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La patente D non è da tutti, anzi. È la patente necessaria per condurre quei veicoli più grandi delle normali auto, con capacità superiore alle nove persone conducente incluso. Con la patente D si guida anche con dei rimorchi, ma leggeri, di capienza massima entro i 750 kg.
Ci sono due usi della patente D: quello proprio e quello professionale. La patente D intesa per uso professionale estende la possibilità di guida a veri e propri autobus, in servizio pubblico, ma richiede la Carta di Qualificazione del Conducente, detta CQC. Come per altre patenti “superiori” la patente D si ottiene solo dopo avere conseguito quelle di categoria precedente, almeno la B. Come la stessa patente D, anche la relativa CQC si deve poi rinnovare. Anch’essa ogni 5 anni, seguendo un corso specifico. È esonerato solo chi guida veicoli con velocità massima di 45 km/h, o mezzi appartenenti a certe Forze dell’ordine e militari. Esonerato anche chi guida solo per dei test momentanei del veicolo, per salvataggio, ambito privato con veicolo di attività lavorativa. Da alcuni anni, esiste anche la patente “leggera” ovvero la patente D1, che consente di guidare minibus con più di otto ma meno di 16 posti.
Per fare la patente D, occorre avere almeno 24 anni ed essere già in possesso di patente B. L’età minima si abbassa a 21 anni se si consegue la patente D insieme alla Carta di Qualificazione del Conducente, o se si vuole la sola patente D1. La patente D si rinnova poi fino a sessanta anni, età dopo la quale per rinnovare serve uno specifico attestato aggiuntivo, per requisiti fisici e psichici. In ogni caso a 68 anni, la patente D si “declassa” a categoria C.
DOCUMENTI. Per fare la patente D serve frequentare un corso, a cui si accede preparando della documentazione: documento d’identità, codice fiscale, certificato medico in marca da bollo, versamento imposte. Se il richiedente patente D non è della Comunità Europea, serve allegare anche il permesso di soggiorno.
ESAMI PATENTE D. La patente D si ottiene superando un esame di teoria, dopo aver effettuato 300 ore di corso ed uno pratico, dopo almeno 4 lezioni di guida. Non si tratta di esami banali, perché guidare con la patente D vuole dire conoscere comportamenti di veicoli molto più grandi delle auto, con strumentazioni dedicate e anche rispettare regole particolari che mutano nel tempo (es. ore guida consentite).
Fare la patente D, costa mediamente più di una patente B “normale”. Il costo per conseguire una patente D più CQC è variabile secondo i casi, le autoscuole e il numero di lezioni. In ogni caso tra iscrizione, versamenti, visita medica, foglio rosa, lezioni ed esami, la cifra supera facilmente e abbondantemente i 500 euro.