Una vettura di segmento D ben curata dalla Casa per stile, raffinato ma con frontale grintoso e dotazioni complete. Modello di recente debutto (2014), la nuova Mondeo si caratterizza per un buon salto in avanti rispetto al proprio passato e non solo nelle dimensioni (487 cm la lunghezza,analoga per berlina e familiare) o nel bagagliaio, che non svetta però in capacità netta. La guida è confortevole e relativamente agile, pur se non ci sono picchi con prestazioni da primato al volante. Se a livello di percezione non si esagera con il lusso di certe blasonate rivali, internamente, per la sicurezza attiva e passiva non mancano tutti i più moderni e utili sistemi a supporto di guidatore e passeggeri.
I motori sono tutti Euro6, sovralimentati, a benzina o gasolio, con la possibilità dell’ibrido HEV, ovvero: propulsore benzina più due elettrici, ma si perde spazio in vano bagagli, avendo solo quattro porte. È il 2.0 EcoBoost che sfodera grinta vera, con oltre 240CV, mentre il piccolo 1.5 non nasce per usi stressanti ma eventualmente urbani, al contrario dei due solidi diesel di cubature analoghe ai benzina. Due soli gli allestimenti, abbinabili ai vari pacchetti personalizzazione, con il secondo livello comunque già ben dotato in rapporto al prezzo. Tra gli accessori di rilievo, quasi tutti inclusi nella ricca e costosa “regina” delle Mondeo, la nuova Vignale: fari LED adattivi, un tetto panoramico, il sistema interattivo Sync2, la lettura segnali stradali e il MyKey (impostazioni sicurezza e prestazione diversificate per singolo guidatore). Esiste anche con trazione integrale “intelligente”, AWD.
La Mondeo con gli anni non mantiene quotazioni troppo alte, perdendo valore pur se la commerciabilità è più che discreta in relazione al tipo di vettura. In Italia sono maggiormente diffuse le versioni station wagon, con motori diesel. I modelli delle prime generazioni sono a prezzi molto popolari oggi, ben gestibili per manutenzioni anche straordinarie, sapendo che con le alte percorrenze l’impianto di alimentazione spesso patisce (pompa e iniettori, ad esempio) incrementando emissioni e consumi, se non rimesso in ordine.
Ultraventennale la carriera della Mondeo, che comincia nel 1993 quando Ford posiziona nel segmento D questo nuovo modello (CDW27), declinato da subito in berlina quattro o cinque porte e familiare, a occupare il posto della celebre Sierra. Il nome s’ispira al significato della parola mondo, secondo l'obiettivo di avere una World Car anche se poi così non è stato, viste le differenze tecniche e non solo estetiche tra i modelli venduti in Europa e altrove. Al debutto ottiene buoni riscontri, anche dalla critica, con il premio “Auto dell’Anno” 1994 in Europa. Le dotazioni erano sin dalla prima serie abbastanza ricche per i tempi e soprattutto ben superiori al resto della gamma Ford del momento, mentre i motori di cubatura media per il segmento erano abbastanza ordinari nella tecnica, tanto i diesel quanto i benzina. Dopo il restyling del 1996 nel 2000 arriva la seconda generazione, molto più europea, dalle linee più nette e meno arrotondate, sempre contraddistinta da un occhio di riguardo alla dotazione di sicurezza. I motori sia benzina (Duratec) sia gasolio (Duratorq) compiono un passo in avanti, con le versioni Euro4. La terza generazione Mondeo debutta nel 2007 condividendo il pianale con modelli anche Volvo e Land Rover. I motori in gran parte sono Turbo, arriva poi anche la prima versione con doppia alimentazione, GPL. La quarta e attuale generazione della Mondeo (CD391), usa la piattaforma globale CD4 e debutta nel 2014 dopo qualche ritardo. Assemblata per l'Europa in quel di Valencia, è ricca di tutele alla sicurezza (valutata con le cinque stelle EuroNCAP), usa nuovi motori puntando al downsizing anche grazie ai tre cilindri benzina, ma soprattutto raffina il proprio stile combinando dettagli di classe con toni grintosi cercando di porsi nella fascia più alta del segmento, rispetto al passato. Solo per alcuni anni sono state vendute le prestanti versioni ST, mentre sul fronte delle competizioni sportive la Mondeo ha ottenuto ottimi risultati in pista, nei campionati turismo più importanti come quello britannico e anche a livello iridato, con il fiore all’occhiello di due storiche vittorie del titolo (WTCC), a inizio anni Novanta.
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