Superbollo: cos'è, come si calcola e chi deve pagarlo

Superbollo: cos'è, come si calcola e chi deve pagarlo
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Tra le imposte più contestate a carico degli automobilisti, il superbollo si applica alle auto con potenza superiore ai 185 kW
26 agosto 2024

In vigore dal 2011, introdotta dall’ultimo governo Berlusconi e poi inasprita da quello tecnico guidato da Mario Monti, l'Addizionale Erariale alla tassa automobilistica, meglio nota con il famigerato termine di Superbollo, prevede un aumento cospicuo della tassazione rispetto al classico bollo a carico dei veicoli con potenza a partire dai 185 kW (che equivalgono a circa 250 CV).

Accompagnato da un originale meccanismo di riduzione dell'importo in base all'età del veicolo, con una decurtazione su base quinquennale che porta all'azzeramento dell'imposta arrivati ai venti anni dalla prima immatricolazione, secondo i suoi critici il superbollo non ha portato i risultati sperati alle casse dello Stato, provocando soltanto una contrazione delle vendite di vetture sportive e quindi un paradossale abbassamento del contributo in termini di IVA per l'Erario.

In verità, ciclicamente si parla della sua eliminazione, ma al momento è ancora in vigore: nel DEF, il Documento di Economia e Finanza approvato lo scorso aprile dal governo Meloni, non c’è traccia dell’eliminazione dell’imposta ed anzi Maurizio Leo, viceministro dell'Economia e delle Finanze, ha affermato che il Superbollo rimarrà in vigore fino a quando non saranno disponibili risorse sufficienti per una sua revisione, ovvero quando si troverà un'adeguata copertura finanziaria, pari a circa 100 milioni di euro l'anno.

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Come si calcola il Superbollo?

La determinazione dell'importo è piuttosto semplice, visto che oltre la soglia dei 185 kW bisogna aggiungere al normale costo del bollo auto quello di venti euro per ogni kW in aggiunta: quindi una vettura di nuova immatricolazione con potenza omologata di 250 kW (corrispondenti a circa 340 CV) pagherà ulteriori 1.300 euro (frutto dei 20 euro moltiplicati per i 65 kW eccedenti la quota base di 185). 

Ma non è solo la potenza il valore di cui tenere conto; nella determinazione dell'importo concorrono anche l'età del veicolo, la sua targa e la regione di residenza dell'intestatario della vettura.

Per essere sicuri dell'importo da pagare, si può procedere con la simulazione del costo del Superbollo direttamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate: inseriti tutti i dati (oltre a quelli citati, occorrono anche anno e mese di scadenza del bollo, oltre alla durata della validità), in pochi secondi viene determinato l’importo esatto da corrispondere tramite pagamento con modulo F24 riportante i codici tributo 3364, 3365 e 3366, che tiene conto soprattutto dell’età del veicolo.

Per calcolare quest'ultima in funzione della riduzione del Superbollo, si considera l’anno successivo alla prima immatricolazione; una vettura immatricolata nel 2013 ha iniziato a pagare meno dal 2018 e nel 2034 non sarà più soggetta ad alcuna imposta da Superbollo; l'importo, inoltre, scala del 40% dopo cinque anni scendendo a 12 euro per kW, del 70% dopo dieci anni (si arriva a 6 euro per kW) e dell’85% dopo quindici, riducendosi quindi a soli 3 euro per kW eccedenti i 185.

Nelle vetture ibride si considera il solo motore termico, sempre valutato in kW, senza valutare l'apporto di potenza fornito da quelli elettrici, e questo può riservare qualche sorpresa: per esempio, un'auto accreditata di una potenza 360 CV come la DS 7 E-Tense, con motore ibrido plug-in da 360 CV e trazione integrale, non paga il Superbollo, dal momento che il suo motore termico da 1.600 cc sviluppa 147 kW (circa 200 CV) e quindi non rientra nella fascia delle vetture obbligate al pagamento del Superbollo.

Ancora diverso il calcolo per le vetture elettriche, che a prescindere dalla potenza in alcune Regioni sono esentate per cinque anni dal pagamento del bollo, e quindi anche del Superbollo; terminato tale periodo, pagano una somma forfettaria di 12 euro/kW calcolata sulla potenza omologata e non di picco, quindi rientrando nello scaglione con una riduzione del 40% (appunto con 12 euro/kW) rispetto all’importo originale.

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