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"Poteva essere la Porsche italiana, invece l'hanno distrutta": dopo queste parole sulla vicenda Maserati, Carlo Calenda è passato ai fatti. Secondo quanto riporta Torino Cronaca, il senatore in seguito alla videodenuncia di qualche giorno fa è tornato davanti ai cancelli della sede di Modena per chiedere un incontro con il CEO del gruppo Stellantis, Carlos Tavares, presente in loco. A Calenda, però, è stato risposto di tornare in un altro momento. Tavares si trovava a Modena per una riunione con il nuovo CEO di Maserati, Santo Ficili, il management e le rappresentanze sindacali, in modo tale da discutere il futuro del marchio.
Calenda dopo il rifiuto della sua richiesta di essere ricevuto non le ha mandate a dire. "Nonostante la sua promessa, fatta in audizione alla Camera, di farmi visitare la Maserati, mi ha fatto dire che è troppo occupato. Pazienza, tornerò. Nel 2004 Maserati aveva vinto il premio Best place to work, oggi è una fabbrica fantasma. Abbiamo capito che Tavares è un cafone e che è un arrogante che pensa che se ne può fregare", ha tuonato il senatore. Dal canto suo, Stellantis ha fatto sapere a Torino Cronaca tramite un portavoce che non è prassi consentire visite politiche in periodi di campagna elettorale e "saremmo lieti di ospitare Carlo Calenda, trovando insieme la data migliore per lui e per il management di Maserati da dedicare interamente all'incontro con lui".