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Questo weekend è rimasto, giustamente, orfano della gara di F1 prevista ad Imola a causa della situazione d’emergenza dell’Emilia Romagna ma gli appassionati non sono rimasti senza motorsport: da sabato 20 maggio a domenica 21 maggio 2023, infatti, c’è stata la 51esima edizione della 24 Ore del Nürburgring. La gara di endurance, che ha avuto un’affluenza record di 235mila spettatori, è stata vinta da Ferrari grazie al team Frikadelli Racing, ottenendo un risultato storico. Il costruttore di Maranello è il primo costruttore non tedesco a trionfare nel circuito noto come “Inferno Verde” dal 2002. Ferrari, inoltre, riesce a vincere anche nel Pro-Am.
Sono passati vent’anni dall’ultima volta che la 24 ore del Nürburgring non sia stata conquistata da un costruttore non tedesco, ed oggi questa vittoria storica la ottiene Ferrari, grazie a Frikadelli-Ferrari #30, guidata da Earl Bamber, Nick Catsburg, David Pittard e Felipe Fernandez Laser.
Proprio la vettura #30 è stata la più veloce per tutta la gara sulla distanza, dopo un inizio combattuto. Frikadelli Ferrari stava combattendo con tre Mercedes-AMG GT3 della Getspeed e HRT, solo due arrivate alla bandiera a scacchi. Le Mercedes hanno perso il passo soltanto nella notte, lasciando il compito di provare a fermare la Ferrari di Frikadelli alla Rowe-BMW #98, condotta dall’equipaggio di Maxime Martin, Sheldon van der Linde, Dries Vanthoor e Marco Wittmann.
Le due vetture hanno acceso la notte con un avvincente duello a distanza, con due minuti di distacco fra loro, una situazione causata dalla fermata dopo due giri della BMW, che ha ridotto il distacco a meno di un minuto giusto nella fase finale, potendo contare su un super pit-stop. Dopo un giorno di gara, tuttavia, è stata la Ferrari a trionfare con un vantaggio di 26"287 secondi.
La vittoria ottenuta dal costruttore del Cavallino Rampante nel circuito pieno di insidie del Nurburgring, noto per i continui saliscendi nel verde della foresta verde, che ha assegnato al circuito l’esplicativo nome di “Inferno Verde” non è stata per nulla scontata.
Frikadelli-Ferrari ha dovuto infatti reggere ad una foratura avvenuta dopo cinque ore, anche se ha potuto contare sulla fortuna: quando la vettura ha forato, si trovava poco prima della fine del giro. Inoltre, nella mattinata di domenica 21 maggio, Earl Bamber è uscito di pista alla Stefan Bellof S ma è poi riuscito a tornare in pista.
Se parliamo di velocità, anche le Ferrari 296 GT3 hanno ben impressionato, come anche la BMW di Rowe, che è dovuta però partire 31° in griglia.
Passiamo al terzo posto: nelle 24 Ore, abbiamo visto in lotta le Mercedes-AMG. È arrivata terza la HRT #4 di Marciello, Stolz, Ellis e Moratara, autrice della pole mentre l’altra, la GetSpeed #2 dell’equipaggio Christodoulou/Götz/Schiller è arrivata solo quarta. Nonostante non siano riuscite a tenere il passo di Ferrari e BMW, alla fine le due vetture di Mercedes hanno messo in piedi una gara soddisfacente e duelli avvincenti fra loro, anche se HRT ha attraversato la bandiera a scacchi con un vantaggio sulla rivale di 45 secondi.
Congratulations to our TOP 5️⃣ of the 24 Hours 2023! 🎉🏁#24hNBR #24hNBR2023
— ADAC TotalEnergies 24h Nürburgring (@24hNBR) May 21, 2023
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La giornata perfetta di Ferrari in Germania è completata nella categoria Pro-Am. Vinta dalla Ferrari WTM #20 di Weiss, Krumbach, Keilwitz e Dontje. Keilwitz è anche riuscito a segnare sui 25,378 chilometri il crono più veloce di sempre, di 8'08"006.
Era partita bene anche un’altra italiana ma purtroppo non ha concluso in modo altrettanto positivo: la Lamborghini Abt #27 di van der Linde, Mapelli, Pepper, Thiim, che ha affrontato diverse forature ed ha concluso nona. Nella Top Ten concludono anche la Mercedes HRT di Haupt. Love, Maini, la Porsche Falken #44 di Heinermann, Ragginger, Menzel, Eriksson, che ha affrontato un testacoda che ha reso necessario un pit-stop riparatore.
Deludente la gara di Porsche, visto che l’unica 911 GT3 R a concludere la gara bene è stata la Rutronik Porsche #96 di Olse, Cairoli, Andlauer, seguita dalla Land Audi #39 di Haase, Mies, Niederhauser.