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Tutti gli automobilisti si sono posti il dubbio, in queste settimane a motori spenti del ventiventi: se l'auto resta molto tempo ferma, più di quando la si lascia per una lunga vacanza, gli pneumatici si danneggiano? Le gomme, magari invernali di mescola morbida non potute levare anche se ormai la temperatura lo impone, si “appiattiscono” stando ferme nello stesso punto con la massa, magari di un grande SUV?
Il rischio potenzialmente esiste, ma si tratta quasi sempre di piccole deformazioni che, una volta rimessa in moto l’auto, vengono “rimesse a posto” con pochi chilometri di guida e raggiungimento temperatura esercizio. Ovviamente i guidatori più sensibili potranno sentire vibrazioni non normali, al primo uso di un’auto rimasta ferma troppo tempo.
La misura del cosiddetto flat-spotting, varia molto secondo il tipo di gomma, la grandezza in rapporto al peso che porta e poi la condizione (peggio se sgonfia). Ovviamente il tempo è parametro anch’esso. Mediamente, se si supera il mese di sosta e la pressione di gonfiaggio è troppo bassa, l'appiattimento potrebbe essere di quelli più seri, cui prestare attenzione al primo uso. Specialmente se la amata vettura usa certe gommature sportive, o se il clima fosse di quelli con temperature estreme.
Il consiglio è quindi avere, nelle gomme dell’auto ferma per restrizioni Covid-19 o altro motivo, la pressione giusta. Verificarla quindi e non discostarsi da quella prescritta (mediamente un margine di 0.2 bar permette di "giocare" secondo gusti ma occorre leggere il valore prescritto). Secondariamente, senza dover per forza usare l’auto in percorsi non permessi dalla legge, può aiutare anche un lieve spostamento, il poco che varia il punto di contatto a terra, quel mezzo giro di ruota.