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Un tema noto a ogni automobilista e già discusso sulle pagine di automoto.it è il bollo auto. Forse non tutti sanno che, di competenza delle regioni su base annuale, il bollo auto ha dei termini di prescrizione, come tutti i tributi. In sostanza può essere chiesto il pagamento del bollo auto solo entro un certo periodo, non oltre. La prescrizione del bollo auto è triennale, conteggiando dal primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui il bollo deve essere pagato, fino a 31 dicembre del terzo anno.
Attenzione però, non è detto che il classico bollo auto “non pagato” vada in prescrizione sempre dopo tre anni. Ci sono atti che interrompono il conteggio e quindi la prescrizione. Come un avviso di accertamento, un sollecito, la notifica di cartella, l’intimazione di pagamento di un ente e anche il fermo dell’auto o pignoramento. Se alcune richieste di bollo auto da pagare sono fuori dai termini, entro 60 giorni dalla notifica si può fare ricorso o impugnare la pratica.
In genere, per fare un calcolo prescrizione bollo auto, basta sapere che si è arrivati almeno al 4° anno, per un bollo auto non pagato: se non si ricevono comunicazioni, tale bollo auto va in prescrizione. Ovviamente la strada del pagamento di un bollo auto non pagato è comunque sempre possibile.
La cosiddetta sanatoria che avviene pagando i bolli arretrati con sanzioni economiche addebitate molto basse, specie se si paga un bollo scaduto entro il primo anno (è solo dopo il primo anno che la sanzione sale, fino al 30% del totale oltre gli interessi).
Un tema nuovo che ha toccato il bollo auto e la prescrizione, è la cosiddetta rottamazione bollo auto. Dal 2021 è partita la campagna che “cancella” le cartelle esattoriali emesse entro il 2010 purché l’importo sia meno di 5.000 euro lordi. Il periodo per rottamare il bollo auto non pagato, anche se era arrivata la cartella, è di 10 anni calcolati dalla notifica. Per riuscire a fare la rottamazione bollo auto però, occorre avere un reddito massimo di 30.000 euro (rif. 2019).