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Se gli automobilisti sono fermi, con mille difficoltà ma spesso uno stipendio dall’azienda, molti professionisti dell’auto sono invece KO. Mondo degli autoriparatori, carrozzieri e anche piccoli venditori o tecnici di ogni tipo, che servono alla filiera. Professionisti di ambito disparato che gestiscono auto e mezzi di servizio o operano per supportare produzione, piuttosto che gestione e riparazione del parco auto.Gli esempi sarebbero tanti, ma la sostanza è una: moltissimi specie al Nord da settimane non hanno alcun lavoro, alcun incasso; ma ci sono spese per essere in proprio a assenza di tutele, se non pagandole di tasca propria.
Accade in molte realtà italiane e anche nelle attività specializzate lungo la filiera automotive. Fatta da piccoli autonomi, che hanno sempre amato l’auto, lavorato sodo su quella e pagato tasse. Magari qualcuno nemmeno ha mai dovuto chiedere denaro in prestito. Mai nella vita se non da un compenso di lavoro, arriva il denaro. Oggi però, senza lavoro, occorre anche ai migliori e fortunati doversi adattare alla lodevole beneficienza dello stato, attraverso INPS. Ecco allora a seguire la procedura, una guida per ottenere i soldi del bonus INPS Covid19 per tutti gli autonomi, come artigiani e commercianti del mondo auto.
Nel mondo automotive, ci sono molti potenziali fruitori del bonus economico per mancanza di lavoro, operatori e tecnici, oltre che nella distribuzione. Sono i possessori di partita Iva, attiva alla data del 23 febbraio 2020, lavoratori autonomi e nello specifico:
partecipanti a società semplici che svolgano lavoro autonomo (comma 1, dell'articolo 53, del T.U.I.R.); iscritti alla Gestione separata Inps; lavoro disciplinato dalla collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.); commercianti e artigiani purché non possessori già di pensione o di altra forma di previdenza obbligatoria che non sia la Gestione separata Inps; altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali purché abbiano svolto almeno cinquanta giornate effettive di lavoro nell'anno 2019;
Nel mese di aprile 2020, senza intasare e fare esplodere i server dell’ente al primo giorno, non essendoci un termine (ma sarà così, vedendo cosa accaduto nei supermercati e alle stazioni – e se non accade lodate gli autonomi - ndr) sarà possibile ottenere il bonus economico di 600 euro destinato a partita Iva e autonomi. Gli interessati o chi per loro, come un patronato, gestiranno la richiesta di denaro pubblico per l’emergenza Coronavirus sul sito ufficiale INPS accedendo con vari metodi, Carta Servizi, SPID o Pin identificativo dispositivo.
Nel caso in cui non si possedesse alcun metodo, perché mai usata l’identificazione online, il più rapido accesso è con il Pin. Va richiesto e la procedura sarà semplificata. Lo scopo è di concedere l'indennità di 600 euro voluta dal Governo per l'emergenza Covid-19. Per presentare domanda Inps del bonus economico di 600 euro in aprile quindi, le partite Iva, gli autonomi e tutte le categorie anche del mondo auto, devono munirsi almeno del Pin dispositivo. Si può fare domanda per una nuova credenziale, qualora smarrita o da creare: occorre andare sul sito Inps e ricercare la sezione di "Richiesta Pin Online". Selezionandola, basta poi seguire le istruzioni. Rispetto al passato e solo per la domanda di bonus economico 600 euro emergenza Covid19, è possibile usare una del Pin invece che tutto (solo le prime otto cifre che arrivano con Sms sul cellulare) invece che attendere anche la seconda parte, spedita a casa dall’Ente. Per informazioni, contattare il Call Center Inps.
Una volta che si accede all’INPS online, con carta o Pin dispositivo, i possessori di partita Iva e gli autonomi del mondo automotive devono fare domanda per il bonus di 600 euro. Come avere il contributo al reddito mancante durante l’epidemia e auto ferme? Si va nella sezione personale cercando l’accesso servizi on-line. Quindi selezionare o cercare la sezione "Domande per prestazioni al sostegno del reddito". In questo ambiente, si troverà la nuova "Indennità Covid-19".
Su spinta di molte voci come la nostra, come quella di chiunque conosca la situazione, alcuni politici appoggiano una campagna di maggiorazione del contributo, del bonus per gli autonomi. Se per il mese di marzo 2020 si tratta di 600 euro per tutti, forse per aprile potranno salire. Si vocifera di 800 euro con però la dovuta selezione: no ai furbi e magari si a controlli incrociati con sanzioni massime e pena esemplare, per chi ruba i denari in aiuto agli italiani in difficoltà per il Covid-19.