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Come tutti gli automobilisti italiani sanno, insieme alla prima vettura dopo breve arriva anche il pagamento del primo bollo auto, che solitamente si usava pagare solo presso l’Aci, per auto nuova, passando poi gli anni successivi a controllarne la scadenza annuale, ricordandosi di effettuare il pagamento tipicamente entro il fine mese successivo a quello di scadenza formale. Negli anni la normativa e le possibilità sono un po’ cambiate e il bollo auto presenta scadenze, oltre che diverso trattamento per alcuni tipi di auto come le ibride, variabili da regione a regione. Andiamo a vedere come avviene la verifica per il pagamento del bollo auto in Lombardia ad esempio e quando si paga, volendo anche comodamente online.
Quando una vettura è fresca di prima immatricolazione, la scadenza del bollo auto è ovviamente differente rispetto a quando l’auto sia già in circolazione, con il primo bollo già pagato. La scadenza del bollo in questo primo caso è coincidente alla data di fine del mese di acquisto, salvo che l’immatricolazione sia avvenuta negli ultimi dieci giorni del mese (fanno fede le giornate lavorative) allora la scadenza è portata all’ultimo giorno del mese seguente. Quella del bollo auto in caso di prima immatricolazione da pagare quando termina il mese successivo all’acquisto, è comunque regola fissa per primi bolli auto in Lombardia e in Piemonte. Nelle altre regioni, il primo bollo auto potrebbe avere importo cosiddetto frazionato, non per la totalità del dovuto annuale quindi, se l’acquisto non coincide con le tre scadenze annue fisse. La scadenza bollo auto infatti, ha date prefissate facili da controllare nelle altre regioni d’Italia, in scadenza aprile, agosto o dicembre, con obblighi pagamento rispettivamente a fine maggio, settembre oppure gennaio. In sostanza il primo bollo auto, se la stessa è immatricolata fuori dai mesi di dicembre, aprile e agosto, si paga per importo frazionato, non dodici mesi ma nella sola quota dei mesi necessaria a raggiungere una delle scadenze fisse indicate, con il minimo di otto mesi.
Per una verifica dello stato di pagamento del bollo auto, qualora non si ricordi di preciso quando lo si debba pagare, è possibile fruire di strumenti online, come il sito dell’ACI, dell’Agenzia Entrate, delle singole Regioni o altri collegati al database nazionale. La regola, una volta eseguito il primo bollo auto regolarmente, è semplice per il proprietario, essendo la cadenza annuale. Molto utili e rapide per controllare il bollo auto sono comunque anche alcune App dedicate, funzionanti su tutti i dispositivi mobili, che online e da remoto verificano il pagamento bollo di auto nuove o già in circolazione da anni (si scaricano gratuitamente con una ricerca da Google Play, App Store e canale Microsoft). I dati necessari per la verifica del bollo auto online, sono genericamente la targa del veicolo e la tipologia, ma anche la regione di appartenenza. In ogni caso la regola base è quella dell’annualità dall’ultima scadenza regolare (che è anche la prima, per Lombardia e Piemonte, come detto) con qualche aggiustamento secondo i casi o le esenzioni. In caso di ritardo, il pagamento del bollo auto scaduto comporta l’addebito di sanzioni e interessi, non elevati se ci si è ricordati quando pagare il bollo dopo pochi giorni o settimane, dalla regolare scadenza. Ovvia regola utile è poi quella di tenere copia cartacea o elettronica della ricevuta pagamento bollo effettuato.
Non tutta Italia ha medesime scadenze e regole, oltre che importi, per il pagamento del bollo auto: Lombardia e Piemonte infatti prevedono scadenze bollo tutti i mesi, contrariamente a una diversa regola base che è su scadenze in finestre trimestrali dalla prima immatricolazione, per altre Regioni. In Lombardia e Piemonte quindi, per la scadenza del bollo dell'auto nuova, si paga direttamente l’importo che copre l’intera annualità e questo tipo di scadenza con conteggio annuale parte da subito con il primo bollo, proseguendo poi per i pagamenti seguenti, sempre nel medesimo mese dell’anno, salvo variazioni o esenzioni temporanee, a differenza che altrove.
Il pagamento del bollo auto, nuova o meno che sia, può essere fatto presso le sedi ACI, consigliate per la precisione di calcolo quando si tratta del primo bollo e magari l’importo è frazionato. Quando però il bollo è in scadenza e il tempo scarseggia, non serve necessariamente recarsi alle delegazioni ACI, se lontane. Per pagare il bollo auto ci si può recare presso agenzie di pratiche auto autorizzate all’incasso, usare i bancomat abilitati, andare a pagare il bollo presso tabaccherie, lottomatica oppure online, come anche su tutti gli internet banking dotati di funzione pagamento bollo auto. In varie regioni è possibile anche pagare il bollo auto presso gli uffici postali. Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta. In caso di preferenza per il classico bollettino postale, il bollo auto si paga sui seguenti numeri di conto corrente che vi indichiamo:
Abruzzo c/c n. 1677
Basilicata c/c n. 8854
Calabria c/c n. 7898
Campania c/c n. 7807
Emilia Romagna c/c n. 970400
Lazio //
Puglia c/c n. 3707
Toscana c/c n. 7500
Umbria c/c n. 7062
Prov. aut. Bolzano c/c n. 3392
Prov. aut. Trento c/c n. 3384
Ovviamente cambiano le commissioni, secondo dove si paghi il bollo auto, quasi sempre presenti dagli intermediari non diretti e valutabili oggi in cifre al di sotto dei due euro; mentre per il calcolo è sempre consigliato aggiornarsi ogni anno, magari online tramite le fonti citate al precedente paragrafo, con le tariffe in vigore, variabili attualmente secondo classe inquinamento e potenza dell’auto.
Sono vari e non trattati ugualmente in tutta Italia, i casi di esenzione dal pagamento del bollo auto. Ogni regione può trattare diversamente gli automobilisti regolandosi autonomamente entro certi margini per cui il quando e quanto pagare di bollo, varia secondo dove risieda il proprietario dell’auto. Casi di interesse che spesso variano nel tempo ma aumentano numericamente sono quelli di bollo auto ibride. Per un’informazione dettagliata, con verifica delle esenzioni di ogni regione, vi rimandiamo anche a quanto pubblicato e costantemente aggiornato sulle pagine di Automoto.it (link sezione o ricerca termine bollo) e alla fruizione delle App dedicate o i siti ufficiali di ACI, piuttosto che singola Regione. Attualmente, il bollo auto Lombardia ad esempio, prevede In questa regione per i veicoli con alimentazione ibrida plug-in (immatricolati tra 1/1/2015 e 31/12/2017) una riduzione del 50% sul pagamento, calcolata sul primo bollo auto e seguenti nei primi tre anni dalla prima immatricolazione. In Valle d’Aosta è in vigore l’esenzione pagamento bollo auto nel caso di propulsione ibrida termico/elettrica o a idrogeno, per immatricolazioni tra 1° gennaio 2017 e 31 dicembre 2019. Non esiste regola fissa e costante, nemmeno a livello di provincie, per cui quando si parla di esenzione bollo auto, è sempre meglio verificare l’aggiornamento delle leggi al momento del pagamento o teorica scadenza. I casi tipici di esenzione bollo auto sono comunque noti, contrariamente al trattamento variabile: auto per persone disabili (occorre presentare modulo richiesta) auto storiche (riduzioni dai 20 anni o esenzione dopo i 30 anni, variabili secondo regione e tipo di utilizzo del veicolo) auto ferme dalla circolazione presso concessionari autorizzati (che gestiscono la pratica aggiornandola presso ACI al momento del ritiro e quindi poi di rivendita) auto con alimentazione GPL e Metano (esenzioni di importo variabile da regione a regione, o anche provincia) auto di residenti in comuni italiani colpiti da eventi sismici (esenzioni da verificare con l’ente locale).
Oltre ACI, ribadiamo che occorre quindi considerare le informazioni corrette anche dalle Regioni, soprattutto quelle non convenzionate: Friuli Venezia Giulia (www.regione.fvg.it) Marche (www.regione.marche.it) Molise (www.regione.molise.it) Piemonte (www.regione.piemonte.it) Sardegna (www.regione.sardegna.it) e Veneto (www.regione.veneto.it).