24 Ore di Le Mans 2015, una storica doppietta per la Porsche

24 Ore di Le Mans 2015, una storica doppietta per la Porsche
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La Porsche n.19 di Nico Hulkenberg, Earl Bamber e Nick Tandy si è aggiudicata la 24 Ore di Le Mans 2015. Secondo posto per la Porsche n.17 di Bernhard/Webber/Hartley, terzo gradino del podio per la Audi n.7 di Fassler/Lotterer/Tréluyer.
13 giugno 2015
Le MansPorsche si è aggiudicata la vittoria della 24 Ore di Le Mans 2015: a tagliare per prima il traguardo è stata la Porsche 919 Hybrid n.19, guidata da Nico Hulkenberg, Earl Bamber e Nick Tandy. Si tratta della prima vittoria firmata Porsche dal 1998. L'equipaggio apparentemente meno esperto dei tre della casa di Zuffenhausen in gara qui ha stupito, dimostrando una grande maturità nel gestire la corsa, priva di sbavature.
 
Il secondo gradino del podio è ad appannaggio di un'altra Porsche, la n.17 di Timo Bernhard, Mark Webber e Brendon Hartley. Nella serata di ieri a Mark Webber è stata comminata una penalità per aver sorpassato in regime di bandiera gialla quando il pilota australiano era al comando della corsa. Da quel momento l'equipaggio non è più riuscito a riguadagnare il comando.

Terza la prima delle Audi

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Terzo posto per la Audi n.7, di Fassler/Lotterer/Tréluyer, vincitori lo scorso anno.
 
Segue la prima delle Audi, la R18 e-tron quattro n.7 di Marcel Fassler, André Lotterer e Benoit Tréluyer, vincitori a Le Mans lo scorso anno. Nella notte sul Circuit de la Sarthe, Fassler ha rimediato danni al posteriore della sua vettura, che gli hanno fatto perdere molto tempo ai box.
 
In mattinata, André Lotterer ha cercato di recuperare, mostrando un passo invidiabile, prima di rimediare una penalità per non aver rallentato in una slow zone. Quarto posto per la Audi n.8 di Lucas di Grassi, Loic Duval e Oliver Jarvis, che hanno preceduto la Porsche n.18, di Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb.

Male Toyota e Nissan

La prima Toyota a classificarsi - al sesto posto - è stata la TS040 n.2, di Alexander Wurz, Stéphane Sarrazin e Mike Conway. La vettura gemella, la TS040 n.1 campione del mondo, di Anthony Davidson, Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima è giunta ottava al traguardo.
 
La prestazione deludente delle Toyota, tuttavia, non è nulla in confronto alla debacle della Nissan: le tre GT-R LM NISMO hanno accusato numerosi problemi di natura tecnica, e hanno mostrato un passo decisamente meno veloce rispetto alle altre vetture della classe LMP1, precipitando nelle retrovie.

I vincitori nelle altre classi

In LMP2, a vincere è la ORECA 05 Nissan operata dal team KCMG, di Matthew Howson, Richard Bradley e Nicolas Lapierre. Segue la Gibson 015S Nissan della scuderia Jota Sport, di Simon Dolan, Mitch Evans e Oliver Turvey. Terzo posto per la Ligier JS P2 n.28 della G-Drive Racing.
 
In LM GTE Pro, a vincere è stata la Chevrolet Corvette n.64, di Olivier Gavin, Tommy Milner e Jordan Taylor. In LM GTE Am, sugli scudi è la Ferrari 458 n.72 di Victor Shaytar, Andrea Bertolini e Aleksei Basov. Secondo posto per la Porsche 911 della Dempsey-Proton Racing, di Patrick Dempsey, Patrick Long, Marco Seefried.
 
Ore 14.30
Colpo di scena in LM GTE Am: Paul Dalla Luna, al volante della Aston Martin Vantage n.98, in testa nella classe, è finito a muro alla curva Ford, ponendo fine anzitempo alla propria corsa. Al comando è dunque passata la Ferrari 458 n.72, affidata al russo Victor Shaytar. 
 
La situazione in LMP1 rimane invariata: la top three è composta dalla Porsche 919 Hybrid n.19 di Nico Hulkenberg, la gemella n.17 di Brendon Hartley e la Audi R18 e-tron quattro di Benoit Tréluyer. 
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Brendon Hartley si trova in seconda posizione con la sua Porsche 919 Hybrid n.17
 
Ore 14.00
Stiamo entrando nella fase clou della gara: mancano infatti solo 60 minuti all'esposizione della bandiera a scacchi. Davanti c'è ancora la Porsche 919 Hybrid n.19; Earl Bamber ha lasciato il posto a Nico Hulkenberg, che dunque porterà la vettura della casa di Zuffenhausen al traguardo. A seguire troviamo la Porsche n.17, affidata a Brendon Hartley; la Audi R18 e-tron quattro n.7 di Benoit Tréluyer; la gemella n.8 guidata da Lucas di Grassi; e la Porsche n.18 del poleman, Neel Jani.
 
Da segnalare la debacle della Ferrari 458 n.51 di AF Corse in LM GTE Am: mentre era in testa alla classifica di categoria, la vettura guidata in quel momento da Toni Vilander ha accusato problemi al cambio, che hanno costretto il finlandese ai box per molto tempo, togliendogli il comando di classe, a favore della Chevrolet Corvette n. 64. Leadership invariata in LMP2 e LM GTE Pro, con la ORECA 05 Nissan n.47 e la Aston Martin Vantage n.98 davanti a tutti, rispettivamente.
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Continua la cavalcata della Porsche n.19 verso il successo
 
Ore 13.00
Earl Bamber, al volante della sua Porsche 919 Hybrid n.19, è ancora davanti a tutti. Il pilota neozelandese precede il connazionale Brendon Hartley, subentrato a Timo Bernhard alla guida di un'altra vettura della casa di Zuffenhausen, la n.17. Ha preso invece una piega decisamente negativa la corsa della prima delle Audi a figurare in classifica, la R18 e-tron quattro n.7. Durante la sosta per effettuare lo scambio del testimone tra André Lotterer e Benoit Tréluyer, infatti, la macchina è stata portata in garage per alcune riparazioni. La stessa scena si è ripetuta dopo una tornata, per sistemare la copertura del propulsore.
 
In quarta posizione, invece, troviamo un'altra R18 e-tron quattro, la n.8 affidata a Lucas di Grassi. Le vetture leader nelle altre classi sono la ORECA 05 Nissan n.47 operata dalla KCMG di Nicolas Lapierre, in LMP2; la Ferrari AF Corse n.51, affidata in questo momento a Toni Vilander, in LM GTE Pro; e la Aston Martin Vantage n.98, guidata da Pedro Lamy, in LM GTE Am. 
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André Lotterer ha fatto registrare il giro più veloce in gara, 3'17"475, alla tornata numero 337
 
Ore 12.00
Mancano meno di 180 minuti al termine della 24 Ore di Le Mans, e l'eventualità di un successo targato Porsche diventa sempre più concreta: al comando della corsa, infatti, si trova ancora la 919 Hybrid n.19. Tandy ha ceduto il volante della vettura ad Earl Bamber, che attualmente gode di un vantaggio di un giro nei confronti di un altro alfiere della casa di Zuffenhausen, Timo Bernhard, sulla Porsche n.17. Il pilota tedesco è stato protagonista di un fuori pista all'altezza della prima chicane, per evitare una Ferrari GTE. 
 
In terza posizione troviamo André Lotterer, sempre all'inseguimento disperato delle Porsche che lo precedono: il pilota tedesco, nel corso del giro numero 337, ha colto il miglior tempo in gara, 3'17"475. Seguono la R18 e-tron quattro n.8, di Lucas Di Grassi; la Porsche 919 Hybrid n.18, di Romain Dumas; e la Audi n.9, con il nostro Marco Bonanomi al volante. Le due Toyota TS040 occupano la settima e ottava posizione, lontanissime dalla vetta. 
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La Porsche n.19 di Hulkenberg/Bamber/Tandy continua a mantenere la testa della corsa
 
Ore 11.00 A quattro ore dal termine della gara, la vettura leader resta la Porsche n.19, ancora affidata a Nick Tandy. Ad un giro di distacco, segue un'altra 919 Hybrid, la n.17, con Timo Bernhard al volante. Al terzo posto, invece, troviamo la Audi R18 e-tron quattro n.9, che al momento vede il nostro Marco Bonanomi nell'abitacolo.
 
Alle sue spalle non si arrende al distacco dalla vetta uno scatenato André Lotterer: il pilota tedesco ha preso il posto di Fassler al volante della Audi n.7, e ha mostrato un passo decisamente invidiabile. Lotterer ha però dovuto scontare una penalità per non aver rispettato una slow zone.Quinta posizione, invece, per la terza vettura della casa dei Quattro Anelli, la n.8, guidata al momento da Loic Duval. Il meteo, però, potrebbe sparigliare le carte in tavola: la pista, infatti, è appena stata dichiarata bagnata dalla direzione gara. 
 
Ore 10.00
A cinque ore dalla conclusione della corsa, a mantenere la testa della classifica è sempre la Porsche n.19, ancora nelle mani di Nick Tandy. Segue - a meno di un giro di distacco - un'altra 919 Hybrid, la n.17, affidata a Timo Bernhard. Continuano il loro strenuo inseguimento le Audi: al terzo posto troviamo la R18 e.tron quattro n.9 di René Rast, che precede le due vetture gemelle, la n.7 di Marcel Fassler e la n.8 di Oliver Jarvis. La prima Toyota classificata è la n.2, con Stéphane Sarrazin nell'abitacolo.
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La luce del mattino illumina le azioni in pista, mentre la Porsche n.19 mantiene saldamente il comando della gara
 
Continuano, invece, le tribolazioni di casa Nissan: Olivier Pla, al volante della n.23, è andato lungo alla Mulsanne per problemi di natura tecnica. La vettura, dopo una sosta ai box, è rientrata in pista, seppur accusando un distacco abissale nei confronti dei leader della classe. Fuori pista alla Mulsanne anche per la ORECA 05 Nissan n.47. Nonostante l'inconveniente, però, Richard Bradley e compagni mantengono la testa della classifica della LMP2. In LMGTE Pro, invece, davanti a tutti c'è la Chevrolet Corvette numero 64, con Tommy Milner al volante. Leader della LMGTE Am, invece, è l'Aston Martin Vantage n.98 di Matthias Lauda. 
 
 
Ore 9:00
La Porsche #19 di Tandy saluta le luci del mattino sul Circuit de La Sarthe sempre dalla prima posizione, con ben un giro di vantaggio sull'altra 919 Hybrid di Webber. Subito dopo troviamo le tre Audi R18 di Rast, Fassler e Jarvis, mentre per trovare la terza Porsche dobbiamo scendere fino in sesta posizione. Congelate rispettivamente al settimo e ottavo posto le Toyota TS040 di Wurz e Buemi. In alto mare le Nissan, che dopo i numerosi problemi tecnici viaggiano intorno alla 45a posizione, con più di 100 giri di svantaggio rispetto al primo in classifica.
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Alle prime luci dell'alba è ancora la Porsche #19 a difendere la testa della corsa
 
Ore 08.00
Cambio di pilota per la vettura di testa, la Porsche numero 19; durante il pit stop, Nico Hulkenberg ha ceduto la sua 919 Hybrid a Nick Tandy, e i meccanici hanno lavorato alla riparazione dell'ala posteriore della macchina. La corsa in quel momento era in regime di Safety Car, a causa dell'incidente che ha visto coinvolta la Aston Martin n.96. Roald Goethe, al volante della vettura in quel momento, è finito a muro alle curve Porsche, senza conseguenze per il pilota. Nella notte sul Circuit de la Sarthe, la Audi n.7 ha perso il carter posteriore, finendo per allontanarsi dalla vetta della corsa. Alle spalle di Tandy troviamo la Porsche n.17, affidata a Mark Webber, e la R18 e-tron quattro n.9, nelle mani di René Rast. Seguono le altre due Audi, la n.7 di Marcel Fassler e la n.8 di Oliver Jarvis.
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Nella notte la Porsche #19  riuscita a consolidare il suo vantaggio sulle Audi
 
Ore 3:00
Nel cuore della notte è la Porsche 9119 Hybrid di Tandy a mantenere la testa della 24 Ore di Le Mans 2015. Il prototipo di Zuffenhausen continua a girare con tempi incredibili nonostante l'oscurità. Dietro inseguono senza trovare pace le due Audi R18 di Bonanomi e Lotterer. Quarta l'altra Porsche di Hartley, inseguita dall'Audi di Duval e dalla 919 Hybrid di Lieb. Non si schiodano dalla settima e dalla ottava posizione invece le Toyota di Sarrazin e Davidson.
 
Ore 2:00 
Nell'ultima ora di gara Porsche continua a mantenere la testa dalla corsa con la 919 Hybrid #19 affidata a Tandy. Dietro di lui però affilano gli artigli le due Audi R18 di Bonanomi e Lotterer, che mantengono un passo gara decisamente più agguerrito. In quarta posizione troviamo l'altra Porsche #17 di Bernhard, seguita dall'Audi di Duval e dall'altra Porsche di Lieb. Le Toyota di Sarrazin e Davidson rimangono fossilizzate rispettivamente in settima e ottava posizione. 
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Nel cuore della notte continua la battaglia senza esclusione di colpi tra le protagoniste della 24 Ore
 
Ore 1:00
Siamo quasi a metà della corsa e l'avvincente duello tra Porsche e Audi non ha nessuna intenzione di dare tregua. Dopo la penalizzazione, inflitta per aver soprassato in regime di bandiera gialla, la 919 Hybrid #17 ha perso la testa della corsa, scivolando in quarta posizione. Poco male, visto che un'altra Porsche, la numero 19, è riuscita a difendere la prima posizione durante l'ultima ora di gara. Attualmente la troviamo quindi in prima posizione, inseguita a più di 30 secondi di distanza, dall'altra Audi #9 affidata al nostro Marco Bonanomi. In terza posizione c'è l'Audi di Lotterer, che è sembrato il pilota più incisivo dello squadrone Audi, poi la Porsche di Bernhard. Continua la corsa in salita delle Nissan. Due delle tre auto in gara si trovano attualmente ai box per problemi tecnici, mentre l'unica in pista attualmente è in 47a posizione. All'una e quarto però si verifica un nuovo colpo di scena. Jani perde il controllo della Porsche #18  e finisce nella sabbia. La 919 nera viene sollevata dalla gru e rimessa in pista. Torna in gara in sesta posizione.
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Per i meccanici non esiste tregua, nemmeno di notte
 
Ore 24.00

Colpo di scena al vertice: a Mark Webber, in testa alla corsa al volante della sua Porsche 919 Hybrid n.17, è stato infatti comminato uno stop-and-go di un minuto per aver sorpassato in regime di bandiere gialle. L'alfiere della casa di Zuffenhausen, dopo aver scontato la sua penalità, è rientrato in pista in quarta posizione, prima di effettuare un altro pit stop, questa volta per cedere il volante a Timo Bernhard. In questo momento al comando della classifica troviamo un'altra Porsche, la n.19, guidata da Nico Hulkenberg. René Rast e Marcel Fassler, sulle due Audi gemelle - n.9 e n.7, rispettivamente - inseguono. In LMP2, invece, è la ORECA 05 Nissan n.47 ad essere davanti a tutti. 

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La penalità comminata a Mark Webber ha tolto la testa della corsa alla Porsche n.17

 

Ore 23:00

Nell'ultima ora di gara è intervenuta per diversi minuti la Safety Car, resa necessaria per ripristinare le condizioni di sicurezza dopo l'uscita di pista dell'Apline LMP2. Nel frattempo continua la battaglia tra Audi e Porsche per la testa della corsa. Le R18 sembrano avere un passo gara migliore rispetto ai prototipi di Zuffenhausen, ma nessuno sembra voler mollare la presa. Attualmente troviamo davanti l'Audi numero 9, affidata a Rast, seguita dalle Porsche #19 di Hulkenberg e dalla #17 di Webber. Seguono l'altra Audi di Fassler, la Porsche di Jani e l'Audi di Jarvis. Poi le due Toyota. Sempre più in salita invece la gara delle curiose Nissan a trazione anteriore. Due delle tre vetture sono ferme ai box, una per problemi elettrici l'altra al cambio. 

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L'arrivo della sera è uno dei momenti più emozionanti della 24 Ore di Le Mans

 

Ore 22.00

La lotta per la testa della corsa rimane serrata: per il momento, davanti a tutti c'è René Rast, al volante della sua Audi R18 e-tron quattro n.9. Seconda piazza per la Porsche 919 Hybrid n.17 di Mark Webber, che precede Marcel Fassler, terzo sulla R18 e-tron quattro n.7. Le posizioni di vertice continuano però a cambiare in questa fase di gara. Completano la top five la 919 Hybrid numero 19, al momento guidata da Nico Hulkenberg, e la terza Porsche, la n.17 del poleman, Neel Jani. La prima delle Toyota, la numero 2 di Mike Conway, si trova in sesta posizione. Continua, invece, la debacle Nissan: la prima delle GT-R LM NISMO, infatti, si trova in diciottesima posizione. 

 

Ore 21:00

Le Audi, dove aver lasciato sfogare le Porsche nelle qualifiche e nelle primissime fasi di gara iniziano a far sentire il fiato sul collo ai cugini della Porsche. Dopo aver dominato per più di quattro ore quasi ininterrottamente la 919 Hybrid #17, al momento guidata dall'ex pilota di F1 Mark Webber, deve lasciare il posto alla R18 di Albucquerque, che conquista la testa della corsa. In questa fase di gara del resto, dopo più di sei ore, le Audi sembrano diventate più agili e veloci delle Porsche. In terza posizione troviamo infatti l'altra auto dei Quattro Anelli guidata da Fassler, seguita dalle due Porsche di Dumas e Hulkenberg. In sesta posizione troviamo la Audi di Di Grassi, poi la prima delle due Toyota affidata a Conway. 

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In gara anche le Nissan, che attualmente sono dietro alle LMP2

 

Ore 20.00

Dopo quattro ore di gara, ad occupare la prima posizione in gara è sempre Brendon Hartley, sulla rossa Porsche 919 Hybrid n.17. Il pilota neozelandese precede la Audi R18 e-tron quattro n.9, guidata da Filipe Albuquerque, e la R18 n.7, nelle mani di Benoit Tréluyer; il pilota francese si trova a 45 secondi dalla vetta. Le altre due Porsche - la n.19 di Earl Bamber e la n.18 di Roman Dumas - completano la top five. La prima delle due Toyota, la TS040 n.1, campione del mondo nel 2014, si trova in sesta posizione, doppiata. Nella classe LMP2, invece, è al comando Nicolas Lapierre, al volante della ORECA 05 Nissan operata dal team KCMG. 

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L'atmosfera unica del Circuit de la Sarthe

 

Ore 19.30

La lotta tra Brendon Hartley - al volante della Porsche n.17 - e Filipe Albuquerque - sulla Audi R18 e-tron quattro n.9 - si è fatta decisamente serrata in questa fase di gara: il portoghese si è portato alle calcagna del neozelandese, prima che l'alfiere della Audi rientrasse ai box, perdendo la seconda posizione a favore di Benoit Tréluyer, sulla Audi n.7. Anche in LMGTE Pro c'è stata una battaglia degna di nota, quella tra la Aston Martin Vantage n.99 e la Chevrolet Corvette n.64 per la testa della categoria nella classe. 

 

Ore 19.00

Una volta ripresa la gara dopo il regime di Safety Car causato dall'incidente di Loic Duval, è ancora la Porsche n.17 di Brandon Hartley a mantenere il controllo della corsa. Alle sue spalle, troviamo la R18 e-tron quattro numero 8, in questo momento nelle mani di Filipe Albuquerque. Dopo un pit stop, Benoit Tréluyer si trova in terza posizione, davanti alla Porsche n.18, nelle mani di Marc Lieb. Chiude la top five Earl Bamber, al volante della Porsche n.19. Da segnalare, inoltre, l'incendio che ha interessato un'altra Porsche, la numero 88.

 

L'incidente di Loic Duval al volante dell'Audi R18 

 

Le Mans, arriva già il primo incidente spettacolare. Loic Duval distrugge la sua Audi R18. Nessuna conseguenza per il pilota.

Posted by AutoMoto.it on Sabato 13 giugno 2015
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Brendon Hartley, al volante della sua Porsche 919 n.17, ha ripreso la testa della corsa

 

Ore 18:00

Mentre la Porsche rossa #17 di Brandon Hartley riconquista la testa della corsa, alle sue spalle si verifica un brutto incidente in una concitata fase di doppiaggio, per fortuna senza alcuna conseguenza per i piloti. L'Audi R18 #8 con alla guida Loic Duval si allarga sulla destra per superare una Ferrari 458, mette due ruote sull'erba e finisce in testa coda, tagliando la strada ad un folto gruppo di auto, tra cui una Porsche 919. L'impatto contro le barriere è fortissimo e la R18 perde tutto il muso anteriore. Duval rientra ai box con la macchina semi-distrutta, ma come sempre gli uomini Audi si dimostrano super efficienti nel momento del bisogno e in pochi minuti riescono a rimettere in pista la R18 riparata in fretta e furia. Nel frattempo è entrata la Safety Car per ripristinare le normali condizioni di sicurezza del tracciato. 

 

Al momento al comando si trova quindi ancora Brandon Hartley con la Porsche #17, seguito dall'Audi #9 di Bonanomi e dalle altre due Porsche 919, la #18 di Lieb e la #19 di Tandy. Treluyer è in sesta posizione con l'altra Audi R18 #7, seguito dalle due Toyota di Davidson e Sarrazin. La R18 protagonista dell'incidente invece è finta in ottava posizione.

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L'Audi R18 di Duval rientra ai box dopo l'incidente

 

Ore 17.30

Lotterer, fino a questo momento alla testa della classifica, ha effettuato un pit stop. Al comando ora si trova Timo Bernhard, al volante della sua Porsche 919 n.17., seguito da Neel Jani, con la gemella n.18. Nico Hulkenberg, invece, ha lasciato il volante della sua 919 Hybrid a Nick Tandy. Out la Ligier JS P2 n.30, del team Extreme Speeds Motorsport. Un piccolo incendio ai box, invece, ha visto protagonista la Ligier n.26 del team G-Drive Racing.

 

Ore 17.00

Dopo il valzer dei pit stop, è sempre l'Audi numero 7 di André Lotterer ad essere al comando della classifica; alle spalle del pilota tedesco, troviamo il suo connazionale Timo Bernhard, al volante della Porsche n.17. Alle spalle dei due, le altre due Porsche, la n.18 giudata da Jani e la n.19 di Hulkenberg. Da segnalare anche il contatto di gara tra la Krohn Ligier n.40 e la ESM Ligier n.30. Ad avere la peggio è stata la prima: la macchina è finita nella ghiaia.

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Lotterer si è lanciato all'inseguimento delle Porsche, guadagnando la testa della corsa

 

Ore 16.40

Dopo un'ora e mezza di gara disputata, ad essere al comando è uno

scatenato André Lotterer, al volante della Audi R18 e-tron quattro n.7: il pilota tedesco si è liberato di Neel Jani prima e di Timo Bernhard poi, conquistando la testa della corsa. Alle loro spalle, grande bagarre tra la Porsche n.19, guidata dal pilota della Force India, Nico Hulkenberg, e la Audi n.9, con il nostro Marco Bonanomi al volante, prima che i due effetttuassero il loro pit stop, per imbarcare carburante, ma non per cambiare le gomme. 

 

Ore 16.10

Termina anzitempo la gara della Porsche 911 RSR n.92, di Pilet/Makowiecki/Henzler. La Rebellion R-One n.13, di Imperatori/Krahamer/Abt è scivolata sull'olio perso dalla Porsche ed è finita nella ghiaia. Anche la Dome S103 - Nissan n.42 della Strakka Racing è stata vittima dell'olio in pista, con conseguenze, però, meno gravi.  A seguito dell'incidente, la macchina del Porsche Team Manthey ha preso fuoco. La corsa prosegue in regime di Safety Car. La situazione nelle prime posizioni resta invariata. 

 

Ore 15:30

Bastano pochi giri però per vedere riemergere il giovane Nico al volante della Porsche #19, che riconquista la posizione numero 5 ai danni dell'italiano Bonanomi su Audi R18, che poco dopo viene passato anche dalle due Toyota. Attualmente troviamo quindi in testa le due Porsche di Bernhard e Jani, seguite dalla Audi di Lotterer e dalle Toyota di Buemi e Wurz. Inseguono poi le due Audi di Duval e Bonanomi e l'altra Porsche di Hulkenberg. Le auto si fermano per il primo pit stop, che sconvolge le posizioni.

 

Ore 15:00

Bandiera a scacchi, la 24 Ore di Le Mans 2015 ha inizio. Tutto regolare alla partenza, con la carovana di vetture che si infila a tutta velocità sotto al ponte Dunlop senza collissioni. La Porsche 17 rossa di Bernhard passa subito all'attacco dalla seconda posizione e conquista la testa dalla corsa ai danni della 919 nera di Jani, autore della pole position. Anche lo squadrone Audi però non perde tempo per andare all'attacco e a farne le spese è la terza Porsche affidata a Hulkenberg.

 

In terza posizione quindi troviamo la prima Audi di Duval, seguita dalle R18 di Lotterer e Bonanomi, mentre la Porsche di Hulkenberg finisce in sesta posizione, seguito dalle Toyota di Buemi e Wurz.

24 Ore di Le Mans 2015: la classifica

1. Hulkenberg/Tandy/Bamber GER Porsche 919 Hybrid 395 laps LMP1

2. Webber/Hartley/Bernhard GER Porsche 919 Hybrid 394 laps LMP1
3. Lotterer/Fassler/Treluyer GER Audi Sport Team Joest R18 e-tron 393 laps LMP1
4. Duval/di Grassi/Jarvis GER Audi Sport Team Joest R18 e-tron 392 laps LMP1
5. Jani/Lieb/Dumas GER Porsche 919 Hybrid 391 laps LMP1
6. Wurz/Conway/Sarrazin JPN Toyota Gazoo TS040 Hybrid 387 laps LMP1
7. Albuquerque/Bonanomi/Rast GER Audi Sport Team Joest R18 e-tron 387 laps LMP1
8. Davidson/Buemi/Nakajima JPN Toyota Gazoo TS040 Hybrid 386 laps LMP1
9. Howson/Lapierre/Bradley HKG KCMG Oreca 05-Nissan 368 laps LMP2
10. Turvey/Evans/Dolan GBR Jota Gibson-Nissan 368 laps LMP2
11. Rusinov/Canal/Bird RUS G-Drive Ligier-Nissan 368 laps LMP2
12. Yacaman/Derani/Gonzalez RUS G-Drive Ligier-Nissan 354 laps LMP2
13. Chandhok/Berthon/Patterson IRL Murphy Oreca 03R-Nissan 340 laps LMP2
14. Mediani/Minassian/Markozov RUS SMP BR01-Nissan 339 laps LMP2
15. Brown/van Overbeek/Fogarty USA ESM Ligier-Honda 337 laps LMP2
16. Ibanez/Perret/Bellarosa SMR Ibanez Oreca 03R-Nissan 337 laps LMP2
17. Imperatori/Abt/Kraihamer SUI Rebellion R-ONE AER 336 laps LMP1
18. Tung/Cheng/Roussel GER Pegasus Morgan-Nissan 334 laps LMP2
19. Shaytar/Bertolini/Basov RUS SMP Ferrari 458 Italia 332 laps GTE Am
20. Rigon/Calado/Beretta ITA AF Corse Ferrari 458 Italia 332 laps GTE Pro
21. Dempsey/Long/Seefried GER Dempsey-Proton Porsche 911 RSR 331 laps GTE Am

22. Gavin/Milner/Taylor USA Corvette Racing C7.R 292 laps GTE Pro

23. Heidfeld/Prost/Beche SUI Rebellion R-ONE AER 330 laps LMP1
24. Sweedler/Bell/Segal USA Scuderia Corsa Ferrari 458 Italia 330 laps GTE Am
25. Bruni/Vilander/Fisichella ITA AF Corse Ferrari 458 Italia 330 laps GTE Pro
26. Aguas/Perrodo/Collard ITA AF Corse Ferrari 458 Italia 330 laps GTE Am
27. Sorensen/Thiim/Nygaard GBR Aston Martin Racing Vantage GTE 330 laps GTE Pro
28. Sharp/Dalziel/Heinemeier-Hansson USA ESM Ligier-Honda 329 laps LMP2
29. Nicolet/Merlin/Maris FRA OAK Ligier-Nissan 328 laps LMP2
30. Lietz/Christensen/Bergmeister GER Porsche Team Manthay 911 RSR 327 laps GTE Pro
31. Mann/Gianmaria/Cressoni ITA AF Corse Ferrari 458 Itali 326 laps GTE Am
32. Krohn/Jonsson/Barbosa USA Krohn Ligier-Judd 323 laps LMP2
33. Aleshin/Ladygin/Ladygin RUS SMP BR01-Nissan 322 laps LMP2
34. MacDowall/Stanaway/Rees GBR Aston Martin Racing Vantage GTE 320 laps GTE Pro
35. Chen/Vannelet/Parisy TWN Team AAI Porsche 911 GT3 RSR 320 laps GTE Am
36. al Faisal/Giermaziak/Avenatti GBR JMW Ferrari 458 Italia 320 laps GTE Am
37. Maassen/Chen/Kapadia TWN Team AAI Porsche 911 GT3 RSR 316 laps GTE Am

Retired

38. Lamy/Lauda/Dalla Lana GBR Aston Martin Racing Vantage GTE 321 laps GTE Am

39. Monteiro/Trummer/Kaffer AUT ByKolles CLM P1/01 AER 260 laps LMP1
40. Tincknell/Krumm/Buncombe JPN Nissan GT-R LM Nismo 242 laps LMP1
41. Cumming/Vanthoor/Estre FRA OAK Ligier-Honda 329 laps LMP2
42. Bleekemolen/Keating/Miller USA Riley TI Auto Dodge Viper GTS-R 304 laps GTE Am
43. Watts/Kane/Leventis GBR Strakka DOME-Nissan 264 laps LMP2
44. Cameron/Griffin/Mortimer ITA AF Corse Ferrari 458 Italia 241 laps GTE Am
45. Mardenborough/Chilton/Pla JPN Nissan GT-R LM Nismo 234 laps LMP1
46. Thiriet/Badey/Gommendy FRA Thiriet by TDS Oreca 05-Nissan 204 laps LMP2
47. Hall/Goethe/Castellacci GBR Aston Martin Racing Vantage GTE 187 laps GTE Am
48. Webb/Ragues/Amberg SUI SARD-Morand Morgan-SARD 162 laps LMP2
49. Ordonez/Matsuda/Shulzitskiy JPN Nissan GT-R LM Nismo 115 laps LMP1
50. Panciatici/Chatin/Cappillaire FRA Signatech Alpine Nissan 110 laps LMP2
51. Turner/Mucke/Bell GBR Aston Martin Racing Vantage GTE 110 laps GTE Pro
52. Roda/Ruberti/Poulsen FRA Larbre Chevrolet Corvette C7.R 94 laps GTE Am
53. Lancaster/Paletou/Hirsch GBR Greaves Gibson-Nissan 71 laps LMP2
54.. Ried/Al Quabisi/Bachler GER Abu Dhabi-Proton Porsche 911 RSR 44 laps GTE Am
55. Pilet/Makowiecki/Henzler GER Porsche Team Manthay 911 RSR 14 laps GTE Pro 

 

Diletta Colombo - Matteo Valenti

Foto: Manrico Martella (tks to Canon Italia)

 

 

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