“Skateboarding is not a crime”. Ma secondo il Codice della Strada c'è la multa

“Skateboarding is not a crime”. Ma secondo il Codice della Strada c'è la multa
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In Italia la pratica dello skateboarding è da tempo molto diffusa. Ci sono però delle limitazioni molto pesanti, previste dall'articolo 190 del Codice della Strada che valgono anche per gli hoverboard
11 maggio 2017

Skateboarding is not a crime”, dicono da tempo gli skaters di tutto il mondo, uno slogan divenuto famoso negli anni '90 quando molte città americane iniziarono a vietare l'uso delle tavole con le ruote ritenendo chi usa lo skate pericoloso per i pedoni e dannoso per gli arredi urbani su cui si eseguono i tricks, ovvero le spettacolari figure di questo sport.

Per queste ragioni sono sorti gli skate park, pochi pubblici e tanti privati, luoghi dedicati alla pratica dello skateboarding con rampe e altre strutture su cui eseguire le manovre. Non molti skaters ne hanno però uno facilmente raggiungibile vicino casa, per cui lo “street-skating”, ovvero lo skate praticato su strada, è per la stragrande maggioranza dei praticanti l'unica opzione percorribile.

In Italia lo skateboarding non è mai stato davvero un crimine, al contrario di alcuni paesi europei come la Norvegia che lo ha bandito dal 1978 al 1989, arrivando a proibire anche la vendita al pubblico delle tavole.

Il nostro Codice della Strada contiene però una norma che si applica allo skate: è l'articolo 190, che definisce il divieto espresso di circolazione sulla carreggiata e sugli spazi riservati ai pedoni. Ecco il testo dei comma 8 e 9

«8. La circolazione mediante tavole, pattini od altri acceleratori di andatura è vietata sulla carreggiata delle strade.

9. [...] Sugli spazi riservati ai pedoni è vietato usare tavole, pattini od altri acceleratori di andatura che possano creare situazioni di pericolo per gli altri utenti
».

Il comma 10 invece stabilisce l'ammontare della multa, sancendo che la violazione dell'articolo 190 comporta la «sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99».

Nel 2020, però, lo skate diventerà disciplina olimpica con il debutto alle Olimpiadi di Tokyo. Chissà se prima di quella data si cambierà punto di vista su una disciplina così popolare e accessibile a tutti, nata proprio sulla strada e sopravvissuta ai divieti, ma adesso pronta per essere ammirata da milioni di spettatori.

Le multe per gli hoverboard

Alle stesse limitazioni e sanzioni sono soggetti anche gli hoverboard, quei monopattini elettrici ultimamente molto in voga. Dunque anche gli hoverboard non possono circolare in spazi pubblici, come si evince in buona sostanza dall'articolo 190.

Attenzione però, perché alcuni hoverboard di potenza superiore a 1 kW e velocità massima di oltre 6 km/h possono essere considerati dalle forze di polizia come veri e propri veicoli, dunque soggetti all'obbligo di omologazione, immatricolazione, assicurazione e uso del casco.

E' successo di recente a Trento, dove un uomo è stato multato per 849 euro previsti per la mancanza di assicurazione, 155 euro per il certificato di circolazione, 77 euro per la targa e 81 euro per il casco, per un totale di quasi 1.200 euro a cui si è aggiunta la decurtazione di 5 punti patente. 

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