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Anche quest’anno, puntuali come un orologio svizzero, con il primo dell’anno scattano gli aumenti dei pedaggi autostradali. Dall’1 gennaio 2014 infatti gli Italiani al casello trovano prezzi aumentati mediamente del 3,9%.
Se per il Ministero delle Infrastrutture gli aumenti sono quasi una buona notizia, dal momento che si sono rivelati inferiori rispetto a quanto aveva richiesto Società Autostrade insieme alle altre concessionarie, non la pensa di certo così l’Osservatorio Nazionale sulle Liberalizzazioni dei trasporti.
Aumenti anche a doppia cifra
Se a livello nazionale infatti i rincari fermano l’asticella su una media del 3,9%, andando ad analizzare caso per caso si scopre che su alcune tratte ci sono stati aumenti davvero consistenti, alcuni addirittura a doppia cifra.
I più eclatanti sono senza dubbio il +15% della Torino-Aosta, il +12,9% della Venezia-Trieste e il +13,55% del Passante di Mestre, ma colpiscono anche il +7,20% della Asti-Cuneo e il +3,93% della Autostrada Ligure – Toscana S.p.A. La lista degli aumenti continua con il +3,70% dell’Autostrada dei Fiori, con il +1,16% della Milano Serravalle e con il + 3,59% della Tangenziale di Napoli, a cui si aggiungono il + 2,24% della Torino-Savona e il + 1,63% dell’Autobrennero.
In un anno cresce la benzina, vola il GPL
Quando si parla di aumenti diventa ormai quasi naturale andare a toccare il mondo dei carburanti. Il 2013 non è stato di certo uno degli anni più neri per quanto riguarda gli aumenti al distributore, ma in ogni caso il prezzo medio della benzina, rispetto all’inizio dello scorso anno, è più alto di 1,3 centesimi. Se il costo di diesel e metano rimane praticamente invariato rispetto ad una anno fa, chi si fa notare è senza dubbio il GPL, che ha fatto un balzo in avanti di ben 4,2 cent.
Sui mercati internazionali il prezzo scende
Questi valori, rilevati da Staffetta Quotidiana, sono ancora più interessanti alla luce di quanto fatto registrare dai mercati internazionali, dove invece si sono fatte vedere solo flessioni, con un -2,2 cent al litro per la verde e un -1,7 cent per il diesel.
«Una differenza dovuta in larga parte al rafforzamento dell'euro sul dollaro, visto che i prezzi in dollari sono aumentati, rispetto a fine 2012, sia per la benzina che per il diesel», spiega Staffetta, che ricorda come con il nuovo anno è scomparsa l'addizionale regionale sulla benzina di 2,5 cent al litro introdotta nel 2012 dall'Umbria per rifinanziare la ricostruzione delle zone colpite dal Terremoto.