«Bosch complice di Volkswagen nel Dieselgate»: l'accusa dagli USA

«Bosch complice di Volkswagen nel Dieselgate»: l'accusa dagli USA
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Bosch avrebbe collaborato con Volkswagen allo sviluppo dei defeat device a partire dalla fine degli anni Novanta: lo sostengono alcuni avvocati statunitensi
18 agosto 2016

«Bosch è stata partecipante attiva in una gigantesca cospirazione decennale con Volkswagen»: questa l'accusa rivolta da un gruppo di avvocati statunitensi che hanno presentato una denuncia alla Corte Federale di San Francisco contro il fornitore tedesco. Bosch avrebbe svolto un ruolo di primo piano nello sviluppo della tecnologia dei defeat device del Gruppo Volkswagen a partire dalla fine degli anni Novanta, fornendo un software ad hoc. Bosch, inoltre, avrebbe partecipato anche al complotto per tenere le autorità statunitensi all'oscuro della reale funzionalità di questi strumenti.

Bosch produce un'unità di controllo del propulsore di cui si servono diverse case automobilistiche, tra cui Volkswagen. Questo sistema controlla l'accelerazione e la potenza del veicolo e viene personalizzato a seconda del modello. Bosch ha ammesso di aver fornito questi componenti a Volkswagen, ma ha puntualizzato come la responsabilità del modo in cui il software viene usato per regolare le emissioni di scarico e il consumo di benzina ricada sulle case automobilistiche. 

Nella denuncia alla Corte Federale di San Francisco, gli avvocati, servendosi di comunicazioni tra Bosch e Volkswagen secretate, spiegano come Bosch abbia lavorato a stretto contatto con Volkswagen per sviluppare i defeat device. Una portavoce di Bosch ha precisato che l'azienda sta cooperando con le autorità competenti; nessun commento, invece, da parte di Volkswagen.

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