ferrari erano solo ottava e nona, la #50 davanti. Ci si è messa anche la pioggia ad aumentare la difficoltà della 24 Ore di Le Mans, giungendo in serata a bagnare il circuito. Essendo una pista lunga più di 13 km, le zone bagnate non sono state uniformi e questo ha dato il via ad un lungo periodo di Safety Car a causa dei tanti testacoda avvenuti.
Solamente dopo le 23.00, alla fine del temporale, la #51, sotto la guida di Pier Guidi, è riuscita ad ottenere il comando della classifica, seguita dalle due Toyota, la #7 davanti, e la #50 si è trovata solo quarta, dietro alla Peugeot di Muller. Questa rimane al comando anche nelle prime ore notturne, dopo dieci ore di gara, tenendo dietro le vetture rosse, la Ferrari 499P di Pier Guidi in seconda posizione davanti ad Antonio Fuoco sulla #50. é Pier Guidi a commettere qualche errore nella notte, con un lungo ed un testacoda occorso per non colpire una LGMTE Am, mentre la Toyota #7 di Kobayashi si è dovuta ritirare dopo un incidente.
Verso le 03.00, poi, la Ferrari #50 ha perso completamente l'occasione di vincere per un aver preso un sasso che ha danneggiato l'ERS, lasciando il comando a Cadillac e Peugeot. Verso le prime luci dell'alba, al comando c'era la Toyota #8 ma Pier Guidi è riuscito a raggiungerlo, giro dopo giro. Alla fine. Verso le 09.00 c'è ancora al comando la #51, con Giovinazzi alla guida, con un vantaggio accumulatosi anche grazie all'errore di Buemi, che va lungo con la sua Toyota, prima che arrivasse la bandiera gialla per ripulire la pista dalla ghiaia.
Il sogno di vittoria di Ferrari ha poi rischiato di diventare un incubo in tarda mattinata, quando durante un pit-stop la 499P non è riuscita a ripartire, rendendo necessaria la ripartenza della macchina, con Pier Guidi al volante. Il problema ha lasciato Toyota in testa ma durante il secondo pit-stop, compiuto insieme da Ferrari, Toyota e Cadillac, quest'ultima terza, dopo che Pier Guidi è riuscito a superare in pista la GR010 di Buemi.
Nelle ultime tre ore, una Porsche di GTE Am ha portato una bandiera gialla, che ha permesso a Toyota di fermarsi. Immediatamente, Ferrari ha replicato la strategia. A questo punto, non rimaneva che spingere per le ultime ore. E proprio alla fine, nell'ultima ora, Hirakawa ha detto addio alle chance di vittoria di Toyota commettendo un errore che gli ha fatto perdere la macchina, mandandola a sbattere e rendendo necessario un pit-stop per riparare i danni causati dalla collisione. Pier Guidi, nuovamente alla guida dell'auto per l'ultimo tratto di gara, ha potuto portare al successo Ferrari.
Class leaders
— 24 Hours of Le Mans (@24hoursoflemans) June 11, 2023
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16:00 - Si conclude l'edizione del Centenario della 24 Ore di Le Mans con una storica vittoria di Ferrari! Pier Guidi, Calado e Giovinazzi hanno riportato alla vittoria Ferrari nella classe regina del WEC dopo 58 anni! Il team ha rischiato di perdere tutto nell'ultimo pit-stop, per il solito problema ma è poi riuscita a ripartire subito, con Toyota che ha dovuto comunque effettuare l'ultimo pit-stop ed è rientrata con due secondi di gap con la Ferrari al comando.
15.00 - Ultima ora della 24 Ore di Le Mans. Per la Ferrari #51 sarà Pier Guidi ad essere al volante per gli ultimi 60 minuti della 24 Ore di Le Mans, con un vantaggio di 3 minuti e 20 sugli avversari. Complice di questo vantaggio anche l'errore commesso dalla Toyota #8 di Hirakawa, finita contro la barriera e costretta conseguentememte ad un pit-stop per sostituire la parte danneggiata della vettura. In GTE Am sono rimaste solo in 10 vetture a competere per tagliare il traguardo. In testa c'è Corvette, troppo lontana per essere impensierita dalla battaglia per il secondo posto, con Eastwood che ha messo a segno il sorpasso delle Iron Dames. In LMP2, Inter Europol è al comando ma sotto investigazione mentre alle sue spalle spinge al massimo Deletraz, alla guida del Team WRT per conquistare la vittoria.
13.00 - Mancano tre ore alla fine della 24 Ore di Le Mans. In Classe Hypercar, prosegue il duello fra Ferrari e Toyota, ora nell'abitacolo della Rossa c'è Calado, succeduto per un cambio di strategia improvviso, imitando Toyota. Una Porsche in GTE Am ha avuto un incidente, finendo fra le gomme. Questo ha provocato una lunga bandiera gialla per ripulire la pista. é qui che il LMP2, Scherer ha commesso un errore, soprassando in regime di bandiera gialla e conseguentemente ricevendo un Drive Through. Alle sue spalle c'è Deletraz per Team WTR ma troppo lontano per poter seriamente tentare una vittoria. Fra le Hypercar, la bandiera gialla ha messo in risalto il passo superiore di Ferrari rispetto a Toyota. La Rossa ha dovuto solo amministrare il vantaggio, costringendo Toyota ad un cambio di strategia: ecco il pit-stop anticipato per i nipponici seguito però da Ferrari, che ha effettuato anche il cambio pilota. Nel frattempo, giungono news da Ferrari sulla sosta di Pier Guidi, rivelando che hanno dovuto riavviare la macchina.
11.41 - I colpi di scena non mancano nemmeno nella parte conclusiva della gara. Un errore al pit-stop alla Ferrari di Pier Guidi, rimasto davanti dopo quello di Giovinazzi, ha annientato l'imponente vantaggio del team di Maranello su Toyota. Pier Guidi non riusciva a ripartire ed è rimasto ai box per un minuto, lasciando la testa della gara a Toyota. Tuttavia, in gara, il pilota della Rossa è riuscito a tornare davanti superando la GR010 di Buemi. I tre team davanti - Ferrari, Toyota e Cadillac - hanno poi effettuato una sosta insieme, con un cambio pilota per il team nipponico che ha affidato il volante ad Hartley, permettendo a Pier Guidi di allontanarsi. Se nella Classe LMP2 non è cambiato nulla, con Inter Europol sempre in testa, in GTE AM la sfida è più accesa che mai fra le Iron Dames,tornate al comando grazie alle soste degli avversari, e l'Aston Martin del team ORT.
09.36 - La corsa di Ferrari nella categoria Hypercar continua senza intoppi. Nelle ultime ore c'è stato il cambio pilota sia per Ferrari, con Calado sostituito da Giovinazzi, che per Toyota, con Buemi che assume la guida della GR010 sostituendo Hirakawa. La Rossa mantiene saldamente la sua leadership, aiutata anche da un errore commesso da Buemi che è andato lungo, permettendo a Giovinazzi di aumentare il distacco a 40 secondi. Di recente, la gara ha visto giungere una bandiera gialla, per poter ripulire il tracciato dalla ghiaia. In LMP2, la Inter Europol Competition di Smiechowski rimane al comando con Kubica, mentre in GTE Am Cairoli é primo con Project 1 - AO sulla Corvette di Catsburg.
Il ritiro di Glickenhaus porta le vetture in gara a 42 - l'ultima volta che la 24 Ore di Le Mans ha avuto un numero così ridotto di auto al traguardo è stata nel 2018.
07.24 I colpi di scena sono continuati nella notte, visto che Gustavo Menezes, a volante della Peugeot 9X8 n. 94, è finito a muro ponendo fine alla sua corsa. Al comando ora c'è la Toyota GR010 n.8 di Ryo Hirakawa, ma Alessandro Pier Guidi, sulla sua Ferrari F499 n.51, lo sta raggiungendo.
03.03 I colpi di scena non finiscono, in questa 24 Ore di Le Mans. La Ferrari 499P n.50 è uscita dalla lotta per la vittoria per un problema all'ERS causato da un sasso. Al momento al comando della corsa c'è la Cadillac n.2, davanti alla Peugeot 9X8 n.94.
01.42 Al comando, dopo quasi dieci ore di gara, c'è la Peugeot 9X8 n.93, nelle mani di Nico Muller. Secondo e terzo posto, rispettivamente, per le Ferrari 499P n.51 e n.50, affidate ad Alessandro Pier Guidi e Antonio Fuoco. Pier Guidi intorno alla mezzanotte è stato protagonista di un lungo e di un testacoda per evitare una LMGTE Am. Fuori, invece, la Toyota GR010 n.7, con Kamui Kobayashi protagonista di un incidente alla Tetre Rouge.
23.03 Dopo che un acquazzone si è abbattuto sulla pista, mentre scendeva l'imbrunire, al comando della corsa è la Ferrari n.51, in questo momento affidata ad Alessandro Pier Guidi. Seguono le due Toyota, la n.7 nelle mani di Kamui Kobayashi e la n. 8 di Ryo Hirakawa. Quarta la Peugeot 9X8 n.94 affidata a Nico Müller, davanti alla 499P n.51, nelle mani di Nicklas Nielsen.
20.12 Sono passate più di quattro ore dall'inizio della corsa, e al comando c'è una Peugeot, la n.94 in questo momento nelle mani di Gustavo Menezes. La vettura gemella, la n.93, è finita nella ghiaia quando al volante c'era l'esperto Jean-Eric Vergne. Un errore, quello del due volte campione del mondo di Formula E, che ha compromesso la gara del suo equipaggio. Tornando alla classifica, in seconda posizione c'è la Porsche 963 n.6, guidata da Kevin Estre. Seguono le due Toyota GR010, la n.7 di José Maria Lopez e la n.8 di Brendon Hartley. Le due Ferrari 499P n.50 e n.51 sono in ottava e nona posizione, rispettivamente, con Miguel Molina e Antonio Giovinazzi alla guida. Dopo meno di tre ore dall’inizio della gara, ha cominciato a piovere. Naturalmente su un circuito da oltre dieci km le precipitazioni non sono distribuite in maniera uniforme sul tracciato, e nelle zone asciutte il rischio era quello di compromettere gli pneumatici da bagnato montandoli quando parti della pista erano ancora completamente asciutte. Il rovescio della medaglia è che, prima di decidere di montare le rain, diverse vetture sono state protagoniste di testacoda e lunghi, in preda alla difficoltà di controllare la vettura nelle zone in cui le macchine avrebbero necessitato le gomme da bagnato. Tutto questo ha scatenato un regime di Safety Car.
18.25 - Oltrepassate le due ore di gara, al comando c'è la Toyota GR010 n.8, nelle mani di Sébastien Buemi. Segue Antonio Felix Da Costa, sulla Porsche 963 n. 38 della scuderia clienti Hertz Team Jota. La prima delle Ferrari 499P è la n. 50, affidata ad Antonio Fuoco, autore di un bel sorpasso ai danni della Porsche 963 n.6 nelle mani di Laurens Vanthoor. C’è stato spazio anche per un incidente che ha visto coinvolta l’Oreca 07 Gibson n.14, finita violentemente a muro. Diverse vetture ne hanno approfittato per effettuare delle soste. Tra queste anche la Ferrari 499P n.50, su cui al posto di Nielsen è subentrato il poleman Antonio Fuoco. Fuori per un incidente pure l’Oreca 07 Gibson n.13. Si è infine sfiorato un possibile impasse con le hypercar di testa dopo due ore e venti dall'inizio della gara quando la Porsche 911 RSR n.16, in seguito un contatto con la Porsche 911 RSR n. 60 di Iron Lynx, è rientrata in pista lentamente mentre sopraggiungevano le hypercar ad alta velocità.
16.04 - Dopo pochi minuti dall'inizio della corsa, primo regime di Safety Car per un incidente che ha visto coinvolta la Cadillac n.311. In testa c'è la Toyota n.8, affidata a Sébastien Buemi. Seconda è la Ferrari 499P Hypercar partita dalla pole position, la n.50, nelle mani di Nicklas Nielsen. Terza la GR010 gemella, la n.7, di Mike Conway. L'altra Ferrari, la n. 51 affidata a James Calado, è quarta. La Porsche n.75, protagonista di una partenza decisamente aggressiva che non ha pagato per un bloccaggio, è invece quinta. Nella classe LMP2 è in testa la vettura scattata dalla pole position, l'Oreca 07 Gibson n.48, nelle mani di Paul-Loup Chatin. Mantiene il primato di classe anche la vettura scattata al palo in LMGTE Am, la Corvette n.33 attualmente affidata a Nicky Catsburg.
12.35 - Il warm up della 24 Ore di Le Mans 2023 si è da poco concluso. Anche in questo caso, al top della classifica ci sono le due Ferrari 499P Hypercar, con la n.51 di James Calado davanti alla n.50, guidata da Nicklas Nielsen, che scatterà dalla pole position. Calado ha colto il tempo di 3'30"113. Alle spalle delle due Rosse si è posizionato Sébastien Bourdais con la sua Cadillac. Seguono la Peugeot 9X8 n. 94 affidata a Nico Muller e le due Toyota GR010, la n.7 di Mike Conway e la n.8 di Sébastien Buemi. La prima Porsche classificata è la 963 n.6, affidata ad André Lotterer. Nella classe LMP2, Tom Blomqvist ha colto il miglior tempo sulla Oreca 07 Gibson n. 23 preparata da United Autosports. Crono più veloce per la Ferrari 488 GTE EVO n. 57 della Kessel Racing, affidata a Daniel Serra.
Il giorno tanto atteso dagli appassionati dell'Endurance è finalmente arrivato. Oggi alle 16 prenderà il via la 24 Ore di Le Mans 2023, la centesima edizione della corsa di durata più famosa al mondo, cui quest'anno partecipa anche la Ferrari, di ritorno come costruttore ufficiale dopo mezzo secolo di assenza. Un rientro in pompa magna, visto che in prima fila al Circuit de la Sarthe si accomoderanno proprio le due 499P Hypercar. In pole position c'è la 499P n.50, grazie allo straordinario crono di Antonio Fuoco, che condivide la vettura con Miguel Molina e Nicklas Nielsen. Seconda è invece la gemella n.51, su cui si alterneranno Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado.
Una prima fila, questa, che dà grande lustro alla casa di Maranello e sottolinea l'ottimo lavoro svolto dal team guidato da Antonello Coletta. Ma è solo il punto di partenza di una gara in cui la performance è solo uno dei fattori di cui tenere conto, e non è il principale. Alla 24 Ore di Le Mans conta soprattutto l'affidabilità: la tenuta del mezzo fino al termine della corsa è l'obiettivo verso il quale convergono gli sforzi delle varie scuderie, nella speranza che non ci siano colpi di scena. Ma ci sono molti altri aspetti importanti, dalla strategia e dalla gestione delle gomme, al traffico, con i doppiaggi che devono essere affrontati con la maggior efficacia possibile, in modo tale da non perdere tempo, passando per il meteo.
Oggi a Le Mans il cielo è scuro, e qualche goccia di pioggia sta già cadendo in mattinata. Il meteo resterà incerto per tutta la giornata, aprendo all'eventualità che almeno parte della corsa venga disputata sul bagnato. E il parterre di costruttori, nella classe regina delle Hypercar, è decisamente nutrito. Temibile concorrente della Ferrari è sicuramente Toyota, che gode del valore aggiunto dovuto al fatto di aver sposato sin dagli albori il progetto Hypercar e che, peraltro, eccelle nella gestione delle gomme.
Ma ci sono anche Peugeot, Porsche, Cadillac, Glickenhaus. Senza dimenticarsi dello spettacolo delle altre classi, la LMP2 con in pole IDEC Sport con l'Oreca 07 Gibson n. 48 affidata a Paul Lafargue, Paul-Loup Chatin e Laurents Horr e la LMGTE, con Corvette al palo con la Chevrolet Corvette C8.R n.33 di Nicky Catsburg, Ben Keating e Nicolas Varrone. Una gara ricca di spunti e di emozioni, che vi racconteremo qui, con aggiornamenti in diretta dal Circuit de la Sarthe.