12 ore di Sebring

Per audi la 12 ore di Sebring disputata sabato 18 marzo doveva essere solo un test in previsione della 24 Ore di Le Mans, considerando tutte le incognite derivanti dal debutto in gara della R10 e del suo rivoluzionario propulsore diesel , nella fattispecie un TDI dodici cilindri a V biturbo di 5.5 litri di cilindrata, capace di sviluppare oltre 650 CV e oltre 1.100 Nm di coppia.

Ebbene, si può dire che il test è stato superato a pieni voti, dal momento che la casa tedesca – al debutto assoluto con la nuova barchetta - si è aggiudicata con la prestigiosissima gara americana, entrando così nella storia delle corse come la prima casa in grado di portare ad una vittoria di rilievo internazionale una vettura alimentata a gasolio!

Ad aggiudicarsi la gara è stato l’equipaggio composto da Kristensen, Capello e McNish, capaci di una cavalcata trionfante. Nelle proive di venerdì infatti si erano aggiudicati anche la pole position, ma subito dopo i tecnici avevano dovuto sostituire uno scambiatore di calore, con conseguente penalizzazione: come stabilito dal regolamento in caso di interventi sulla vettura tra le prove e la gara, infatti, la R10 n.2 è partita dai box, in 34° posizione. Le prime fasi della gara hanno così visto la straordinaria rimonta di questo equipaggio, capace di portarsi in testa già dopo due ore di gara, profittando del primo rifornimento della vettura gemella guidata da Frank Biela, Emanuele Pirro e Marco Werner, poi costretta al ritiro per un surriscaldamento della meccanica.
A questo punto Kristensen, Capello e McNish hanno solo dovuto controllare la concorrenza, tionfando con quattro giri di vantaggio sulla seconda classificata, la Lola guidata da Jon e Clint Field, Halliday e Rancho.

Agli amanti delle statistiche segnaliamo che con l’edizione di quest’anno sono sette i successi consecutivi (!) ottenuti da audi nella classica di Sebring e le premesse per un nuovo trionfo anche a Le Mans ci sono davvero tutti. La concorrenza è avvisata…