Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il 16 maggio prenderà il via la 1000 Miglia e per lei sarà anche il momento di spegnere le 91 candeline. Una corsa storica, leggendaria, sopravvissuta agli anni duri della guerra e entrata nel mito grazie alle auto e ai piloti che vi hanno preso parte. Se oggi la 1000 Miglia può sembrarvi solo una gara di regolarità, una passeggiata con auto d'epoca per mezza Italia, provate a immaginarvi come fossero le cose negli anni 30, quando vetture immensamente distanti in termini di sicurezza da quelle di oggi si davano battaglia a suon di cronometro tra le strade sterrate di mezza italia, con i serivizi e le logistiche di allora.
La 1000 Miglia infatti ha visto due fasi. La prima è stata una competizione stradale di lunga durata disputata in Italia in 24 edizioni tra il 1927 e il 1957. Gara a percorso circolare con partenza da Brescia e arrivo nella stessa città dopo che i concorrenti erano arrivati fino a Roma e avevano risalito la Penisola. Ad attenderli c'erano circa 1600 chilometri, equivalenti a circa mille miglia imperiali, da qui il nome della gara.
Passata la guerra la Mille Miglia riprende dal 1977, sotto forma di gara di regolarità per auto d'epoca. La partecipazione è limitata alle vetture, prodotte non oltre il 1957, che avevano partecipato (o risultavano iscritte) alla corsa originale. Il percorso Brescia-Roma andata e ritorno ricalca, pur nelle sue varianti, quello della gara originale mantenendo costante il punto di partenza/arrivo in Viale Venezia all'altezza dei giardini del Rebuffone.
Dopo l'edizione 2017, quella con il record degli iscritti, la corsa vedrà tornare una città molto importante nel perscorso: Milano. Proprio la Piazza del Duomo farà da sfondo alla parte conclusiva della manifestazione dove sono attese le circa 700 vetture iscritte alla corsa. Il sindaco Giuseppe Sala, durante la conferenza di presentazione ha asserito: "Sono estramente soddisfatto e onorato di riavere il nostro comune tra le tappe di questa gloriosa corsa. La 1000 Miglia a suo tempo è stato un vero e proprio motore che ha contribuito allo sviluppo e all'avvicinamento del territorio nazionale. Non mi meraviglio pensando a Enzo Ferrari che la definì come un 'museo viggiante'."
Corsa molto importante anche per Alfa Romeo che quest'anno, non solo è sponsor della gara, ma anche il marchio che raccoglie il maggior numero di vetture partecipanti, ben 47 in totale. Tra l'altro il 2018 è l'anno che segna le 9 decadi dalla vittoria di Giuseppe Campari e Giulio Ramponi, durante la seconda edizione della gara, alla guida dell'Alfa Romeo 6C 1500 Super Sport una delle tante vetture allora frutto del genio di Vittorio Jano.
Per celebrare un'impresa così importante la casa del Biscione ha tante iniziative in programma e tra le più importanti segnaliamo la tappa prevista per l'ultimo giorno presso il Museo Storico dell'Alfa Romeo, dove le vetture della Mille Miglia affronteranno prove cronometrate sulla pista. Alla kermesse bresciana prenderanno, poi, parte alcune Alfa Romeo d'epoca, provenienti dalla collezione di FCA Heritage.
A cominciare dalla 6C 1750 Gran Sport realizzata dall'atelier Zagato, il bolide con cui Tazio Nuvolari e Giovanni Battista Guidotti vinsero la competizione nel 1930, conquistando il record dei 100 km/h di velocità media su tutto il percorso. E ancora la 6C 1500 Super Sport del 1928, carrozzata dagli Stabilimenti Farina e già vincitrice delle edizioni 2005, 2007 e 2008 della rievocazione.