Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Nel corso della vita di un’auto, capita di dover fare la cosiddetta “duplicazione delle chiavi” anche se letteralmente non è sempre corretto il termine. Un tempo infatti era banale, fare una copia delle chiavi della propria auto da qualunque ferramenta. Mediamente fino a metà anni Novanta si poteva fare il duplicato chiave facilmente, si trattava di replicare correttamente la parte di “lama” che sblocca le serrature e il blocchetto accensione. Oggi le chiavi auto, se ci sono, sono molto più complesse e duplicare una chiave codificata in tutte le sue funzioni non sempre è fattibile. Soprattutto non economico. Ci sono però alternative utili.
Tempi e costi sono molto vari, quando si perde una chiave dell’auto o comunque serve una copia. Addirittura alcuni modelli hanno dei vincoli, per rilasciare a chi chiede un duplicato della chiave auto. Non solo documenti e certificati, ma addirittura la sostituzione di tutta la serie e la necessità del fermo veicolo per la procedure. Letteralmente, per via della codifica e di alcuni dati scritti internamente alle chiavi, si tratta di “aggiungere” un nuovo transponder (incluso fisicamente nella chiave) nelle centralina immobilizer dell’auto e non di replicare.
Alcune centraline non accettano nuove chiavi singole ma richiedono la riscrittura di tutta le serie, ponendo dei limiti in caso di estrema urgenza magari fuori casa. Il concetto del vecchio duplicato quindi non vale più, per molte auto moderne. La regolare procedura per fornire chiavi supplementari a un’auto oggi richiede di norma il possesso di un PIN segreto, legato all’auto e della certificazione di regolare proprietà del veicolo per cui si chiede l’aggiunta di chiavi. Non serve denunciare alle forze dell’ordine, ma è sempre meglio possedere e fornire all’operatore le vecchie chiavi che si vogliono mantenere, insieme alla richiesta dei “duplicati” che poi duplicati non sono, se si tratta di chiavi aggiuntive.
Vero è che molti artigiani o specialisti delle chiavi auto, possono ancora oggi fornire, senza passare dai concessionari e dalla rete ufficiale, dei duplicati ancora intesi come tali. La centralina immobilizer, se il duplicato è fatto a regola d’arte, riconosce la medesima chiave copiata e la prende per buona. Serve però che siano replicati anche i transponder interni e questo diventa sempre meno possibile con il passare degli anni, pur se conveniente in termini di costo.
Il consiglio è quello di sentire entrambe le fonti, in caso di necessità di una “nuova” chiave per l’auto. Sia quanto propone il costruttore, che può essere fornitura supplementare, ricodifica, aggiunta o sostituzione di alcune parti (es. scatola code o blocchetti). Sia quanto permette di fare uno specialista indipendente, che magari può realmente duplicare la chiave della propria auto senza rischi di errori, blocchi immobilizer o altro. A volte può capitare che per molte auto sia ancora possibile acquistare, a prezzo ridotto, delle chiavi compatibili duplicate fisicamente che poi tramite collegamento OBD, con diagnosi ufficiale o parallela, sono apprese dalla centralina immobilizer per la parte “software”.
Non esiste una regola fissa e, banalmente, più le auto sono evolute e “ricche” più rifare una chiave diventa oneroso. Quello che ancora oggi spesso rimane, è il “codice meccanico della chiave” per duplicare o ricodificare una copia della chiave con la medesima traccia metallica. Spesso questi codici o PIN elettronici, come detto, anche se smarriti possono essere richiesti (pagando) dall’intestatario dell’auto attraverso la rete assistenza della Casa e usati liberamente, con attrezzature aftermarket.
Alcuni ferramenta specializzati, dotati di queste attrezzature riescono ancora oggi a soddisfare le richieste di una copia chiavi auto, garantendo prezzi inferiori a quanto prevede la Casa madre. Sono scelte del cliente, con vari pro e contro. Come quello di disabilitare alcune funzioni di controllo modificando la parte elettronica, in modo che certe auto possano essere “libere” dal blocco immobilizer e quindi fare poi tutte le chiavi copiate che si vogliono, senza limite alcuno e a costi irrisori come un tempo.
Si toccano aspetti tecnici e funzionali, di cui è il proprietario del veicolo vero responsabile. Soprattutto alcuni interventi, se fatti durante il periodo di garanzia, ne possono intaccare la validità (es. uso di chiavi copiate compatibili o sostituzione di parti inerenti all’avviamento). Quanto costa duplicare una chiave dell’auto o avere chiavi aggiuntive? Dipende, ogni Casa auto ha i propri sistemi che negli anni si rinnovano aggiungendo complessità e spesso anche costi. Una chiave auto oggi è anche radiocomando e contenitore dati personali, per le vetture premium. Se i costi minimi di chiavi semplici, replicabili con riproduzione del solo transponder e della lama, sono di poche decine di euro, in casi complessi la cifra è a tre zeri.