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Usava gli abbaglianti per segnalare alle auto che procedevano in senso contrario la presenza di un posto di blocco dei Carabinieri.
Sfortunatamente per lui, tra le vetture incrociate c’era quella del comandante provinciale dell’Arma, che lo ha fermato e multato per “uso improprio dei dispositivi di segnalazione luminosa”, infrazione per la quale è prevista una pena pecuniaria da 41 a 168 euro.
E’ successo a Pistoia ad un automobilista di 56 anni, al quale è anche finita bene, perché avrebbe potuto incorrere nel reato di interruzione di pubblico servizio, ipotesi formulata per i recenti casi di segnalazioni di posti di blocco su Whatsapp.
L'intervento del comandante, spiega l’Arma «Non è dipeso dal semplice fatto che era stata violata una norma del codice della strada, bensì dal particolare tipo di violazione posta in essere. Invero, il comportamento dell'uomo è stato molto grave poiché avrebbe potuto mettere in guardia dalla presenza dei carabinieri dei potenziali malviventi, sia in procinto di commettere un reato (o appena compiuto) sia per indurli a cambiare strada e quindi sottrarsi al controllo».
«I servizi preventivi - spiega lo stesso comandante - non hanno solo il compito di elevare contravvenzioni come talvolta ed erroneamente taluno pensa, bensì quello di svolgere un controllo del territorio con il fine di prevenire e reprimere i reati nonché di monitorare i movimenti di soggetti 'di interesse operativo'. L'utilizzo dei lampeggianti per segnalare ad altri utenti della strada la presenza di una pattuglia, di fatto, crea un danno a tale delicata funzione. L'invito è quello di una maggiore collaborazione da parte degli utenti della strada per consentire ai carabinieri ed alle altre forze di polizia di espletare nel migliore dei modi il loro servizio nell'interesse della collettività tutta».