Come si calcola il consumo (vero) di un'auto, senza sbagliare

Come si calcola il consumo (vero) di un'auto, senza sbagliare
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Il computer di bordo è sempre un riferimento utile, ma non perfettamente preciso perché dipende da numerosi fattori... e se siete amanti delle Youngtimer o delle classiche, tocca usare un metodo alternativo matematicamente sicuro
27 febbraio 2023

Ormai quello dei consumi è un argomento sulla bocca di tutti, anche (e forse soprattutto) di appassionati che vivono la quotidianità guidando auto classiche o youngtimer - vetture nate in un periodo dove il "quanto si consumasse" era quantomeno relativo. E in questi casi, solitamente, di computer di bordo capaci di dare un riferimento non c'è neanche traccia.

Eppure anche il computer in questione è un riferimento ma non necessariamente una verità effettiva: mi capita sull'auto personale un margine d'errore, e mi è capitato con una vettura in prova in cui il segnato era pari a 3.9 L/100 km e quello effettivo calcolato alla pompa era in realtà inferiore, con 3.7 L/100 km. E il motivo per cui i computer di bordo non sono precisi possono essere molteplici, a partire dalle differenti proprietà di ciascun carburante - pensiamo ad esempio al BluDiesel+ di Eni rispetto al classico gasolio nero, per avere un'idea.

Dunque vediamo come calcolare il consumo vero di una macchina nell'unico modo che non lascia spazio a dubbi: il cosiddetto "calcolo alla pompa", basato su semplici formule matematiche.

"Preparare" il test di consumi reali

L'unico modo per essere certi di avere un risultato il più preciso possibile è fare il pieno di carburante. Meglio ancora se non ci si limita al "click" della pompa, ma si arriva fino all'orlo vero e proprio per avere sempre la stessa identica quantità di combustibile nel serbatoio.

Una volta fatto il pieno fino all'orlo, ci si deve segnare quanti chilometri segni l'odometro in quel momento. Per le auto moderne si può semplicemente azzerare il computer di bordo, mentre per le youngtimer probabilmente sarà necessario ricordarselo segnandoselo nelle note del telefono - o su un taccuino per il massimo effetto retrò.

Una volta preparato tutto questo, è tutto pronto: si parte e si percorrono chilometri in serenità. Non è realmente necessario svuotare l'intero serbatoio perché in ogni caso per il calcolo si andrà a riempirlo nuovamente, ma naturalmente maggiore è la distanza percorsa e più sarà effettivamente realistico il risultato: è facile che in partenza dal benzinaio e dopo 20 km di sola città con incroci e ripartenze ci si trovi un risultato molto più elevato di quello medio reale, ad esempio.

Ad ogni modo, una volta raggiunto un chilometraggio consono (diciamo dai 100 km in su per un risultato già piuttosto credibile, se non volete attendere di esaurire l'intero serbatoio) si torna alla pompa e si rifà il pieno di nuovo fino all'orlo, esattamente come all'inizio. In questo caso però, oltre al nuovo chilometraggio segnato dall'odometro, ci si deve segnare la quantità di carburante re-inserita per arrivare al pieno.

In sostanza, alla fine dobbiamo avere a disposizione queste informazioni:

  • Chilometraggio iniziale, appena eseguito il primo pieno
  • Chilometraggio finale, dopo aver eseguito il secondo pieno
  • Carburante re-inserito per il secondo rabbocco completo
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Calcolo in chilometri con un litro (km/L)

Con questi dati a disposizione, il calcolo in formato "chilometri al litro" (km/L) è piuttosto semplice: si fa la differenza fra il chilometraggio finale e quello inziale, così da avere i chilometri percorsi effettivamente, e poi si procede a dividere questi chilometri per quanti litri abbiamo re-inserito nel serbatoio. In questo modo, come suggeriscono anche le unità di misura singole, ci troveremo il risultato dei chilometri percorsi per ogni litro di carburante.

Per fare un esempio con valori reali, immaginiamo di avere un'auto con 49.500 km al primo pieno e di arrivare al secondo pieno con 50.000 km, con un rabbocco pari a 25 litri. Avremmo quindi:

  • Chilometri percorsi:  50.000 - 49.500 = 500 km
  • Litri inseriti al secondo pieno:  25 Litri

E dunque:

  • 500 km ÷ 25 L  =  20 km/L

Calcolo in litri per 100 chilometri (L/100 km)

Se preferiste vedere il consumo espresso in "Litri per 100 chilometri" (L/100 km), un'altra misura sempre più diffusa nell'automobilismo, allora serve semplicemente eseguire un secondo semplice calcolo al valore di chilometri al litro ottenuti col metodo qui sopra.

È sufficiente infatti fare una divisione fra 100 e il valore in km/L appena calcolato, con 100 come numeratore (il "dividendo") e il consumo in km/L come denominatore (il "divisore"). In questo modo avremo il consumo dell'auto in Litri/100 km.

Per fare nuovamente un esempio coi calcoli, manteniamo i valori usati qui sopra:

  • Consumo calcolato:  20 km/L
  • Consumo in nuova misura:  100 ÷ 20 =  5,0 L/100 km.

Margini di errore nei computer di bordo

Come già detto, chi gode di un'auto più recente e dotata quindi di computer di bordo può sfruttare questo software per avere un riferimento, anche se il calcolo alla pompa rimane il più preciso - banalmente perché può "non tenere conto" di caburanti speciali con proprietà diverse, come i già citati EcoDiesel o le benzine ad alte prestazioni.

Ad esempio, sulla mia auto personale quando la media dichiarata dal computer di bordo su tutto il pieno è pari a 17.8 km/L, in realtà alla pompa si calcola un 18.5 km/L, probabilmente anche perché solitamente faccio uso del gasolio blu. 

In generale comunque la precisione dei computer di bordo è sicuramente elevata quando si parla di consumo medio, ma scivola in errori marginali solitamente per una precisione non altrettanto elevata in termini di quantità di carburante effettivamente utilizzata o rispetto a quella rimanente nel serbatoio.

Tendenzialmente i computer moderni calcolano il consumo sulla base dei cicli di iniezione di carburante in funzione del tempo, dei regimi motore e così via, ma per quantitativi così minuscoli e ravvicinati un margine d'errore è più che comprensibile. E se invece parliamo di sistemi più datati dove magari il calcolo si effettua sulla base dei valori offerti dal galleggiante nel serbatoio, la precisione cala ulteriormente.

Strumenti utili alla conversione

Il calcolo alla pompa è piuttosto semplice come avrete notato, se si seguono tutti i passaggi "preparatori" - fare il pieno fino all'orlo, segnare i chilometri o azzerare il computer di bordo, segnarsi i litri re-inseriti e così via.

Se però vi fosse comodo o di curiosità, esistono numerose app per smartphone - sia Android sia iOS - che svolgono proprio la funzione di convertitori di un'enorme quantità di unità di misura, dalla distanza alla velocità, e naturalmente anche il consumo di carburante. Spesso in queste app si può trasformare non solo una misura espressa in km/L in una espressa in L/100km, ma anche passare da quelle imperiali tipicamente anglosassoni come le "miglia per gallone" (MPG) a quelle metriche diffuse in Italia e in Europa.

Un aiuto molto utile ad esempio se si guarda una recensione d'Oltreoceano in cui si tratta di consumi, e si vuole evitare di calcolare a mano il passaggio da miglia a chilometri, e poi da galloni americani a litri. E non dimentichiamoci che i galloni americani non sono uguali ai galloni britannici: hanno valori diversi, e non di poco.

E infine, vale sempre la possibilità di affidarsi a qualche tecnica semplice ma efficace per ridurre i consumi della propria auto: lo stile di guida ha un effetto enorme sui valori di percorrenza chilometrica per ogni litro di benzina, motivo per cui facendo attenzione e conoscendo il metodo corretto di gestire l'acceleratore si riescono a raggiungere i dati dichiarati dai vari cicli WLTP. Ve lo abbiamo spiegato in un'apposita guida che trovate qui sotto.

Il manuale per consumi ridotti

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