Parcheggio contromano o sul marciapiede: cartellino rosso!

Parcheggio contromano o sul marciapiede: cartellino rosso!
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Tutti i casi in cui la sosta scorretta di un'autovettura rischia di trasformarsi in motivo di sanzione da parte della polizia locale
13 marzo 2024

Di solito è la fretta, che come si sa è cattiva consigliera, ad indurci in tentazione: quante volte capita di vedere capita parcheggiate auto o moto sul marciapiede, accanto ai cassonetti della raccolta dell'immondizia, in prossimità di un incrocio o delle strisce pedonali, vicino alle rampe delle piste ciclabili o davanti alle passerelle dedicate alle persone con disabilità o ai passeggini dei bebè?

Tutte situazioni che giustamente generano l’indignazione degli utenti più deboli della strada, come pedoni e ciclisti, che vedono ristretto lo spazio a loro dedicato e vivono tale condizione come una vera prepotenza da parte di chi si sente più forte e per questo adotta atteggiamenti prevaricanti.

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Ricordato che i marciapiedi non fanno parte della carreggiata e che essendo riservati alla circolazione dei pedoni di conseguenza i veicoli non vi sono ammessi, secondo il Codice della Strada non solo è proibito il parcheggio sul marciapiede, ma lo sono anche la sosta e la fermata, a meno che una specifica segnalazione non indichi il contrario.

Per esempio, se sul marciapiede fossero presenti strisce blu, bianche o gialle, allora sarebbe possibile parcheggiare rispettando le norme relative, come pagare per il tempo di sosta o utilizzare il disco-orario.

Viceversa, nel caso in cui si parcheggi sul marciapiede senza che un’apposita segnaletica lo permetta, significa esporsi al rischi di sanzione per parcheggio scorretto, con l'aggravante di aggiungere all'importo della multa (che può variare dai 42 ai 173 euro, a meno che il veicolo non venga rimosso con un aggravio quindi di spesa) anche la decurtazione di due punti dalla patente.

Nel caso però di sosta d'emergenza, determinato da una reale condizione di urgenza o di assoluta necessità, è possibile fermarsi sul marciapiede per il tempo strettamente necessario alla cessazione dello stato di emergenza; ovviamente non si può considerare urgenza il fatto di non aver trovato un parcheggio disponibile nelle vicinanze e di essere in ritardo nell'appuntamento con l'estetista o con il dentista, quanto piuttosto il caso in cui il veicolo sia inutilizzabile per avaria o l'eventualità di un malessere fisico del conducente o di un passeggero.

Altra accortezza, il parcheggio va sempre effettuato rispettando il senso di marcia della corsia: ovvero, su strada a doppio senso, per occupare lo spazio libero che per incanto troviamo ma che si trova nella corsia a noi opposta, non possiamo invaderla e muoverci contromano per posizionare la nostra vettura, ma occorre correttamente fare inversione di marcia e quindi fermarci con l'automobile posta regolarmente in fila come tutte le altre. 

La pratica del parcheggio, infine, dovrebbe essere sempre accompagnata dal rispetto di elementari regole di buonsenso: se il comandamento principe è “non parcheggiare in modo da essere d’intralcio per la circolazione“, ne deriva che la vettura non va mai lasciata in sosta in prossimità di dossi o curve, dove sarebbe poco visibile; in corrispondenza della fine del marciapiede; a meno di cinque metri almeno da un incrocio, per lasciare libera la visuale ai veicoli in movimento; vicino a semafori, binari di tram o di corsie riservate ai mezzi pubblici; sulle piste ciclabili; davanti ai passi carrabili; nei sottopassi o in galleria, ed anche nei pressi di edifici pubblici come scuole, cinema o teatri, dove la sosta selvaggia potrebbe costituire motivo di ostacolo per le operazioni di sgombero od evacuazione nel caso di emergenze improvvise.

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