Il moto perpetuo: la leggendaria energia che viene dal nulla e ogni tanto viene riscoperta

di Carlo Bellati

Questo è uno dei quegli argomenti della serie "non ce lo dicono" che nel mondo dell'auto rispuntano ciclicamente per rivelare mondi della fisica inesplorati

di Carlo Bellati

6 dicembre 2024

Ebbene si, la Federazione Russa sta sviluppando in gran segreto un motore perpetuo magnetico e lo sperimenta a bordo - ovviamente - di una Lada. Naturalmente è uno dei tanti "prank video" (scherzi) di Garage 54 che fa esperimenti cui è difficile anche solo pensare, ma da sbellicarsi dalle risate. Ma nel mondo della mobilità l'idea del moto perpetuo è una cosa che spopola e ha avuto i suoi sostenitori, ancor prima che nascesse il web. Ho un ricordo nel passato di giornalista dove un lettore mi fece recapitare una lettera scritta a mano, un po' tremante, in cui si accusava la stampa specializzata di tacere l'esistenza del moto perpetuo "in una delle sue tre forme", come ne non ne bastasse una. E in realtà ce ne sono due.

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La leggenda più comune: il vento come motore

Se state pensando ad un'auto a vela, pensate di nuovo: uno dei progetti più audaci è anche dei più semplici: una pala eolica sul tetto dell'auto che è messa in movimento dall'aria. Da essa, con semplici ruote dentate e catene, il moto passa alle ruote. Chi metta in movimento l'auto all'inizio non è specificato, ma quello sarebbe il problema minore, visto che attraverso l'accumulo di energia in eccesso, al giorno d'oggi sarebbe facile ricaricare una batteria e trasformare il tutto in un'auto elettrica. Ma funzionerebbe? Naturalmente no, e non solo per motivi pratici legati al fatto di trasportare una pala eolica sul tetto. I progetti autogenerativi che in massima sintesi consistono in un motore con attaccato un generatore che dovrebbero alimentarsi a vicenda soggiacciono - come tutti gli altri - alla prima e la seconda legge della termodinamica che qui non citerò, ma che in pratica ci dice che niente è gratis. Nessun macchinario sia esso idraulico, magnetico, elettrico o gravitazionale può generare più energia di quella che consuma, per attrito e perdite varie. Comunque gli esperimenti sono stati tanti ed illustri, persino Leonardo da Vinci aveva realizzato la "ruota a ballotte"

L'Orbo salverà l'Orbe?

Nel 2007, grande colpo di scena nel campo della free energy, come viene chiamata familiarmente nei siti che trattano l'argomento: sul britannico Economist viene pubblicato un articolo che annuncia la nascita di una società irlandese, la Steorn che avrebbe messo a punto un sistema di magneti e induttori capace di muoversi senza fonti di energia esterne. Il nome, non proprio brillante è Orbo, ma la commissione di scienziati plurititolati chiamati a valutare l'invenzione non riuscì mai a vederlo in movimento. Daccapo, l'impossibilità di annullare le perdite di energia, anche con i recenti metodi di superconduzione, non permette di realizzare un motore, e tantomeno un veicolo, cui non serva una fonte di energia esterna. Le auto elettriche hanno migliorato molto l'efficienza delle varie componenti attraverso il recupero in frenata e il rendimento dei motori elettrici (oltre il 90%) contro quelli a combustione (poco più del 40% al massimo), ma il moto perpetuo rimane impossibile da realizzare.