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Sono fondamentali da conoscere e riconoscere, al primo sguardo, i segnali stradali. Servono alla sicurezza e alla migliore gestione in genere della guida. Un argomento noto a tutti, anche ai neopatentati, per il necessario superamento del quiz che concede la licenza di guida. Andrebbero però rinverditi ogni tanto, visto che si evolvono con gli anni senza restare identici. Tralasciando qui la lunga storia ultracentenaria dei cartelli stradali in Italia, basti sapere che gli stessi hanno avuto origine con la prima segnaletica di fine Ottocento, costantemente evoluta secondo normative nazionali e internazionali (segnali, cartelli e immagini usate sono sommariamente similari in tutta la Comunità Europea) fino ai giorni. Dopo il noto Codice del 1959 e le successive normative aggiunte, specialmente negli anni Ottanta e Novanta, l’ultimo piccolo aggiornamento dei segnali stradali in Italia risale a un paio di anni fa.
Riprendendo quanto prevede il Codice, la segnaletica stradale comprende i seguenti gruppi: segnali verticali, segnali orizzontali, segnali luminosi, segnali e attrezzature complementari. Gli utenti della strada devono rispettare tutte le prescrizioni della segnaletica stradale e, cosa non da poco, rispettarli ancorché in difformità con altre regole di circolazione. Le prescrizioni dei segnali semaforici ovviamente, esclusa quella lampeggiante, prevalgono su quelle date a mezzo dei segnali verticali e orizzontali che regolano la precedenza. In linea di principio, le prescrizioni dei segnali verticali prevalgono su quelle dei segnali orizzontali e in ogni caso, prevalgono su tutti le segnalazioni degli agenti in servizio sulla strada.
Dare una spiegazione dettagliata a tutti i segnali stradali non è cosa rapida, ma conoscendone la logica, il compito è abbastanza agevole, perché si dividono in macro categorie. È il Codice della Strada quello che fa da riferimento, per conoscere i vari tipi di segnali stradali, che si dividono in:
- Segnali di pericolo, triangolari; misure lato da 60 a 120 cm
- Segnali di prescrizione, tra cui quelli circolari di obbligo o divieto, ma anche precedenze; varie le forme geometriche (tipico lo Stop ottagonale) in misure d’ingombro massimo anche qui entro i 120 cm (lato maggiore)
- Segnali di indicazione, talvolta detti di spiegazione, che sono molto vari nel contenuto testuale e nei colori. Tra questi: preavviso, direzione, conferma, identificazione strade/itinerario, località e centro abitato, nome strada, segnali turistici e di territorio.
La colorazione è quella che può caratterizzare una nazione rispetto a un’altra, per le indicazioni stradali. In Italia nello specifico sono adottati:
- il verde per le autostrade
- il blu per le strade extraurbane
- bianco per le strade urbane o destinazioni urbane; ma anche alberghi e strutture ricettive
- giallo, per segnali temporanei (es. cantieri)
- marrone, per cartelli stradali segnalatori di località o punti d’interesse storico, artistico, culturale e turistico (usato anche per denominazioni geografiche, ecologiche, di ricreazione e camping)
- nero, per segnali stradali dedicati a fabbriche, stabilimenti, zone industriali, artigianali e anche centri commerciali (tipici da zone periferiche)
- arancione, per segnali dedicati ad alcuni veicoli in servizio pubblico (es. taxi e scuolabus).
A queste categorie, esposte di norma su pali verticali, si possono sommare poi integrazioni, con pannelli dedicati in sviluppo orizzontale (misure da 40 a 105 cm, per altezze entro i 35 cm). Ognuno di questi segnali è presente nella nostra estesa gallery a fondo articolo, con immagini dei cartelli stradali, inclusi quelli di segnaletica verticale o temporanea (fondo giallo) e relative spiegazioni.
Le ultime correzioni introdotte per la segnaletica stradale in Italia, nel 2016, modificano solo alcuni degli importanti cartelli stradali, che vale la pena ricordare, specie per chi non li abbia dovuti apprendere in sede di esame patente guida: il 91 è un divieto di sosta con esclusione di alcune categorie; il 186 indica un’area pedonale con eccezioni di veicoli ammessi (es. invalidi, Polizia, Ambulanza, Vigili del fuoco e Veicoli merci autorizzati); 187 che indica una zona a traffico limitato, con pannello integrativo riportante le eccezioni.