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Il nuovo Codice della Strada in vigore dal 14 dicembre prevede, fra le molte altre cose, una sanzione aggiuntiva per chi guida in stato di ebbrezza oltre alla multa e alla sospensione della patente. Per chi viene trovato alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi/litro viene prevista l'installazione obbligatoria per due anni dell'Alcolock realizzato secondo la norma EN 50436. Per permettere i controlli, sulla patente (che viene ritirata immediatamente) vengono posti i cosiddetti "codici unionali" 68 e 69 dopo la sentenza di condanna. Il 68 indica che il soggetto non potrà più bere alcool, il secondo che può guidare solo auto con il dispositivo Alcolock, e la sanzione può arrivare a tre anni se il tasso supera i 1,5 grammi/litro.
Ma chi è autorizzato a installare l'Alcolock e come funziona? Prima di tutto questa parte della legge richiede ancora un passaggio, quindi una circolare specifica del Ministero. Successivamente verranno emanate le norme di installazione e le prescrizioni tecniche dell'apparecchio, ma fino ad allora non potrà essere prescritta questa modifica alla vettura.
Il sistema Alcolock previsto dalla norma prevede tre tipi di installazione a seconda della complessità del veicolo. Per i casi più semplici si tratta di un relè che toglie corrente al blocchetto d'avviamento impedendo la messa in moto se, soffiando aria attraverso un apposito sensore-boccaglio, viene rilevata la presenza di alcool in misura più alta del concesso. Siccome gli schemi elettrici sono molto diversi, è impossibile usare una interfaccia standard e quindi i singoli costruttori devono fornire alle officine autorizzate uno schema di installazione. Per auto più recenti ("pseudo-digitali") il collegamento dell'Alcolock è attraverso la centralina motore per impedire la messa in moto con un semplice segnale alto o basso (per esempio la presenza o l'assenza dei 12V su un determinato punto della centralina). Nel caso di auto più recenti con collegamenti CAN bus o Ethernet il controllo è digitale attraverso una integrazione dell'Alcolock con il software di bordo, senza bisogno di tagliare cavi.
Il termine Alcolock da noi indica genericamente un misuratore di tasso alcolemico, ma in realtà è un vero e proprio marchio commerciale di un dispositivo prodotto in Canada e largamente usato negli Stati Uniti, che la nuova legislazione italiana ha preso a modello per il suo uso. Laggiù il costo per l'installazione e la taratura del dispositivo è piuttosto alto (2-3 dollari al giorno) e, dato che anche lì il periodo d'uso è "a termine", non conviene l'acquisto, che sarebbe superiore ai 2.000 dollari. Il sistema funziona rilevando per mezzo di un sensore elettrochimico anche tracce molto piccole di alcool e viene programmato per attivarsi ad ogni accensione del motore o anche per richiedere un test a intervalli di tempo casuali. Secondo il costruttore, prima di utilizzare l'auto non bisogna aver usato collutori con alcool, energy drink come la Red Bull o la Monster, oppure aver mangiato piatti che contengono alcol come pasticcini al rum o pennette alla vodka. Attenzione, l'alcolock ha anche una memoria e registra tutti i tentativi di avviare l'auto in stato di ebbrezza.