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La notizia è sinteticamente una, specie da noi in Europa. Anche se la corsa è una storica e variegata 24 ore, piena di protagonisti e vetture di quattro classi, tra prototipi e GT; anche se in teoria sono i grandi team, alcuni rappresentanti delle Case, a fare da riferimento con le loro auto e non i piloti, che si alternano al voltante: Fernando Alonso ha vinto, anche qui negli USA, dopo che a Le Mans 2018.
Lo spagnolo, 47 anni dopo Mario Andretti, è il terzo iridato F1 a portarsi a casa la Daytona 24 e che edizione, oltretutto, questa perturbata 57-esima. Prima volta che non dura 24 ore ma 23:50 e che dev'ssere sospesa due volte, causa maltempo ingestibile e incidenti.
Trionfa il Team Wayne Taylor, con la Cadillac e gioiscono meritatamente, insieme a un Alonso ottimo in pista nei suoi stint, anche Kobayashi, Taylor e Van Der Zande. L’altro osservato speciale, il nostro Zanardi, è 32° assoluto, nono di classe, sulla BMW M8 GT3.
Come scritto nei nostri commenti live e nei moltissimi tweet, che rimbalzavano dalla pista di Daytona, la prima lunga bandiera rossa ha stoppato la corsa per ben un'ora e tre quarti, quando ne mancavano ancora più di sette. Il passare del tempo non è stato però sufficiente, a rimettere le condizioni a un livello decente per proseguire fino al termine, giocandosi le posizioni in sicurezza. A soli dieci minuti dal termine formale, sono state date per buone le posizioni congelate qualche ora prima, con la Cadillac vincente nella classifica assoluta e, nota positiva per il tricolore, la Lamborghini Huracan GT3 del team GRT Grasser (Engelhart, Bortolotti, Ineichen e Breukers) che vince la classe GTD per la seconda volta.
Dietro a due Cadillac, qui vincenti da tre anni, si piazza una Acura sul podio (non quella di Montoya, ritirato) e una Nissan al quarto posto; con le altre giapponesi in odore di vittoria, le Mazda, che si devono ritirare per noie tecniche dopo le brillanti prestazioni assolute mostrate.
Le gare di endurance includono molte variabili si sa e il fatto che ora Alonso possa considerarsi un vincente anche qui, un vero "asso" come quelli del secolo scorso, lo rende ancor più appetibile a qualunque team, per tentare l’assalto a quel che gli rimane da vincere: la 500 miglia di Indianapolis (per eguagliare Hill) magari anche un Mondiale Marche o qualunque altro voglia provare con quattro ruote. In barba alla F1 attuale e a quelli che, per definirsi assi del volante come lui, volendo usare un'espressione dei tempi d'oro "ne devono ancora mangiare, dei gelati".
Tra i nomi noti nelle prime posizioni alla 24 ore di Daytona 2019 anche quello di Ruben Barrichello, al quinto posto assoluto sulla altra Cadillac Dpi.
In classe LMP2, vince il prototipo Oreca della DragonSpeed, condotto da Maldonado, Saavedra e Gonzalez e Cullen. In GTLM, tra Ford e Porsche, alla fine vince una BMW, con l’equipaggio Farfus, Hetra, Eng e Connor. La M8 GTE, precede una Ferrari 488, la numero 52 del team Risi.
A molti da noi dice poco, ma la 24 ore di Daytona è una gara storicamente importantissima, per gli americani e per il motorismo sportivo internazionale. Protagoniste di rilievo nella classe superiore quest’anno sono le Mazda e le Acura, auto di marchio giapponese, con il compito di battere in casa le Cadillac. Mentre tra le GT ci sono nomi tipici della catogoria che vediamo sempre anche da noi: Ferrari, Ford, Lamborghini e Porsche.
Tra i moltissimi consumati professionisti e gentlemen driver delle ruote coperte, al volante anche qualche ex-F1, magari europeo e degno di nota: sopra tutti Fernando Alonso e Alex Zanardi. In questa pagina gli aggiornamenti live dal circuito e i Tweet ufficiali di organizzazione, squadre e piloti.
Dopo circa 3,5 ore di gara al comando si trova proprio la Cadillac di Fernando Alonso, con un piccolo margine sulla Mazda di Rast e sulla Acura di Castroneves. Il buon Matteo Cairoli, italiano che corre su una Porsche, è nelle retrovie.
Passata una fredda e buia notte in quel di Daytona si aggiorna la classifica dopo anche un periodo gara sotto bandiera gialla, queste le quattro scuderie al comando delle quattro categorie dopo undici ore, ovvero quasi a metà evento. Le due Acura precedeno le due Cadillac, mentre in LMP2 comanda la Oreca e in GTLM Porsche. La prima Ferrari 488GTE al momento è in 17esima posizione, sesta di classe.
DPi: No. 7 @Team_Penske
LMP2: No. 18 @DragonSpeedLLC
GTLM: No. 911 @PorscheNAracing
GTD: No. 11 Grasser Racing Team
Il meteo non aiuta la 57esima edizione della 24 Ore di Daytona, che a un certo punto viene congelata per l'eccessiva acqua in pista e incidenti, dopo una lunga attesa. La Cadillac di Fernando Alonso al comando, seguita dalle due Acura. In LMP2 davanti la DragonSpeed, con James Allen davanti al compagno Pastor Maldonado. GT in piena lotta, con la Ferrari 488 Risi che precede di poco la Porsche #912 e la Ford GT #66.
Dopo una pausa, o meglio fermo gara, di circa 1h45m con la bandiera rossa, ma un orologio (Rolex) che procede nel conteggio delle 24 ore, si riparte! Oltre 520 i giri effettuati, ma soprattutto.... 12 safety-car, con l'ultima che arriva in breve dopo il riavvio, per incidente tra auto GT.
Incredibilmente dopo un ritorno delle condizioni peggiori, la direzione decide ancora per safety-car e infine lo stop anticipato della gara.