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Anche se l'inverno non è più quello di una volta, che iniziava a novembre e ci accompagnava fino a tutto marzo, gennaio e febbraio restano comunque mesi delicati per chi si muove in auto: durante essi, infatti, può capitare di trovarsi a fare i conti con l’asfalto innevato o ghiacciato, e questo non solo in alta montagna ma anche in pianura ed a quote vicine al livello del mare.
Affrontare la guida sulla neve in sicurezza è possibile, rispettando alcune norme di buon senso e seguendo i consigli degli esperti; iniziamo dai più elementari:
Questo a sommi capi: ma ci sono altre indicazioni che è utile tenere a mente nel caso di strade imbiancate.
Ricordato che dal 15 novembre al 15 aprile vige l’obbligo su molti tratti stradali di avere a bordo le catene da neve nel caso non fossero montati pneumatici invernali o le all seasons (distinte dalla sigla M+S senza il simbolo della montagna a tre punte), prima di partire togliete la neve dall’auto e non soltanto dal parabrezza o dal lunotto posteriore; per circolare in sicurezza occorre una visuale visuale libera su tutti i lati, mentre togliendo quella accumulata sul tetto del veicolo impedirete che possa finire addosso ad altri veicoli o, peggio, scivolare sul parabrezza della vostra vettura, impedendo all'improvviso la visibilità.
Prima di partire, ancora, eliminare al massimo la neve accumulata davanti alle ruote dell'auto, o compattatela, per rendere meno difficoltoso l'avvio nei primi metri.
Come anticipato, vanno evitate le manovre brusche: l’aderenza fra ruote e manto nevoso è bassa e per evitare che la macchina scivoli bisogna manovrare il volante con movimenti morbidi e dolci ed agire con cautela su acceleratore e freno; in partenza, per evitare che le ruote slittino, è consigliata innestare la seconda marcia, lavorando di frizione.
Nel caso dovreste affrontare una salita innevata, prendete un po’ di rincorsa e procedete senza esitazione, senza accelerare troppo, ma neppure perdendo velocità; se sentite le ruote slittare, tenete il piede sull’acceleratore e lasciate che l'Esp faccia il suo mestiere.
Nel caso contrario, in discesa, per rallentare è meglio scalare marcia; se proprio dovete agire sui freni, fatelo dolcemente e procedendo a ruote diritte; scendendo dai tornanti di montagna, frenate piano prima della curva, inserite una marcia bassa (la seconda) e percorrete la curva con dolcezza ed estrema cautela.
È importante restare distante dagli altri veicoli, perché sulla neve gli spazi di frenata si allungano e il rischio tamponamento è più alto; conservate una velocità moderata anche nei tratti diritti, perché la scarsa aderenza potrebbe riservare brutte sorprese nel caso di ostacoli improvvisi da schivare; allo stesso tempo, tenete alta la concentrazione sui veicoli che vi precedono, in modo da capire con anticipo grazie alle luci di frenata la presenza di punti critici
Infine, attenzione al ghiaccio, spesso più infido della neve perché non si vede: si può formare dopo il passaggio dello spazzaneve, se non fossero stati sparsi elementi fondenti, o nei giorni successivi alla nevicata, soprattutto di notte quando la temperature scendono e si gela; qualora abbiate la sensazione che ci sia ghiaccio per terra, riducete la velocità ed evitate di toccare i freni.
Prima di partire, magari per una bella settimana bianca, occorre verificare lo stato d'efficienza di alcuni elementi della vettura: batteria, luci, spazzole dei tergicristalli, pressione dei pneumatici, sistema di riscaldamento e fluidi come olio, liquido dei tergicristalli ed ovviamente il'antigelo sul motore.
La pressione delle gomme non dev'essere mai bassa, ma rientrare nei valori ottimali indicati dalla Casa, comunque a 2 bar; solo in determinati casi di scarsa aderenza si può provare ad abbassarla di qualche punto per aumentare il grip a terra della ruota, ma poi va riportata nei valori giusti; inoltre, va ricordato che durante l’innalzamento della pressione delle gomme dovuto al riscaldamento (in estate anche di 0,2 bar) con il viaggiare in inverno è molto ridotto.
È poi consigliato, come un tempo accadeva per le vetture diesel, scaldare il motore prima di partire, per portare a temperatura il liquido refrigerante e l’olio motore; è vero anche che nelle vetture moderne il tempo necessario al motore per raggiungere la giusta temperatura è molto ridotto, grazie ai termostati e alla gestione del sistema di raffreddamento particolarmente evoluti; quindi, se si è esposti a freddo molto intenso, è sufficiente anche un solo minuto per avere l’olio in temperatura, per poi guidare senza salire troppo nei giri (non oltre i 4.000 g/min per le vetture a benzina e 2.500 g/m per le diesel) fin quando il motore non arriva alla soglia termica ottimale.
Qualora non di disponga di ricovero in garage o in box per la vettura, per evitare che resti parcheggiata all'aperto senza alcuna protezione è consigliato proteggere la vettura almeno con un telo per auto, facilmente reperibile nelle misure corrette per il proprio veicolo presso i rivenditori di autoaccessori o online, con l'accortezza di scegliere un prodotto a più strati, che garantisce una protezione migliore non solo contro il freddo, ma anche da eventi meteorologici estremi, come le grandinate. Un trucchetto: il parasole che d'estate mettete dentro il parabrezza per evitare il surriscaldamento, mettetelo fuori per liberarsi in fretta della neve accumulata, bloccandolo sotto ai tergicrtistallo.
Infine, è sempre indicato avere a bordo alcuni accessori, come il già citato raschiaghiaccio, una buona torcia elettrica, una tanica per il carburante, un kit efficiente di pronto soccorso oltre ovviamente alle classiche dotazioni di sicurezza, come il triangolo, il giubbotto giallo segnalatore e magari un piccolo estintore, cui aggiungere un paio di coperte ed indumenti caldi, per fronteggiare emergenze improvvise.