Se piacciano le piccole tuttofare della seconda metà Novecento, se piacciano le storiche francesi, se piaccia quel profilo unico e singolare unito a un contenuto molto semplice, quasi spartano, ma funzionale. Con la Renault 4 si ripensa agli anni Sessanta, Settanta e Ottanta dell’automobilismo generalista europeo. Oggi la spesa è davvero poca, salvo ambire a chicche rare, potendosi divertire a far manutenzioni in proprio. Certo le prestazioni latitano non poco, pensando di farci viaggi come li concepiamo attualmente.
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Versione base molto povera, o meglio 4L poco più accessoriata, la Renault 4 è esistita anche Fourgonnette, piuttosto che aperta. I modelli post-1975 sono preferibili per le pur limitate evoluzioni e la R4 GTL quella che offre le migliori prestazioni, superando i 30CV. Tante le serie speciali susseguite anche per tutti gli anni Ottanta, tra cui Rodeo, Parisienne, Safari, Jogging e Sixties.
Non così diffusa oggi in Italia come potrebbe sembrare dagli alti volumi di produzione, la R4 mantiene un suo discreto valore, pensando a quale ruolo aveva in gamma a fine carriera e quale il suo target economico. Pezzi non ben tenuti sono a costo limitatissimo, per divertirsi al ripristino.
Debutta al Salone di Parigi del 1961, la longeva R4 che sul mercato ha l’onere, riuscito, di tener testa a una connazionale mitica come la 2CV. Semplice, quasi spartana nelle finiture anche per l’epoca, con motore 700cc è la prima Renault a trazione anteriore. Seconda serie nel 1967 e terza nel 1975, danno un po’ più sostanza alla Renault 4 che senza sconvolgimenti rimane in listino sino a inizio anni Novanta, lasciando poi spazio alla Twingo, dopo oltre un trentennio e circa otto milioni di unità prodotte (in tutto il mondo, Italia inclusa). A livello sportivo, grazie ad altezza e solidità la R4 si è cimentata in ambito rally e raid.
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