24 Ore di Le Mans 2013: un altro trionfo per Michelin

24 Ore di Le Mans 2013: un altro trionfo per Michelin
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Dovendo equipaggiare 37 delle 50 auto che hanno partecipato alla 24 Ore di Le Mans, Michelin si è presentata sul Circuit de La Sarthe con una macchina organizzativa enorme e complessa
25 giugno 2013

Le Mans – Da quando ha lasciato la Formula 1 e la MotoGP Michelin ha deciso di concentrare tutti i suoi sforzi nel mondo delle gare di durata, fornendo sofisticati pneumatici racing ad auto e moto che prendono parte al Mondiale Endurance (WEC – World Endurance Championship). 

Motorsport: un banco di prova per Michelin

Il Bibendum è spinto a sviluppare coperture ad alte prestazioni per il motorsport non solo da motivi riconducibili a ragioni prettamente di marketing, per sottolineare l’immagine di un’Azienda che vuole proporre sul mercato prodotti di alta qualità in termini di prestazioni, sicurezza e performance, ma anche per sperimentare nuove tecnologie da portare in un secondo momento sulle coperture di serie. Anzi, secondo i vertici di Michelin, è proprio questo il vero scopo di un impegno così importante nelle attività sportive. 

 

In altre parole l’endurance rappresenta per il costruttore di pneumatici francese un vero e proprio laboratorio vivente, un banco prova dove è possibile sviluppare nuove mescole, materiali innovativi e inediti processi di ingegnerizzazione del prodotto, fondamentali per mettere a punto nuovi pneumatici stradali, capaci di garantire ai clienti non solo maggiori prestazioni, ma anche più sicurezza e soprattutto una sempre più lunga durata nel tempo.

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Michlin si è presentata a Le Mans con 7.000 pneumatici, 13 Tir e 42 tecnici

I risultati ottenuti a Le Mans

Anche quest’anno l’enorme impegno di Michelin nel motorsport è stato premiato con grandi risultati ottenuti alla 24 Ore di Le Mans 2013. Michelin ha naturalmente trionfato in LMP1, la classe regina della gara di durata più famosa del mondo, dove equipaggiava tutte le vetture in gara. I piloti delle due Audi R18 e-tron e della Toyota TS030 Hybrid quindi portava anche i colori di Michelin, tanto che sono stati premiati anche da Pascal Couasnon, Director of Michelin Motorsport.

 

Il Bibendum però ha raccolto importanti risultati anche nella categoria GTE Pro e in GTE Am, dove tutte le vetture dei piloti saliti sul podio calzavano pneumatici targati Michelin. Niente da fare invece in LMP2 dove il costruttore di pneumatici francese era tornato quest’anno equipaggiando 4 vetture: due non si sono proprio classificate, mentre le altre due hanno tagliato il traguardo rispettivamente in quinta e nona posizione.

Solo quando abbiamo visitato in prima persona le officine di montaggio allestite nel paddock del Circuit de La Sarthe ci siamo resi conto fino in fondo dell’impegno che Michelin destina ad una gara come quella che va in scena a Le Mans

7.000 pneumatici, 13 Tir, 42 tecnici

Solo quando abbiamo visitato in prima persona le officine di montaggio allestite nel paddock del Circuit de La Sarthe ci siamo resi conto fino in fondo dell’impegno che Michelin destina ad una gara come quella che va in scena a Le Mans. Qui abbiamo potuto vedere dove vengono sistemati tutti gli pneumatici necessari per equipaggiare le auto in gara e soprattutto i tecnici al lavoro per fornire a tutti i team le gomme richieste secondo specifiche richieste.

 

Si tratta di una macchina organizzativa enorme e complessa, in cui tutti gli ingranaggi devono funzionare alla perfezione. Basta pensare che 37 auto sulle 50 in gara a Le Mans calzavano pneumatici Michelin, che si è presentata a Le Mans con 13 Tir, necessari per trasportare dal quartier generale di Clermond Ferrand circa 7.000 pneumatici. Oltre a quelle slick infatti, il costruttore francese ha dovuto procurare ai team anche gomme intermedie (apparentemente identiche alle slick, dal momento che non presentano battistrada, ma con un mescola particolare) e soprattutto le rain, fondamentali in alcuni tratti della gara di quest’anno, caratterizzata spesso dalla pioggia.

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42 tecnici hanno lavorato senza sosta per fornire ai team tutti gli pneumatici richiesti e il supporto tecnico necessario

 

Per soddisfare le richieste di ogni singolo team, ognuno dei quali richiede gomme gonfiate ad una specifica pressione, Michelin ha portato a Le Mans 42 tecnici, che hanno lavorato senza sosta non solo durante le 24 Ore di gara, ma anche nelle giornate precedenti quando sono andate in scena i test, le prove libere e le qualifiche. Questi tecnici si alternano a lavorare in tre aeree distinte, una adibita al montaggio dello pneumatico sul cerchio, una alla bilanciatura e una al gonfi aggio. Ogni team inoltre viene personalmente seguito da un ingegnere Michelin, che spesso suggerisce e consiglia le soluzioni migliore alla squadra in base alla singola vettura e alle condizioni dell’asfalto e del meteo.

Couasnon: «Competizione significa innovazione»

Un impegno di queste dimensioni, che sicuramente comporta ingenti costi ed investimenti è giustificato dal bagaglio in termini di conoscenze ed esperienza che Michelin riesce ad accumulare grazie alla presenza nel motorsport, come ci ha spiegato Pascal Couasnon, Director of Michelin Motorsport: «La competizione è un terreno ideale per andare avanti con l’innovazione. Vincere contro uno o più rivali in pista, rispettare regolamenti sempre più stringenti e ambiziosi, venire incontro alle richieste dei nostri partner che necessitano di pneumatici capaci di far emergere tutte le potenzialità della loro macchina. Questi sono gli obiettivi fissati da Michelin nelle competizioni, ma rappresentano anche fondamentali stimoli per innovare».

 

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