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Parola d'ordine, recuperare e riciclare, ed ovviamente mai abbondare nell'ambiente, come a volte ancora accade lungo il ciglio delle strade o accanto ai comuni cassonetti per l'immondizia: quando si parla di batterie per auto, il corretto smaltimento di quelle non più utilizzate è prioritario per evitare - oltre a salate sanzioni per chi dovesse essere colto in flagranza - che le sostanze nocive contenute al loro interno possano inquinare terreni, falde acquifere e produrre danni importanti all'ecosistema.
E non si parla mica di bruscolini: dentro l'involucro di una batteria elettrica per auto ci sono metalli pesanti come il piombo, ed acidi potenti e corrosivi come quello solforico; vere bombe ecologiche, capaci di minacciare aria, acqua e terra, mentre il loro corretto smaltimento consente il recupero ed il riciclo di molto delle loro componenti, innescando quindi un circuito virtuoso ed importante per l'ambiente.
Smaltire in modo corretto una batteria per auto consente di riutilizzare elementi ancora in un buono stato: il piombo, per esempio, può essere impiegato per realizzare nuovi accumulatori da impiegare non soltanto in ambito automotive ma anche in altri settori, come quello chimico od edilizio.
Per smaltire correttamente una batteria si possono scegliere diverse opzioni, ad iniziare dal servizio pubblico, attività da tutte le società e le agenzie che si occupano sul territorio comunale della raccolta dei rifiuti; di solito, nelle isole ecologiche o nelle aree attrezzate c'è sempre un punto specifico dedicato alla raccolta delle batterie.
Un'alternativa al servizio pubblico è rappresentata dal Cobat, ovvero il Consorzio Obbligatorio per le Batterie al Piombo Esauste e i Rifiuti Piombosi, che attraverso un network logistico ed impianti diffusi in modo capillare sul territorio garantisce un servizio efficiente di raccolta, stoccaggio e avvio al riciclo di rifiuti ad alto grado di potenziale inquinamento, ottimizzando i costi e abbattendo le emissioni in atmosfera: il servizio, del tutto gratuito, è reso efficiente e funzionale grazie alla presenza di numerosi punti di raccolta distribuiti in tutta Italia; tutte le informazioni sul servizio di smaltimento e la mappa delle strutture consorziate sono reperibili all'indirizzo internet www.cobat.it
Spesso consorziati con Cobat sono direttamente gli elettrauto che si occupano del ritiro e dello smaltimento delle batterie esauste, così come i più forniti negozi di ricambi per auto: rivolgendosi ad essi, è possibile liberarsi della vecchia batteria, e saranno direttamente gli esercenti a provvedere al suo ritiro ed al corretto smaltimento.
Ricordiamo che si tratta di un servizio che non comporta oneri economici per l'automobilista: infatti la tassa per lo smaltimento dei rifiuti è compresa nel prezzo d’acquisto della batteria.
Le attività di smaltimento, recupero e riciclo delle batterie sono disciplinati dalla Direttiva europea 2006/66 CE, cui si aggiunge il decreto legislativo 188 del 2008, che prescrive in modo circostanziato le attività delle aziende specializzate nella raccolta e recupero delle batterie auto, identificate come rifiuto pericoloso (Codice CER 16.06.01).
Grazie all'attività del Cobat ed una accresciuta sensibilità ecologica, è ormai difficile imbattersi in batterie per auto smaltite in modo illegale o irregolare; una vantaggio per tutti, in modo particolare per le generazioni prossime, alle quali oggi abbiamo l'obbligo di provare a lasciare in eredità un Pianeta meno inquinato e dove la salute e la qualità di vita siano priorità assolute.