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Secondo i dati dell’Aci riportati nell’Annuario Statistico 2020 e nell’Autoritratto 2019, la media nazionale del rapporto autovetture/popolazione è pari a 655 auto ogni 1.000 abitanti, mentre, prendendo in considerazione tutti i veicoli, il rapporto sale a 868/1000 abitanti.
L’età media nazionale delle autovetture in circolazione è oggi pari a 11 anni e 5 mesi. Il 20% delle auto in circolazione sono di classe Euro 0-1-2, di età cioè da 18 anni in poi. Distinguendo le autovetture secondo la classe, nel 2019 quella più rappresentata è stata la Euro 4 (27% circa), seguita dalla Euro 6 (23% circa).
Distinguendo per alimentazione, l’età mediana nel 2019 (in aumento rispetto al 2018) è pari a 14 anni e 2 mesi per le autovetture a benzina, 9 anni e 10 mesi per le autovetture a gasolio, 9 anni e 6 mesi per le autovetture a benzina/GPL e 9 anni e 5 mesi per le autovetture a benzina/metano.
Nel 2019 la media nazionale auto/abitanti a livello regionale risulta pari a 655. La regione con il valore dell’indice auto/popolazione più alto è ancora l’Umbria (730 autovetture ogni 1.000 abitanti). All’opposto si trova la Liguria con 545.
Nelle città circolano mediamente 643 auto ogni 1000 abitanti: il valore massimo a L’Aquila (776) e Frosinone (775), il minimo, oltre Venezia (424), a Genova (469) dove sono molto usati i motocicli e Milano (501), grazie all’efficienza del trasporto pubblico locale e alla diffusione di altre forme di mobilità.
Nel 2019 sono stati immatricolati 2.416.660 veicoli: di questi, 1.949.554 sono state vetture, 230.106 i motocicli, 177.157 i veicoli per trasporto merci. Tra le auto di prima immatricolazione nel 2019, 1.065.473 sono state a benzina (870.411 nel 2018), mentre 780.315 le diesel (999.469 nel 2018). Avanza la quota delle ibride nuove immatricolate nell’anno, che passa da 70.296 nel 2018 a 93.148 nel 2019, mentre raddoppia quella delle elettriche, con un balzo che va dalle 4.943 nel 2018 alle 10.616 del 2019.
L’Annuario Statistico dell’Aci fotografa anche i costi sostenuti dagli italiani per l’automobile: nel 2019 sono stati spesi 155 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con l’anno precedente (+0,3% a prezzi costanti).
L’esborso maggiore è andato nell’acquisto (49 miliardi), in carburante (39 miliardi) e manutenzione (26 miliardi). In aumento le voci relative a pneumatici, manutenzione, parcheggi e pedaggi autostradali, in leggera diminuzione quelle relative all’acquisto e ai premi RCA.
Anche la componente fiscale dei trasporti, lo scorso anno pari a 65 miliardi di euro, è risultata in linea con il 2018: l’entrata maggiore per l’erario è stata per la vendita dei carburanti (circa 35 miliardi), seguono l’IVA per l’acquisto del veicolo (circa 8,5 miliardi), e la tassa automobilistica (6,7 miliardi).