Ahi ahi, benzina o gasolio scadenti: cosa fare dopo un rifornimento sbagliato

Ahi ahi, benzina o gasolio scadenti: cosa fare dopo un rifornimento sbagliato
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Può succedere di imbattersi in un distributore che eroghi carburanti di scarsa qualità: le regole da seguire per evitare danni al veicolo
14 febbraio 2025

Quella del carico di carburante, benzina o gasolio che sia, è tra le operazioni più comuni per ogni automobilista: di solito, ed è una buona pratica, abbiamo tutti un distributore di fiducia, al quale ci rivolgiamo non solo per riempire il serbatoio ma anche per altre piccole questioni, come il controllo dei liquidi, la verifica della corretta pressione delle gomme, magari per il cambio delle spazzole dei tergicristalli.

Insomma, il benzinaio come un amico di famiglia, uno di cui ci si fida a prescindere, anche riguardo la qualità del carburante. Una figura che purtroppo sta scomparendo per lasciare sempre più spazio ai servizi "self" con prezzi più bassi. 

Può anche succedere, però, che accada di rifornirsi altrove, magari in viaggio, o imbattendosi in stazioni di servizio che puntano sul prezzo conveniente per attirare clienti o che non effettuano la regolare manutenzione dei serbatoi e delle pompe per garantire la purezza del carburante.

Nella maggioranza dei casi, non ci sono problemi; ma, come a volte la cronaca riporta, non mancano episodi spiacevoli, con automobilisti vittime ignare di rifornimenti con carburanti di bassa qualità, che mettono in pericolo la funzionalità del veicolo ed espongono a pericoli da non sottovalutare.

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Intanto, come si fa a capire di aver fatto rifornimento nel posto sbagliato?

Partiamo da un dato di fatto: nessuno - e su questo siamo pronti a scommettere qualsiasi cifra - nel rifornirsi presso un impianto che non conosce provvede ad una verifica preventiva, empirica certo e non scientifica ma comunque indicativa, sulla qualità del liquido che sta per immettere nel serbatoio della sua vettura.

Una semplice prova: basterebbe farne cadere poche gocce su un pezzo di carta per verificare l'assenza di macchie di grasso, punti neri o altri detriti, tutti segnali di benzina cattiva o gasolio contaminato.

Ma questo, ovviamente, non accade mai: ed ecco quindi i segnali che arrivano dal veicolo, a rifornimento avvenuto e una volta ripartiti, che fanno accendere la lampadina del pericolo.
Attenzione quindi se: l'auto si avvia male o non si avvia affatto dopo il rifornimento, oppure si ferma senza motivo apparente; il regime del minimo diventa instabile; il motore non sale di giri, la dinamica di accelerazione diminuisce e la risposta al pedale dell'acceleratore è ritardata; l'auto sussulta in accelerazione; dal motore si avvertono suoni metallici e rumori estranei, segni di detonazione; il terminale di scarico si annerisce e c'è comparsa di fuliggine, segnale di combustione incompleta; il consumo di carburante diviene insolitamente elevato.

Qualora si verifichino tali segnali, il consiglio è di mettersi in sicurezza e spegnere subito l’auto, perché le conseguenze della guida con carburanti scadenti possono essere piuttosto gravi: nei motori a benzina le candele e gli iniettori saranno i primi a soffrirne, come pure il sistema di alimentazione, con il filtro sulla pompa del carburante che potrebbe intasarsi, aumenta il carico di lavoro sulla pompa e riducendo efficienza e durata; ancora, l'uso di un carburante non adeguato porta in sofferenza il sistema di iniezione, i sensori come la sonda lambda e il catalizzatore, oltre a determinare, per effetto del lavoro con un basso numero di ottani, una maggiore usura del motore nel suo complesso, in special modo per il gruppo cilindro-pistone.

Nel caso del gasolio, che è più soggetto ad incorporare acqua o alghe (specie quello con forti percentuali di biodiesel) i danni possono essere ancora più gravi, a causa della struttura del sistema di alimentazione common rail che ha iniettori dai fori piccolissimi e pressioni molto elevate, quindi più sensibile alle impurità.

Rimediare ad un rifornimento con carburante di bassa qualità e ripristinare la funzionalità compromessa del veicolo comporta una serie di operazioni da svolgere in officina, necessarie anche se piuttosto fastidiose: lavaggio del serbatoio del carburante, anche attraverso la sua rimozione; pulizia del tubo del carburante e del filtro della pompa; sostituzione del filtro fine del carburante; verifica corretto funzionamento degli iniettori; pulizia delle candele o loro sostituzione per i benzina; controllo del corretto funzionamento della pompa del carburante e della pressione di erogazione da essa prodotta.

Un ultimo accenno al "rifornimento sbagliato" quando accade (e accade) di mettere la benzina al posto del gasolio o viceversa. Le forma e la misura delle pistole di erogazione dovrebbe prevenire questo errore, ma non si sa mai.

Nel primo caso (benzina nel gasolio), se si è fatto il pieno, è necessario svuotare il serbatoio, non ci sono alternative. Se i litri di benzina entrati nel gasolio sono una quantità minima (2 o 3 litri), fermarsi subito e fare il pieno con il carburante corretto non porta ad avere conseguenze negative. 

Viceversa, se è entrato del gasolio nella benzina, la combustione viene del tutto alterata, quindi è necessario procedere come indicato per il carburante inquinato: pulizia a fondo del serbatoio e dei tubi di alimentazione, della pompa e degli iniettori. 

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