"il Giornale" dedica 4 pagine ai motori

"il Giornale" dedica 4 pagine ai motori
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Dal 1991 il quotidiano milanese dedicava settimanalmente una singola pagina ai motori. Ora si cambia, 4 pagine una volta al mese, ci spiega il cambiamento Pierluigi Bonora
9 febbraio 2016

Dal 1991 la pagina Motori de "il Giornale" ha sempre avuto una cadenza settimanale o bisettimanale, ma ora si cambia. Sempre a cura di Pierluigi Bonora, i "Motori" del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti si fanno in quattro: l'uscita sarà ogni terzo giovedì del mese con quattro pagine. Lo scopo è quello di dare maggiore organicità alla sezione, con commenti, rubriche e gli articoli sulle varie novità a quattro e due ruote. 

Ci racconta questo cambiamento Pierluigi Bonora:

«Strana la vita, sono entrato al Giornale nel 1989, con direttore Indro Montanelli, alla redazione Cronache, completamente a digiuno di tutto quello che riguarda il settore Auto, e un anno e mezzo dopo, l'allora responsabile dei Servizi speciali, Luigi Cucchi, maestro di pubbliche relazioni e capo sempre leale e dotato di grande umanità, mi ha voluto ai Motori, in vista della nascita della pagina bisettimanale. "Cercavamo proprio uno "vergine" per partire con questa sezione", mi disse. E così, nonostante non poche perplessità, ho accettato. Siamo partiti alcuni mesi dopo, ho studiato parecchio (montagne di magazine sul tema; "dimenticati viaggi e prove, le le devi meritare, se superi la prova un giorno sarai tu il capo", le parole di Cucchi il primo giorno con lui) e da illustre sconosciuto mi sono via via fatto le ossa».

«Dal '91 i Motori del Giornale continuano a uscire e ne sono il responsabile da metà degli anni '90 quando Cucchi, come promesso, mi ha passato il testimone. In tutto questo tempo, e tuttora, ho sempre ragionato da cronista, quale sono, e non da tecnico, dando molto spazio alla curiosità e alla conoscenza dei vari personaggi. Mi sono così fatto un'incredibile serie di contatti che conservo gelosamente e rappresentano il mio patrimonio professionale, soprattutto quando il direttore Vittorio Feltri decise di inserirmi nella redazione Economia dove ho sempre seguito le pagine Motori. E grazie a Osvaldo De Paolini, all'epoca vicedirettore e responsabile della redazione con il caporedattore Guido Rivolta, ho iniziato a occuparmi di Motori in chiave economica-finanziaria».

«Anche in questo caso, avendo lasciato gli studi universitari al terzo anno di Medicina perché attratto dal giornalismo, mi sono comportato da "self made man", cosa che continuo a essere in quanto non bisogna mai pensare di essere arrivati. C'è sempre qualcosa da imparare, giorno dopo giorno. Ho un ottimo team di collaboratori che mi segue da anni, molti ereditati dal "talent scout" Cucchi. Quello dei Motori è un tema incredibilmente trasversale, toccando infatti l'economia, la finanza, l'industria, il lavoro, la sicurezza, l'ambiente, l'Ue, la politica, la scienza, il costume. Oltre ovviamente al prodotto. La mia matrice da cronista mi ha permesso di fare dei buoni colpi, finiti anche in prima pagina. Il cronista ha il vantaggio di capire la Notizia e di lavorare sulle Sfumature, senza contare la passione per questo lavoro. Dal '91 a oggi sono cambiate tante cose: l'avvento del web e poi dei social network ha rivoluzionato il modo di fare giornalismo. E' una corsa contro il tempo che a volte va a scapito della qualità. E da quasi 59enne ho dovuto adattarmi a questa rivoluzione. E per me è l'ennesima sfida».

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