Guida alla rimappatura della centralina auto: cose da sapere prima di far toccare la ecu [Euro0 – Euro6]

Guida alla rimappatura della centralina auto: cose da sapere prima di far toccare la ecu [Euro0 – Euro6]
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In voga da oltre 20 anni, il “rimappare una centralina” auto è cosa molto varia oggi giorno. Non tanto per il costo, o perché i diesel e il gas la gradiscano più di altri. Le centraline auto sono diversissime tra generazioni vecchie e nuove, con molteplici vantaggi e svantaggi nel modificarne una mappatura. A volte conviene eccome, nettamente più di certi moduli aggiuntivi; altre volte meno. Il consiglio di un operatore esperto disinteressato, resta la miglior cosa
4 marzo 2021

Era circa il lontano 1992 quando, per i fortunati automobilisti del tempo che guidavano auto oggi mitiche per molti quarantenni, si apriva il mondo delle cosiddette rimappature della centralina. Termine non sempre corretto, ma che rende l’idea. Si parla di intervenire sulla gestione del motore, ai tempi molte erano Euro0 con iniezione elettronica e accensione separata o Euro1, oggi si sta pensando a come sarà l’Euro7 elettrificato. Il discorso tra gli appassionati di motori però è sempre vivo, dato che sempre una centralina o più centraline ci sono “nel motore”.

Vale la pena rimappare la centralina dell’auto? Risolvo il tal problema intervenendo sulla mappatura? Dipende, da molti elementi. In primis da hardware e software della centralina stessa. Parlando di auto di serie, queste non sempre nascono per essere liberamente rimappate da chiunque, anzi. Dipende poi dall’utilizzo dell’auto, da quello che si cerca con la rimappatura e anche da quanto costa. Ci sono talmente tanti parametri che influiscono sul funzionamento di un motore gestiti dalla cosiddetta ecu, da poter modificare, che è impossibile dire a priori qualcosa di unicamente valido sul tema. Contrariamente a molte dicerie che danno leggende per vere, circa rischi o al contrario esagerati incrementi di potenza sui motori diesel. Poveri motori diesel, hanno fatto spostare milioni di persone e fatto lavorare altrettanti addetti ai lavori, che rimappare le loro centraline oggi che vanno in pensione andrebbe fatto in ottica di tutela, invece che per spremerli. Ed è proprio l’aumento di spinta “sotto” quello che più automobilisti al volante di un’auto diesel o benzina e a gas, hanno cercato da fine anni Novanta a oggi (perché certi common rail sono comparsi allora nel mondo delle auto europee).

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Input Output = Mappa

Il termine rimappatura rende l’idea pensando a una serie di mappe che all’interno delle celebri eprom un tempo, o nelle varie memorie interne ed esterne ai micro oggi, contengono “numeri”. Sono valori, per molti da convertire tra esadecimale e grafica 2D/3D, che incrociano sugli assi dati parametri motoristici per determinare l’output. Banalmente, nelle F1 vincenti di Ron Dennis o nella prima Fiat 500 con mono-iniezione IAW (restando nei primi anni Novanta) da un lato ci sono gradi angolari del pedale acceleratore, dall’altro dei giri e la “mappa” disegnata ai cosiddetti break-points può dire alla ecu che tempo apertura usare per gli iniettori, al tal momento. È ovviamente tutto molto più articolato, oggi, ma il concetto vale per ogni attuatore sotto il cofano: la ecu decide che attuazione dare (es. impulso per la scintilla dalle bobine, piuttosto che passo avanti per una elettrovalvola e via dicento) in base agli ingressi dei sensori.

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Infinte tabelle o mappe, con miriadi di punti che negli anni sono sempre più… puntuali, per far girare bene il motore in ogni condizione ovunque. Va da se, che se queste mappature sono definite con giornate di lavoro e prove dai reparti tecnici della Casa, conoscendo i limiti strutturali del tutto, non è da tutti metterci mani, ammesso che sia possibile.

Tralasciando il dieselgate e quanto di simile possa esistere, che tocca il contenuto delle ecu, mediamente le correzioni possibili possono coprire certi gusti di guida, o piccoli difetti che per qualcuno non lo sono ma per altri sì. In taluni casi, per uso sportivo non stradale, la rimappatura consente di spremere a fondo il motore dando maggiore potenza a tutti i regimi ed erogazione diversa. Spesso la rimappatura è un must per girare in pista con certi scarichi, alimentazioni o elementi aftermarket modificati sotto al cofano. Non ci dilunghiamo oltre, rimandando gli interessati a contattare la redazione in caso, ma vanno subito sfatati i miti che la rimappatura sia sempre un toccasana.

Perché spostare malamente un anticipo o smagrire, piuttosto che innalzare pressioni, su certi bei motori vuole dire rischio di rompere. Altrettanto vero è però che specie in certi casi di malfunzionamenti, difficili da risolvere se privi di una vecchia meccanica che si faceva “regolare” manualmente, toccare la centralina è l’unica via per risolvere. Anche la reversibilità, o il rischio di perdita della rimappatura (per cancellazione o aggiornamento) sono concetti sempre molto relativi al metodo, agli strumenti e al tipo di HW/SW che la Casa auto e il sistemista ci hanno messo a bordo. Solo un operatore esperto, che ha piena esperienza nel settore ad alto livello, può sbilanciarsi nel dire se conviene o meno la rimappatura ecu. Discorso a parte è quello normativo, per cui in caso di manomissione fisica delle centraline si perda garanzia, piuttosto che quando salendo davvero troppo con la potenza erogata da un’auto, si renda necessario aggiornare il libretto e l’omologazione.

Vale il costo

Il costo di una modifica della centralina, o rimappatura, è molto variabile. Possono bastare decine di euro, o addirittura può essere fatta “gratis” se prevista come intervento di risanamento. Altre volte, per via di centraline con protezioni esagerate e hardware raffinati, i costi salgono vertiginosamente. Cambiare componenti e attivare software usando tool sempre in aggiornamento, può palesare costi di rimappatura oltre i 300 euro. Nonostante tutto, mediamente l’inflazione del costo rimappatura nei decenni non è stata elevata, anzi.

I vantaggi per qualcuno sono prestazionali, per altri, in caso di malfunzionamenti con disturbi all’erogazione ed errori palesati sul cruscotto, sono quelli di avere l’auto perfettamente funzionante “sotto il piede”. Una delle opzioni possibili, secondo i casi, è anche quella di “limare” qualcosa nei consumi dell’auto rimappando la ecu motore. Anche qui dipende dai casi e vale il consiglio di prima. Non conta se auto, camper o furgone. Se diesel Euro 4 con FAP e cambio automatico iperchilometrati, o piccolo benzina Euro6D da neopatentato. Ogni caso fa a se anche perché spesso, la medesima vettura secondo le versioni e le mutazioni durante il ciclo vita può montare diversi modelli di centralina e infinite varianti di software.

Da Moto.it

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