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Ormai è un meccanismo automatico (purtroppo). Arriva il nuovo anno e scattano gli aumenti delle autostrade. Ma non è finita, giusto?
«Il 2016 non inizia al meglio per gli automobilisti che si sono subito visti aumentare i pedaggi autostradali. Ma non è finita, purtroppo, perché le autostrade sono destinate ad aumentare ancora nei prossimi mesi».
Ma come è possibile?
«Molte concessionarie autostradali infatti devono ancora aspettare la verifica dei propri bilanci per quanto riguarda gli investimenti promessi e non completati. Quando questa operazione di verifica sarà conclusa bisognerà attendersi altri rincari, come sempre avviene ormai a metà anno. Poi c’è da considerare una quota del rincaro che va a compensare la variazione del traffico: in tempi di vacche grasse l’aumento del traffico va a tutto vantaggio delle concessionarie che, oltre a incassare più pedaggi, possono scontare maggiori investimenti per l’usura del manto stradale. Ma in tempi di minor traffico una legge del nostro Parlamento consente alle società concessionarie di compensare i supposti minori ricavi con un innalzamento del singolo pedaggio chilometrico».
l'aumento del pedaggio viene calcolato sull'intera lunghezza del percorso, considerando quindi anche le tratte non a pagamento, come se anche queste contribuissero, e ciò consente di far apparire la percentuale di rincaro più bassa rispetto alla realtà.
Le autostrade comunicano ogni anno aumenti percentuali che sembrano irrisori. Perché poi al casello troviamo aumenti molto più alti?
«Gli aumenti sui pedaggi che vengono dati in percentuale, per esempio + 1,5%, sono fuorvianti per gli automobilisti. Si tratta infatti di aumenti soltanto teorici perché vengono calcolati sull'intera tratta e non solo per le parti a pagamento».
Ma come è possibile?
«Mi spiego meglio. In Italia esistono circa 7.000 km di autostrade, ma i chilometri effettivi a pagamento sono molti meno perché per esempio molte tangenziali non si pagano, intere tratte gratuite come la Salerno - Reggio Calabria e poi ci sono gli svincoli».
Ci state dicendo che l'aumento percentuale viene spalmato sull'intera tratta?
«Purtroppo l'aumento del pedaggio viene calcolato sull'intera lunghezza del percorso, considerando quindi anche le tratte non a pagamento, come se anche queste contribuissero, e ciò consente di far apparire la percentuale di rincaro più bassa rispetto alla realtà. Ecco perché al casello trovate un aumento sempre più alto rispetto a quello comunicato dalle autostrade in percentuale. Poi ci sono gli arrotondamenti che di anno in anno modificano l’importo calcolato matematicamente».