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Recarsi in una città diversa da quella in cui si vive può riservare brutte sorprese: la più frequente è quella di incappare un ingresso involontario nell'area a traffico limitato che ogni amministrazione delimita e gestisce come meglio ritiene, senza che esistano linee guida univoche a livello nazionale cui attenersi.
Le ZTL nascono per ridurre l'impatto del traffico nelle aree di grande interesse storico e culturale ma anche per contrastare i livelli di inquinamento e consentire la creazione di aree pedonali in luoghi frequentati da grandi quantità di turisti.
Ne deriva da tale premessa che, come recita il titolo di questo articolo, “Città che vai, ZTL che trovi“; ovvero, nessuna è uguale alle altre e per programmare anche una semplice attività di un solo giorno in un'altra città diventa fondamentale informarsi preventivamente sul perimetro dell'area vietata e sulle modalità di accesso previste.
Il Codice della Strada definisce la ZTL, ovvero la Zona a traffico limitato, come una “area in cui l'accesso e la circolazione veicolare sono limitati”; e la limitazione può essere riferita a ore prestabilite, a determinate categorie di veicoli o a particolari fasce di utenti.
Le prescrizioni di legge prevedono che l’accesso alla ZTL avvenga attraverso specifici varchi che possono essere dotati di apparecchiature elettroniche approvate dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per il controllo degli accessi; i Comuni possono subordinare l'ingresso o la circolazione dei veicoli a motore all'interno delle ZTL, al pagamento di una somma; nelle ZTL, ancora, è sempre consentita la rimozione del veicolo in sosta vietata, anche se non costituisce pericolo o intralcio e in assenza di apposito segnale indicante la rimozione forzata; inoltre, nelle ZTL è sempre consentito l'accesso, libero o a pagamento, ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida ed è permessa anche la circolazione e la sosta di veicoli al servizio di persone disabili che espongono lo specifico contrassegno (il CUDE); residenti o domiciliati nella ZTL possono accedervi, liberamente o a pagamento, solo se l’ordinanza che ha istituito la zona a traffico limitato lo prevede, magari previo rilascio di specifico permesso.
Il problema maggiore delle ZTL per chi arriva da altri contesti è che di solito non esiste una segnaletica preventiva che avvisi, ad esempio, che il limite della zona vietata si sta avvicinando: nella maggioranza dei casi, ci si ritrova all'improvviso davanti al segnale che indica l'ingresso nella zona rossa senza che ci sia possibilità di fermarsi, magari leggere nel dettaglio cosa c'è scritto sul cartello, decidere di fare inversione e quindi salvarsi dalla sanzione.
Così la trappola scatta inesorabile: ogni ingresso in una ZTL è identificato da un cartello con cerchio bianco e bordo rosso, su sfondo bianco; sopra troneggia la scritta "Zona a Traffico Limitato" e sotto il cerchio ci saranno le informazioni riguardanti le restrizioni specifiche della ZTL, come l'indicazione oraria (7,30-19,30 significa che ci sono limitazioni al traffico solo tra le 7:30 e le 19:30); altro segnale rivelatore della ZTL è la presenza di telecamere lungo la strada, pronte ad immortalare la targa dei veicoli in transito e quindi identificare i trasgressori al divieto di accesso.
Una condizione di stress comune riguarda chi arriva in una città per turismo ed ha prenotato il soggiorno in un albergo che si trova all'interno di una ZTL: in questo caso, per evitare ogni problema, occorre chiedere all'hotel di segnalare la targa della vettura con cui si arriverà presso le autorità locali per tutta la durata del tuo soggiorno.
Un servizio di solito erogato a titolo gratuito, ma è sempre meglio verificarlo prima di partire per non ritrovarsi una voce di spesa inattesa nella fattura di pagamento; oltre a non entrare nella ZTL con l'auto prima che la segnalazione sia stata effettuata, va ricordato che il permesso alla circolazione è valido solo nella zona dove si trova l'albergo e non per tutta la ZTL; nel caso di zone a traffico limitato molto esteso, come quella di Roma, non conviene farsi pizzicare dalle telecamere mentre si gira lontani dalla struttura indicata come asilo notturno.
L'ingresso anche accidentale e non voluto nella ZTL comporta nella quasi totalità dei casi il vedersi recapitato un verbale con acclusa sanzione da pagare: le telecamere non sgarrano e registrano implacabili le targhe delle auto che passano e soprattutto non tengono conto di quelle già sanzionate; quindi si può essere multati per ogni volta che si viene immortalati dalla telecamera, anche più volte nella stessa giornata.
Un giochino che diventa un salasso, visto che per ogni ingresso non autorizzato in ZTL si pagano dagli 80 fino ai 332 euro, cui vanno aggiunte le spese di notifica, di solito pari a 15,90 euro; a parziale compensazione, per questa infrazione non è prevista decurtazione di punti alla patente e rimane ovviamente la possibilità di usufruire sullo sconto del 30% dell'importo dovuto pagando entro cinque giorni dalla ricezione dell'avviso di sanzione.